Capitolo 21

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Poppy

Uscire con Colin fa un effetto strano, non so come spiegarlo.
Tutti quanti appena lo vedono mano, nella mano con una persona si girano e bisbigliano qualcosa tra di loro, ma ovviamente senza farsi notare dal diretto interessato.
Non so cosa pensino, ma non mi interessa.
<<Ehi, non mi hai più detto cosa stiamo andando. Me lo dici?>>
Chiedo curiosa.
Non sono mai avuto una grande pazienza, anzi, mai l'ho avuta e quindi le sorprese mi mettono anzia perché non so cosa aspettarmi.
Odio questa cosa.
<<Carotina, ti ho già detto che è una sorpresa>>
Il suo sorriso mi fa quasi svenire, ma non lo faccio per serietà.
Continuo a seguirlo finché non mi accorgo che siamo davanti al locale più conosciuto di Hunts Point.
Il Every Foods, ha preso questo nome perché vende letteralmente qualsiasi tipo di cibo.
Da hamburger, Mc, pizza, sushi, pasta e tutto quello che ci si può immaginare.
Gli ho detto che mi sarebbe piaciuto andarci, ma che purtroppo non avevo soldi per permetterlo e lui mi ha sorpresa portandomi qui.
Sono senza parole.
<<Non sono bravo con le sorprese, ma spero che ti sia piaciuta>>
Dice quasi imbarazzato.
Non tutti hanno l'onore di vedere Colin Miller imbarazzato, posso dire che io ho avuto questo onore.
Prendo coraggio e gli lascio un dolce bacio sulla guancia, sfiorando apposta con le mani il cavallo dei suoi pantaloni.
Il suo sguardo da imbarazzato passa a malizioso in pochissimi secondi.
Non so cosa mi sia preso, ma voglio farlo e non per gratitudine, ma perché io voglio donarmi a questo ragazzo e voglio stare con lui.
È incredibile, ci siamo conosciuti in un modo così brusco e ora siamo qua mano nella mano e a pensare di fare l'amore.
<<Tesoro, per quanto la tua richiesta silenziosa mi lusinghi non penso tu sia pronta per il mio tipo di gusto sessuale>>
Non comprendo le sue parole.
In che senso non sono pronta per il suo gusto sessuale? Non gli piaccio fisicamente? Ho qualcosa che non va? Mille paranoie si fanno largo nella mia testa, soprattutto affiora l'imbarazzo per il rifiuto appena ricevuto.
Mi sono resa ridicola.
Mi ricompongo facendo un finto colpo di tosse.
<<Entriamo?>
Cambio di corsa argomento.
Senza aspettare una sua risposta mi faccio avanti per entrare nel locale.
La sua mano sulla mia vita mi fa fermare.
<<Non fraintendere. Sei bellissima, ti desidero... ma sei ancora troppo inesperta e innocente per le porcate che vorrei farti>>
Mi volto leggermente verso di lui.
Mi fido così tanto di lui da permettergli di farmi cose sconce e poco pure? Ma esattamente, tutto ciò quando è successo? Non pensavo che mi sarei mai potuta fidare di lui, e invece lui ha dimostrato il contrario.
Prendo un profondo respiro e porto i miei occhi nei suoi.
<<E se ti dicessi che voglio che mi fai quelle cose?>>
Lo provoco.
Il suo sorriso dolce e malizioso mi delizia gli occhi.
<<Allora ti caricherei in spalla, andrei in un posto che conosco molto bene e ti farei tante di quelle cose fino a farti scordare il tuo nome>>
Sento un formicolio di piacere al basso ventre che mi fa stringere le gambe per attutire la sensazione che si sta spargendo dentro me.
Sorrido.
<<Vediamo se sei veramente serio>>
Lo provoco.
Vengo girata di scatto e caricata in spalla.
Ok, non scherzava sul fatto che ki avrebbe caricato sulle spalle come un sacco di patate.
Ridacchio.
Le persone intorno a noi ci guardano stranite, mentre le ragazzine con sguardo sognante.
Non so dove mi sta portando, so solo che mi fido di Colin.

Colin

Avrei voluto aspettare, ma non tanto per me ma per lei; ma quando ha detto di essere pronta e di voler scoprire cosa potevo farle sono impazzito, non ho capito più niente.
Arrivo davanti la vecchia casa dei miei genitori e con poco difficoltà apro la porta.
È pulita, come se non fosse mai stata abbandonata e questo grazie a me e ai miei sforzi per renderla presentabile.
Arrivo nella camera matrimoniale e la lascio cadere sul morbido materasso del letto.
Si sistema velocemente e mi guarda sorridendo dolcemente e timidamente.
Oh bambina, non sai quello che il lupo cattivo ha in servo per te.
Vado verso il cassetto e estraggo dall'interno delle manette.
<<Te la senti? Ti senti di affidarti a me? Completamente a me>>
La vedi un pò impaurita, ma poi la mia piccola carotina prende coraggio e mi porge i suoi polsi.
Sorrido.
Le tolgo velocemente maglietta e reggiseno e le metto la manette.
È successo così velocemente che neanche si è accorta che l'ho spogliata. Ghigno divertito alla sua espressione imbarazzata.
<<Sei bellissima, una vera meraviglia Poppy>>
Sorride.
<<E ora?>>
Chiede impaziente.
Rido.
Mi metto sopra di lei, obbligandola a stendersi sul letto.
È bellissima.
Le stringo dolcemente i capelli e lei geme, dolcemente sorride.
Proseguo togliendole i pantaloni accarezzandole le cosce morbide e bellissime.
Le bacio la parte in mezzo ai seni toccandole la stoffa delle mutandine.
Porta le sue mani a stringermi i capelli.
<<Ah, ah... monella ragazzina>>
Sorrido.
Con delicatezza tolgo le sue mani dai miei capelli e la blocco alla tastiera del letto.
Continuo a baciarla e accarezzarla, poi definitivamente le tolgo le mutande.
Il suo petto si alza e abbassa velocemente per il piacere, scena stupenda e che mi fa esplodere ancora di più il cazzo.
Mi alzo fino ad arrivare con l'intimità davanti alla sua faccia.
Il.rossore delle sue guancie è bellissimo.
<<Te la senti di succhiarlo?>>
Le chiedo.
Dolcemente annuisce.
<<Parole carotina>>
<<S-si... me la sento>>
Le tiro uno schiaffetto sulla testa e lei sobbalza.
<<Sai cosa significa essere mia ragazzina?>>
Le chiedo mentre mi sbottono i pantaloni.
<<Cosa significa?>>
Mi provoca.
Sogghigno.
Lentamente abbasso la cerniera mentre la guardo; i suoi occhi sono puntati suoi miei pantaloni che si aprono e si lecca le labbra.
<<Che tutto questo corpo, e dico tutto è mio e nessuno può avere il diritto di toccarlo. Sei mia, le tue tette, il tuo culo, la tua fica tutto è mio>>
I suoi occhietti sono lucidi, ma non di paura solo di piacere.
Sorrido.
Mentre la distraggo spogliandomi porto una mia mano sulla sua intimità, costatando che questa situazione le piace moltissimo.
Ridacchio.
Tolgo velocemente i pantaloni.
<<Se permetti a un altro uomo di toccarti sai cosa succede?>>
Le chiedo im un sussurro minaccioso, che non fa altro che farla bagnare e un pò spaventare.
<<C-Cosa succede?>>
Mi chiede imbarazzata.
<<A lui lo uccido. Tu invece, finirai legata sul mio letto con il culo rosso e il mio cazzo che esce ed entra dalla tua vagina per tutto il tempo che voglio. Non mi fermerò alle tue suppliche>>
Avrei pensato che si sarebbe ribellata, che non mi avrebbe più voluto vedere, ma invece geme e di piacere.
Sorrido.
<<Ti prego...>>
Mi supplica.
<<Per cosa mi preghi? Specifica carotina o mi rivesto e ti lascio qui legata>>
Sgrana gli occhi.
<<L-lo voglio, l-lo voglio in bocca>>
Sorrido.
Non rido, non voglio farla sentire presa ingiro anche perché quello che mi sta dicendo potrebbe farmi venire adesso e subito.
Accarezzo la sua testolina rossa.
<<Prendilo allora>>
Sospira.
Tolgo i boxer, così la mia lunghezza salta fuori sbattendogli delicatamente sul viso.
Che scena signori.
Lo indirizzo verso la sua bocca è lo infilo con dolcezza, non essendo abituata a prenderlo.
Non entra neanche l'inizio della metà, ma sono più che sicuro che questa principessa lo riuscirà a prendete tutto.
Inizia a succhiarlo e io le muovo la testa avanti e indietro.
Cazzo, desidero così tanto venirle in bocca.

Poppy

Il suo cazzo entra e esce dalla mia bocca, questa scena è così dannatamente erotica che potrei venire solamente così.
I suoi ringhi di piacere sono così belli, così maschili e possenti.
Esce il mio cazzo dalla sua bocca e porta le sue labbra sulle mie.
Perché lo ha tolto? Ci stavo prendendo gusto e soprattutto stavo imparando, diventando un pelino più brava.
Una sculacciata mi fa sobbalzare.
Ridacchio.
<<Tutto qui? Avevi paura di terrorizzarmi?>>
Lo sfido.
Mi gira e mi pianta 5 sculaccioni, 5 per lato quindi dieci.
Ok, adesso si fa sul serio.

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