Jimin si avvicino a letto. Sopra giaceva un corpo. Corpo di suo fratello .
" Yoongi. Yoongi. Dio mio sei vivo? Yoongiiiii."
Si butto su suo fratello piangendo .
" Nam! Cosa gli è successo ? Perche sta così ?"
" Non lo so . Due giorni fa mio amico che era infiltrato nella organizzazione mi chiamo , mi disse che era in pericolo , avevano scoperto tutti. Mi diede appuntamento in una rimessa sicura. Quando arrivai. .. ."
" Cosa successo quando sei arrivato Nam?"
Nam sospiro.
" Quando arrivai trovai mio amico in condizioni gravi, avevano picchiato, aveva una ferita da proiettile. Anche tuo fratello era nella sua stessa situazione. Io non sapevo chi era lui così estrasi la pistola per sparare ma mio amico apri liochi , mi riconobbe , mi disse che lui era yoongi , tuo fratello. Così chiamai hobby e portami entrambi qui. Da due giorni che sono in un sono profondo. Non sappiamo altro. "
" Ti fidi di quella donna?"
" E mia nonna . "
" Ok. Scusami Nam. "
" Non scusarti . E ok. . "
" Dove tuo amico adesso?"
" E nella stanza accanto."
" Posso vederlo?"
" Certo."
Nam porto jimin nella altra stanza dove giaceva corpo di un ragazzo anche essi messo male. Jimin guardo con attenzione.
" Nam. E lui amico di yoongi, e lui che mi fece scappare."
" Già. Lui e nostro infiltrato. E un grande poliziotto."
Jimin torno dal fratello. Si sedette acanto a letto prendendo la mano di yoongi stringendola nella sua.
" Cosa ti hanno fato fratellone ?"
Lo acarezzo dolcemente, dai occhi di jimin sgorgavano fiume di lacrime.
" Mi dispiace tanto yoon. Se io fossi diverso tu oggi staresti bene. Mi dispiace."
" Non dirlo né meno ok? Tu sei perfetto così come sei jimin, yoongi ciel a fara vedrai. Ci prenderemo cura di lui "
" Grazie hobby. "
Yoongi fece una smorfia. Apri liochi guardando vuoto.
" Yoongi? Yoon. Fratellone. Mi senti?"
Yoongi goro la testa verso fratello sorridendo a malapena.
" Pulcino."
Sussurro piano chiudendo di nuovo liocchi.
Sul viso di jimin comparve un sorriso.
" Te la vevo detto. Si riprenderà. Adesso devi tornare a casa. Non dire niente a nessuno. "
" Non posso mentire a jungkook. "
" Si invece. Lo devi fare. ."
" E mio ragazzo . Non posso. Mi dispiace Nam."
" Ok. Ti fidi di lui?"
" Si. Lo affiderei la mia vita. A lui e anche a tae è jin. Come farei con voi due. "
" Forse hai ragione tu jimin. Forse esagero un po'. "
" Non fa niente Nam. "
" Ti accompagno. "
Jimin arrivo a casa. Era stanco, la giornata risulto pesante per lui. Dalla machina chiamo jungkook comunicando che stava tornado a casa. Quest' ultimo si scuso , anche lui stava finendo turno. Gli disse di aspettarelo, voleva coccolarlo un po' prima di dormire.
Jimin apri la porta del appartamento congelandosi vedere le persone che lo stavano aspettando.
" Ciao figliolo. Come vedi io e boss siamo qui. Sei felice vederci ?"
Jimin deglutì a fatica. Sperava che suo padre e boss non avessero fatto del male ai svoi amici.
" Non preoccuparti dei tvoi amici , non sono ancora tornati. "
Fece un sospiro di sollievo. Al meno loro erano salvi.
" Che diavolo fatte qui mhu?"
" Vedo che non hai perso la lingua tagliente jimin. Mi piace. "
" Non mi frega niente se ti piace o no. "
Boss si avvicino pericolosamente.
" Stupido ragazzino , pensavi da vero che ti avremo fatto sapere? Tu sposerai mia figlia ."
" No . Mai. "
Boss rise a crepa pelle.
" Non poi scarpe jimin, ne meno tuo padre e dalla tua parte."
" Lui non e mio padre. Un padre dovrebbe proteggere figli. Dovrebbe amare. Lui protegge solo te. Non gli frega niente né di me né di yoongi."
" E mi dovere jimin."
" No. Tui dovere era proteggerci . Anche costo della tua vita, ma non fa niente papà, non scaldarti troppo."
" Prepara le tuo cose moccioso. Tu verrai con noi . Ti sposerai con Marika e vivrete contenti e felici. "
" No. Stanno arrivando miei amici , sta arrivando mio ragazzo. Non vi permetteranno mai di portarmi via. Mai"
La porta si spalancò rivelando una persona, nei occhi di jimin ci fu un bagliore di speranza.
" Ciao zio. Park ."
Jimin spalancò la bocca. Non capiva.
Guardo dritto nei occhi della persona che pensava lo aiutasse. Quest' ultimo abbasso la testa .
" Non ho capito. "
Jimin Subilo a malapena.
" Ciao nipote. Jimin pensavi da vero che noi non sapevamo dov'è eri? Sei così stupido?"
Telefono di jimin squillava. Jimin era perso , suo cuore era spezzato, ferito, suo sguardo era fisso sulla persona che era entrato dalla porta.
" Nam!."
" Jimin! Non andare a casa. Yoongi si è svegliato, sappiamo chi è traditore. Jimin mi senti?"
" Ormai e tardi Nam. Ho scoperto anche io purtroppo. Addio amico mio "
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ESCAPE FROM THE PAST
أدب الهواةscapare non e facile, ci vuole coraggio liberarsi da tutto , da tutte le persone che ti circondano dalla nascita, lasciare affetti, famiglia ,amici . seppellire te stesso nel passato, andare incontro al ignoto . lasciare ricezza, lusso vivvere con p...