Capitolo 13

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Colin

Tutti quelli che mi dovevano dei soldi hanno pagato, proprio tutti.
Certo tutti tranne Connor Roberts, quel vigliacco che ha messo in mezzo la sua ex moglie e la figlia che ha abbandonato solo per aver i soldi e avere la vita salva.
Lui pensa che io non sappia della sua reale famiglia, ma in verità so tutto e se prova a fare il furbo gli tolgo tutto con uno schiocco di dita.
Non mi ci vuole nulla a farlo.
Continuo a leggere dal account instagram della ragazza, Poppy, molte informazioni interessanti su di lei.
Per esempio la sua passione per la fotografia, cosa molto insolita in questo quartiere avere una passione che non sia spacciare o robe simili, mi sorprende.
Un sorriso involontario spunta quando vedo una sua foto dove una smorfia e il nasino piccole le va all'insù, mentre un occhietto è chiuso e l'altro aperto e le lentiggini con la smorfia che fa sembrano molto di più e molto più attaccate tra di loro.
Non dovrei stare sul suo profilo, non dovre immergermi tra i suoi post e non dovrei sorridere divertito e nello stesso tempo intenerito in una foto.
Quella ragazza è la figlia di un uomo che mi deve dei soldi, e ancora non ho visto neanche uno spicciolo... questa cosa non va affatto bene!
Sbuffo.
Sento dei passi che si avvicinano alla mia camere e immediatamente spengo il computer e mi metto in una pozione rilassata sul letto.
Dalla porta entra mio cugino Axel.
Strano, non entra mai di sua spontanea volontà.
<<Harris nonostante lo abbiamo pestato non ha pagato. Cosa facciamo?>>
Bene, ci vuole mancare di rispetto in questo modo? Sarà accontentato, ma poi che non si venga a dire che siamo noi quelli cattivi e esagerati.
Mi schiarisco la voce.
<<Stasera i BloodsBlack andranno a fare una visitina al bar di Harris, che né dici?>>
Chiedo, con un sorriso per niente dolce e carino, a mio cugino che subito ricambia il mio pensiero.
<<Speravo tu lo dicessi, avviso gli altri!>
Bene, una situazione è semi risolta e perora non voglio pensare alle altre.
Insomma, sono stato tre anni in carcere e voglio potermi rilassare qualche secondo, non posso essere sempre afflitto da problemi su problemi!
La porta viene richiusa e riapro il computer.

Poppy_Roberts__ ha visualizzato il tuo profilo.

Sorrido.
Sgambata ragazzina; a quanto pare abbiamo avuto la stessa identica idea.
Ridacchio.
Forse vuole conoscere il suo nemico tramite social, però mi dispiace deluderla... io non pubblico mai qualcosa, solamente poche cose che non lasciano capire chi io sia o casa faccia nella vita e quindi non troverà nulla su di me.
Spengo nuovamente il computer sdraiandimi sul letto pronto a farmi un bel pisolino prima di andare a trovare Harris.

Josh

Sistemo la mia giacca di pelle sulle spalle, sistemo il ciuffo ribelle e mi dirigo verso la mia moto, che possiamo dire presa in prestito da un ragazzo, ma non la riceverà più.
Scendendo noto Colin, Elias e Axel in macchina mentre io e Ethan prendiamo le due moto.
Harris oggi per sfortuna sua non avrà scampo, si pentirà di non aver pagato quando poteva.
Arriviamo proprio quando la figura si una ragazzina si presenta davanti al locale, girando il cartello da chiuso ad aperto.
Bene, sta aprendo ora.
<<Andate prima tu e Ethan, se entro 10 minuti non uscite con i soldi entriamo pure noi e ci divertiamo!>>
Ci dice duro e divertito mio cugino Colin, il nostro Leader noi lo consideriamo.
Io e Ethan lasciamo le moto ed entriamo nel locale, ma chi vedo non doveva proprio trovarsi qui.
Grace Marchesi con la ragazzina che aveva girato il cartello da chiuso ad aperto.
Le due si girano verso di noi e la seconda alla vista di mio cugino inizia a tremare, mentre Grace fa mente locale si ricorda di me in aria cani, o almeno la sua espressione lascia intendere questo.
Bene.
<<Dov'è Harris?>>
Vado dritto al punto.
<<Non c'è...>>
Risponde la biondina.
Il solito gioco.
"Dov'è tizio?" E la solita risposta, "non c'è", ma guarda casa poi c'è sempre.
Sbuffo.
Mi precede mio cugino.
<<Ragazzina, non facciamo il giochino della scorsa volta. Fai venire Harris e basta!>>
Ah bene, quindi è un vizio date la risposta del non c'è.
Sbuffo nuovamente.
Prima che possa dire qualcosa vengo preceduto da Grace.
<<Ha detto che non c'è, tornate un'altra volta se è così urgente!>>
La micia tira fuori gli artigli, mi divertirò né sono certo.
Un sorriso esce involontariamente sulle mie labbra, un sorriso che non promette niente di buono.
Prendo una sedia e la trascino davanti a Grace, sedendomi di conseguenza.
<<Allora mi sa che lo aspetteremo. Fammi un hamburger con patatine fritte, grazie>>
Chiedo alla ragazza bionda mentre continuo a guardare negli occhi Grace.
Ha due occhi che sembrano due montagne senza neve, esprimono tanta forza ma nel frattempo tanta paura.
Gioca a fare la dura, ma sotto sotto ha paura di ciò che sta accadendo.
Improvvisamente da dentro si sentono dei tonfi.
Ghigno.
<<Mi sa che Harris è tornato!>>
Ethan velocemente entra in cucina per uscirne qualche secondo dopo tenendo per il collo Harris.
Ok, adesso non si gioca più.

Grace

Mi sono davvero intrattenuta con un criminale quel giorno? Sono davvero molto stupida, non ho mai dato confidenza agli sconosciuti, e quel giorno dovevo fare altrettanto.
L'unica cosa che non riesco a togliermi dalla testa sono gli occhi e la voce di questo ragazzo.
Ha gli stessi occhi e la stessa voce del ragazzo che è entrato in casa mia, a cui ho puntato un coltello.
Questa cosa come si spiega?
Vengo interrotta dai miei pensieri quando il suo amico, Ethan Miller che vedo sempre a scuola esce tenendo per il collo Harris.
O mio dio, e ora come facciamo?
Cerco di avvicinarmi per aiutare Harris steso per terra, ma due braccia forti intorno alla mia vita mi impediscono di fare un altro passo in avanti.
Mi volto di scatto.
<<Mollami!>>
Gli sbraito contro.
Lui ride, trova tutto ciò divertente.
<<Allora Harris Wilde? I nostri soldi?>>
Chiede Ethan tenendo per il colletto della camicia Harris.
Quest'ultimo continua a chiedere tempo per dare questi soldi, supplica di avere altro tempo.
O mio dio, che situazione.
Improvvisamente dalla porta entrano altri tre ragazzi, tra cui Axel Miller.
Tutti e 5 i Miller, fanno una paura incredibile ho sentito alcune cose su di loro, ma non mi sono mai trovato faccia a faccia con uno di questi.

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