8 - Essere Umano

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Emiliano

Dopo il messaggio di Angie mi è venuto di nuovo duro. Non è possibile che quella ragazza mi faccia questo effetto, mi devo sfogare con qualcuna. Ne ho una vasta scelta in questo locale ma non riesco a decidermi, lo so che sono tutte vogliose di passare qualche ora con me, ma non ne trovo una che mi piaccia esteticamente.

-Tutto bene?- il mio manager sbuca dalla folla venendo verso di me.

-Tutto ok- rispondo guardandomi intorno. L'ho vista andare via e non sono riuscito ad andarle incontro. Troppa gente intorno a me che mi chiedeva una foto. E di certo non potevo tirarmi indietro, solo per una ragazzina.

-E' andata via?- chiede.

-Mi ha scritto poco fa- rispondo guardando la chat. Mi ha mandato a fanculo e io ho riso talmente tanto che mi sono dimenticato di risponderle.

-Vai da lei- 

-Non so dov'è adesso- ribatto.

-Chiediglielo-

-Già fatto-

-E lei?- continua a chiedere. Ma non si va a fare i cazzi suoi da un'altra parte? Gli giro il telefono per fargli vedere la sua risposta.

-Aggressiva- dice ridendo. Già, la stessa cosa che ho pensato io.

Rimetto il cellulare in tasca e prendo il pacchetto di sigarette. Faccio cenno al mio manager che esco un attimo a fumare. Mi metto in un angolo al buio in modo da non essere visto e mi accendo la sigaretta. Inspiro per bene e butto fuori il fumo che si dissolve in poco tempo.

Noto poi un gruppo di ragazzi che ridono indicando qualcuno. Mi sposto un po' di lato e noto una ragazza con in mano un casco. Sarà sicuramente l'alcol.

-Andate a giocare un po' più in là che qui vi fate male- strilla al gruppo. Solo una persona che conosco è così acida.

-Angie- ridacchio.

-Anche tu, non potevi andare a giocare da un'altra parte?- la squadro da capo a piedi. Con la giacca da moto è anche più sexy.

-Ti mancavo?- chiedo finendo di fumare la mia sigaretta.

- Devi stare lontano da me- si avvicina di poco e noto i suoi occhi scuri incattiviti.

-Devi scopare più spesso- ridacchio e lei serra i pugni. Stavolta non mi frega, sono pronto a fermarla in caso avesse l'intenzione di tirarmi un pugno.

-Tu non abbastanza invece-

-In effetti sono due giorni che non vado a letto con qualcuna- 

-Mi fai schifo- dice e si volta dandomi le spalle.

-Angie- la prendo per il polso e la fermo prima che se ne vada di nuovo. La attiro il più possibile vicino a me, tanto da poter sentire il suo fiato.

-Lasciami o mi metto a urlare- ringhia. Stringo la presa al suo polso e butto per terra la sigaretta schiacciandola col piede. Lei non si muove, rimane ferma per alcuni secondi e io ne approfitto per prenderla alla sprovvista. 

Con un movimento rapido le circondo la vita con il braccio, senza lasciare il suo polso che si ritrova dietro la schiena e la bacio. Riesco finalmente ad arrivare alle sue labbra, così morbide. All'inizio fa resistenza ma poi piano si lascia andare e mi segue nei movimenti. A quel punto le lascio il polso e lei allaccia un braccio intorno al mio collo sulla spalla. Io la stringo dalla vita, il più vicino possibile a me.

Ha un buon sapore, le mordicchio il labbro inferiore e mi devo appoggiare al muro per evitare di cadere. Desideravo così tanto baciarla che ora il mio amico nelle mutande si è di nuovo svegliato e vorrebbe divertirsi pure lui, ma mi sa che stanotte gli andrà male.

Quando ci stacchiamo per riprendere fiato, appoggio la mia fronte alla sua e cerco di regolarizzare il respiro e il cuore che batte all'impazzata. Una cosa a dir poco pazzesca che non mi era mai più successa, da quando mi sono lasciato con la mia ex.

-Vieni da me- sussurro.

-Non posso- boccheggia.

Sollevo la testa e incrocio il suo sguardo: è diverso, la rabbia sembra sparita.

-Ho litigato con Stefano- dice.

-Non sarà contento il tuo fidanzato che sei subito corsa da me- alle mie parole la scintilla nei suoi occhi si riaccende. Tenta di liberarsi ma la mia stretta non le lascia molte possibilità.

-Non è il mio fidanzato- ringhia.

-Sembrava di sì- sorrido. Mi fissa per qualche secondo, poi sento qualcosa di appuntito nella mia pelle: sta infilando le sue unghie nel mio braccio.

-Ma sei impazzita?- urlo allontanandola.

-Era l'unico modo- sorride. Ha cercato di liberarsi dalla mia presa, con ogni mezzo che aveva a disposizione. Determinata.

-Smettila di fare la bambina, lo so che ti è piaciuto quel bacio- la guardo malizioso ma lei sembra non avere alcun tipo di espressione.

-E quello lo chiami bacio?- ridacchia stavolta.

-Non puoi negarlo- la sfido. 

-Ho solo chiesto se per te quello era un bacio da potersi definire tale..- incrocia le braccia al petto e si intravedono le sue bellissime tette.

Sorrido come un bambino che ha appena visto per la prima volta Babbo Natale. Lei si accorge che la sto fissando proprio lì e lascia cadere le braccia sui fianchi sistemandosi la giacca.

-Mi spieghi perché con tutte quelle che ci sono in questo locale, tu stai a parlare con me?- chiede spostando il peso del suo bellissimo corpo da un piede all'altro.

-E tu perché non sei col tuo fidanzato?- ribatto.

-Ma allora non capisci proprio. Ma è un problema irrisolto che ti porti fin da piccolo a causa di un trauma o lo fai apposta a non capire?-

-Entrambe?- adoro come mi risponde a tono.

-Allora fatti aiutare da uno bravo- alza gli occhi al cielo e fa per andarsene.

-Tu sapresti fare di meglio?- la sto provocando, voglio baciarla ancora.

-Tipo questo?- si avvicina e mi bacia. Ci ho sperato fino all'ultimo e lei inaspettatamente ha esaudito il mio desiderio, pensavo mi ignorasse. Anche lei mi morde il labbro inferiore, si sta vendicando. Si spinge con il corpo contro di me e io le stringo i fianchi. Se continua così rischio davvero di venire senza aver fatto nulla. La sua lingua che gioca con la mia, una sua mano fra i miei capelli, me li tira leggermente facendomi mugolare. 

Ci sa fare la ragazza, sa che punti toccare per far impazzire un uomo. Avevo ragione, a letto deve essere una bomba. Non che non lo sia già così. Solo lei riesce a farmi eccitare anche indossando una giacca da moto. Le altre se non hanno un minimo di pelle scoperta, non mi si drizza nemmeno pregando.

-Ora sai come ci si sente ad essere presi per il culo- dice e si allontana, prima che io riesca a fare una singola mossa. La vedo poi passare con la moto e frecciare nella via ormai deserta.




Fuoco e BenzinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora