Capitolo 1

96 9 3
                                    

Poppy

Avanti e in dietro, avanti e in dietro; è sempre stata così la mia vita.
Prima vado avanti e poi torno in dietro, ma non solo nel senso metaforico anche in quello reale sto facendo avanti e indietro per questa cazzo di scuola da non so quanto, sono passata per gli stessi punti chissà quante altre volte!
Qualche settimana fa sono venuti dei tizi, i tipici signori in giacca e cravatta che pensano di essere superiori perché sono nati nella parte bella della città, sono venuti per dirci che chiuderanno questa scuola per costruirci un palazzo. Senza neanche dirci che noi studenti verremo spostati in un'altra sede.
Ora io sto girando tutta la scuola perché la Professoressa Jonhson mi ha detto di raccogliere più firme possibili per non far chiudere questo posto.
Ho raccolto molte firme, quasi tutti; tutti tranne quelle della C1, ovviamente loro sono figli di papà ricchi che se questa scuola chiude si spostano in una privata, e per loro è fatta, per noi altri comuni mortali non funziona così purtroppo.
<<Signorina Roberts, ha fatto ciò che le ho detto quasi 30 minuti fa?>>
La tipica Prof stronza che crede di comandare; è una vera figlia di puttana stronza.
Non mi stupisce che quasi tutti i fine settimana si ritrova con le ruote della macchina bucate.
<<Si Prof Jonhson, ho raccolto le firme di tutto l'istituto quasi tranne quelli della C1, sa come sono>>
La prof alza gli occhi al cielo, come se l'unica cosa che mi aveva chiesto di fare non l'avessi portata a termine.
Sa cara prof dove le infilo questo foglio con le firme? Su per il... no, calmati Poppy, respira.
La Signora Jonhson mi prende il foglio dalle mani e, senza un grazie o un saluto va via, con quello nelle mani.
Ma guarda un pò tu questa stronza.
Decido di lasciar perdere che, è la cosa migliore.
Girando l'angolo in fondo al corridoio vedo le mie amiche, Grace e Harper che stanno parlando animatamente di qualcosa.
Velocemente mi avvicino a loro.
<<Buongiorno bellezze, di cosa si parla?>>
Entrambe si voltano verso di me e sorridono furbamente, ok non mi piace ciò che leggo dai loro sguardi.
<<Prima cosa: tantissimi auguri Poppy, seconda cosa: stasera alle 20 pronta!>>
Oh no, lo sapevo che non se lo sarebbero scordate.
Bhe, infondo ci conosciamo da quando eravamo nel passeggino, era un pò strano se non si ricordassero il giorno del mio compleanno.
Non posso rifiutare, mi porterebbero fuori a calci nel sedere e in pigiama.
Guardo le loro facce speranzose in un si, sono delle stronze, fanno le facce da cane bastonato così io cedo... stronze.
<<Eh va bene, alle 20 sono pronta>>
Ovviamente non contengono la gioia e urlano e saltellano di felicità, proprio la cosa giusta per non attirare su di noi l'attenzione di tutto l'istituto di Corilboon.
Divento tutta rossa in faccia, mentre tutti ci guardano e parlano tra di loro. Lanciandoci occhiatacce, che vergogna.
La campanella suona salvandomi da ciò; ma una cerchia di persone si raduna in un angolo.
<<Andiamo a vedere?>>
Chiede Grace guardando indecisa il gruppo di persone.
La curiosità vince sul fatto di voler essere puntuale in classe.
Ci avviciniamo facendoci spazio tra la folla, così da essere in prima fila.
La scena è di un ragazzo dai capelli corvini, il corpo muscoloso e alcuni tatuaggi sparsi per il corpo, che
indossa dei jeans strappati neri, con una t-shirt bianca e un giubbotto nero in pelle.
È sopra un altro ragazzo: lo sta prendendo a pugni e il poverino prova a difendersi, ma inutilmente. La furia del ragazza sopra non gli permette di liberarsi.
Vorrei fare qualcosa, ma sono già lo zimbello della scuola, figuriamoci se mi metto in mezzo.
<<Ehi! Lascialo stare... così lo ammazzi!>>
No, Harper no perché!
Dopo la grande dimostrazione di coraggio della mia amica tutto si ferma, le persone terrorizzata smettono di parlare e il ragazzo smette di tirare pugni al poveretto, che appena viene lasciato, dei suoi amici lo aiutano ad alzarsi e ad andare via.
<<Mi hai fatto scappare la mia preda, forse perché vuoi esserlo tu>>
Chiede con tono provocatorio ad Harper.
Ma chi è questo ragazzo? Non mi sembra di averlo mai visto e qui a Corilboon ci conosciamo tutti.

Harper

Guardo senza paura questo bulletto che mi sta guardando con un sorriso di sfida, non ho mai avuto così tanta voglia di picchiare qualcuno come oggi.
<<Non si poteva neanche difendere. Sei un mostro>>
Gli dico ciò che penso senza peli sulla lingua.
Il ragazzo però non sembra offeso, anzi, inizia a ridere e l'aria intorno a noi diventa ancora più tesa.
Cazzo, perché si sono ammutoliti tutti? perché sembra che temino così tanto questo bullo senza cervello?
<<Sai chi sono io? Sai il mio nome?>>
Perché mai dovrebbe interessarmi il suo nome? e soprattutto, perché dovrebbe interessarmi chi è questo?
Con sempre uno sguardo si sfida e nel frattempo annoiato gli rispondo:
<<No, non lo so... sei imparentato con la regina Elisabetta? Oh, mi inchino a voi maestà dei miei coglioni!>>
Lo sfotto davanti a tutti, ma più lo insulto più loro sembrano diventare tesi e spaventati.
Tutti tranne lui. Lui ride.
Si diverte.
<<Io sono Axel Miller bambola, non ti conviene metterti contro di me>>
Il sangue mi si gela nelle vene.
A-Axel Miller, uno dei componenti dei BloodsBlack, gli stessi che terrorizzano la città e comandano qui.
Oh cazzo, perché non mi facevo i fatti miei per una volta?
Ho sempre odiato I bulli, non li sopporto, ma per una volta dovevo starmi zitta.
In lontananza vedo le mie amiche che anche loro hanno avuto la mia stessa reazione; e ora come mi libero di lui?
Deglutisco rumorosamente mentre il suo sorriso non sparisce.
<<I-io... devo andare i-in classe...>>
Velocemente fuggo da li raggiungendo Mae e Grace, con cui dovrò andare a lezione.
<

<La prossima volta Harper... fatti gli affaracci tuoi. Quella gente è spietata e violenta! Sono tutti e 5 cugini... uno più stronzo e cattivo dell'altro. Meglio non averci niente a che fare>>
Quanto vorrei dirle che la penso come lei, ma se so una cosa sui BloodsBlack e che se ti prendono sotto al naso non hai più scampo, e io mi ci sono buttata a braccia aperte contro di lui.
Non avrò scampo, né sono più che sicura.
<<Non pensiamoci. Piuttosto Mae fai la tua magia, la Victor ti ama>>
Entriamo in classe e Mae spara la prima stronzata che le viene alla prof, fortunatamente ci crede e prendiamo posto per ascoltare la lezione.
È da 10 minuti che sono qua, sto pensando tutto tranne ché alla lezione della Prof Victor che già di suo sono una noia mortale, più pensi ad altro allora sei nella merda.

I Cugini MillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora