Capitolo 25

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Harper

Si lecca le labbra e posa possessivamente le mani sui miei fianchi, un chiaro avviso che è tutto tranne che un rifiuto.
<<Ragazzina, non hai più via di fuga!>>
Mi prende a mo di sposa e mi lancia sul letto mettendosi sopra di me.
Si toglie la maglietta, scompigliandosi subito dopo I capelli per riportarli di nuovo normali.
Gesto che amo.
Inizia a baciarmi il collo, mentre con le mani va sotto la mia maglietta iniziando a esplorare tutto, toccando soprattutto i miei seni.
I miei capezzoli al passaggio delle sue mani si induriscono.
Sorrido timidamente.
Si solleva di poco e mi aiuta a togliere la maglietta, facendomi rimanere completamente esposta.
Non avevo messo il reggiseno perché volevo proporgli in maniere più sensuale di farlo, ma poi è successo ciò che è successo.
<<Stavolta farò finta di niente, ma se esci nuovamente senza reggiseno... ti sculaccio>>
Mi minaccia.
Ridacchio, guadagnandomi uno schiaffetto leggero sulla guancia.
Lo guardo scioccata.
<<Metti il cazzo dentro che ti mordo>>
Lo minaccio divertita.
La sua risata riacheggia nella stanza, ma poi torna serio e mi toglie i pantaloni.
Sussulto per il gesto improvviso.
Lui sorride sapendo l'effetto che mi ha fatto.
Si toglie i pantaloni e subito dopo I boxer.
Impaziente mi tolgo da sola le mutande; lui sembra apprezzare visto che il suo ringhio di piacere riempie la stanza.
Sorrido.
Il suo membro è eretto, umido.
Mh qualcuno ha perso il controllo.
Ridacchio.
Mi arriva un secondo schiaffetto.
<<Ti prendi gioco di me? È colpa tua se il mio autocontrollo è andato a puttane, quindi ora lasciati scopare per bene>>
Mi sussurra pieno di desiderio e frustrazione.
Si posiziona sopra di me e sta per entrare tutto d'un colpo.
<<Aspetta!>>
Si ritrae subito.
Mi guarda preoccupato.
<<Cosa c'è piccola? Tutto ok? Hai male da qualche parte?>>
Inizia a riempirmi di mille domande.
Sorrido.
<<Io sono vergine>>
Gli confesso orrossendo subito dopo.
È sorpreso, ho quasi paura che ritiri tutto e si allontani da me.
Forse preferiva qualcuna con più esperienza, non una vergine.
Cosa dovrei dire o fare?
Il suo sorriso è una dolce rassicurazione per i miei pensieri e paranoie impazzite.
<<Volevo proprio sentirmelo dire, tranquilla amore. Il dolore iniziale è inevitabile, ma poi ti piacerà>>
Stavolta a sorridere sono io.
Si rimette in posizione ed entra dentro di stando fermo per alcuni minuti, il tempo che il dolore mi passi e che io mi calmi.
Inizia a muoversi leggermente e il dolore è forte, ma va sempre più ad alleviare fino a scomparire del tutto.
Ed eccomi qua, a fare l'amore con chi non mi sarei mai aspettata.

Elvis

Prendo a pugni il muro, scaravento per terra tutto ciò che c'era sulla scrivania e spacco la sedia in legno che si trova accanto a me.
Ho fatto la figura dello stupido! Farmi battere da Colin Miller, il mio onore è andato a puttane e nessuno dei Darkness mi rispetta più.
Vogliono un altro capo, ma prima mi hanno dato una possibilità.
Se uccido uno dei Miller, uno qualsiasi, rimango il capo e potrò comandare su Hunts Point per poi spostarmi più in là e prendermi tutta New York; ma se non riesco ad ucciderne neanche uno posso scordarmi tutto quanto.
Cazzo!
Respiro e inspiro, cercando di calmarmi e non dare di matto.
Ho spaccato tutto lo studio, non c'è niente di intanto tranne una cartella.
Stranito la prendo.
Harry Miller.
Harry Miller? Guardo la foto, non è un adulto quindi non è il padre di uno dei ragazzi, ma allora... improvvisamente una lampadina si accende nella mia testa.
I Cugini Miller non sono 5, ma sono 6. Ma allora dov'è questo Harry?
<<Harry Miller, da alcune ricerche abbiamo scoperto che è il fratello maggiore di Axel Miller... ma che fù abbandonato dalla madre e il padre. È stato cresciuto da un uomo. Louis Martin, un potente criminale. La sua banda si chiama dark skeletons; ha cresciuto Harry come un figlio e ora lui è a capo della banda... attira Axel con questa notizia, lo avrai in pugno così w dopo... boom... boom>>
Mia madre ha trovato queste informazioni? Ho sempre pensato che questa donna fosse un mito, ma non pensavo così tanto.
Pensavo che mi fratello aveva preso da mio padre, ma no, ha preso proprio da mia madre.
Sorrido.
<<Sappiamo dove sia?>>

Chiedo a mia madre.
Una cosa potrebbe far crollare i Miller, sapere che non so in 5 e che uno di loro è dalla mia parte, questo potrebbe dargli una bella botta.
Sorrido al solo pensiero.
<<È tutto scritto lì. Elvis devi fare di tutto per rimanere a capo di questa organizzazione; rendimi fiera e fa onore a tuo fratello e tuo padre da la su!>>
Lascia il mio studio ormai tutto distrutto e mi siedo sulla poltrona leggendo il fascicolo.
È nel Bronx, è a capo di un'organizzazione del Bronx.
Bene, bene un piccolo viaggetto in quel guerriere mi farà proprio bene.

Josh

Non ho la minima intenzione di stare a guardare un film rosa, ma per Grace questo e altro.
Non ho mai sopportato queste commedie, sono più per gli horror o i gialli, ma non per i film rosa.
Un sorriso divertito affiora sulle mie labbra quando la vedo asciugarsi una lacrime e poi mettersi in bocca un pop corn mentre altre lacrime di commozione le cadono dagli occhi.
Le asciugo una lacrima e lei si volta verso di me.
<<Come fai a non piangere? Lui l'ha letteralmente lasciata solo per salvarla, facendo sia soffrire lei che anche se stesso>>
Ridacchio.
<<Pensa che è solo recitato>>
Mi lancia un occhiata che se potrebbe mi inceneritebbe in pochi istanti; infondo sappiamo che mi adora.
Le rubo una manciata di pop corn mettendoli tutti in bocca, facendola ridacchiare.
Bene, anche se è per un film non voglio che pianga.
<<Perché hai deciso di stalkerare me? Con tante ragazze che ci sono in quella scuola?>>
Questa domanda non me la sarei mai aspettata, ma non mi sarei neanche mai aspettato tutta questa sua insicurezza verso di sé.
È bellissima, non dovrebbe sottovalutarsi.
Dai suoi occhi vede solo il male e il negativo, vede solo la parte esteriore e si giudica per quello, essendo anche molto dura con se stessa.
Quasi cattiva nei suoi confronti.
Ma peccato che non si vede come la vedo io. Una bellissima ragazza, non solo fisicamente e esteriormente, ma soprattutto interiormente è bellissima. La parte del fisico non mi importa; cosa me ne faccio di una ragazza bella di fisico e brutta di cuore? Niente!
Sospiro.
<<Perché quel giorno... ho visto una bella ragazza, dai capelli ricci e due bellissimi occhi verdi. Indossava dei jeans neri con gli strappi, un top bianco e un zaino nero e rosa sulle spalle. I capelli erano legati in una bellissima coda alta, le sue labbra sembravano chiamarmi... e ho detto: "è lei, voglio lei. Lei sarà l'unica che potrà entrare qui dentro">>
Prendo la sua mano e la porto sul mio cuore.
I suoi occhi si aprono e chiudono velocemente, cerca di non piangere e i suoi tentativi mi fanno sorridere.
Improvvisamente sento una persona che si soffia rumorosamente il naso; mi giro notando che tutto il cinema non sta guardando più il film, ma me e Grace, ci guarda commossi e si asciugano le lacrime.
Abbiamo dato spettacolo.
Le sue guanciotte diventano rosse quando si rende conto del tutto, è così bella.
<<Abbiamo dato spettacolo>>
Ridacchio.
Mi alzo dal mio posto e la prendo per mano portandola al centro.
L'attira a me dai fianchi e la bacio, un bacio dolce e che trasmette ciò che a parole non riesco a dirle.
Tutta la sala scoppia in un caloroso applauso e fischi e urla di approvazione.
Mi stacco da lei controvoglia.
Ha superato tutte la gradazioni di rosso.
<<Questo è dare spettacolo mia piccola guerriera>>
Le sussurro.
Sorride.
<<Andiamo via?>>
Mi chiede con tono lieve, ma che nasconde molto di più.
<<Andiamo via...>>
L'affero per la mano e la trascino via con me, allontanandoci sempre di più dagli applausi e le urla della gente impazzita.

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