Ero ubriaca, lungo i Navigli, a novembre.
Stavo bene, osservavo la gente felice, brindare e rinchiudersi.
I ponti che si susseguono, le acque calme.
Sorrisi impertinenti e felicità mancate si aprivano nel petto.
Tentavo invano di fotografare le amiche sguaiate e bellissime.
Dall'altra parte del ponte c'erano due ragazzi che litigavano.
Litigavamo, brutalmente.
E allora me lo sono domandato.«Quante possibilità bisogna dare per capire cosa fare?»
La mia mente, si è concessa, solo a quel punto
di accarezzare il tuo nome, curvare sulla "L"
e pizzicare con la lingua la "a".
Lasciare a pensieri tossici
di incasinarmi dentro.
Eppure quando penso a te sorrido.
Qualcosa di buono addosso me lo devi aver lasciato.Eravamo vicini, con chilometri di distanza a dividerci.
C'ho sperato ad un certo punto di poterti scontrare,
sorriderti e regalartelo quello sguardo che tanto hai cercato.
Un infinito attimo nelle nostre infinite vite.
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Crepa (il) cuore
PoesíaPensieri ricuciti di una vita ordinaria. (2023 - in corso) - 17/06/2024 #2 in poesie 24/06/2024 #1 in poesie 04/07/2024 #2 in poesia 02/09/2024 #3 in poesie