10 - Quella Foto di Noi Due

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Emiliano

Quel bacio. Quel maledettissimo bacio. Quella maledettissima bocca. Mi ha scombussolato tutto. Stanotte sono riuscito a chiudere occhio che erano ormai le 4. Tra fumo, alcol, adrenalina, eccitazione.. E quando mi sono svegliato il primo pensiero è stato il bacio con Angie.

Non sono uno che si lega a qualcosa o a qualcuno tanto facilmente, se poi si tratta di ragazze, proprio zero. Eppure non riesco a dimenticare la scena. Io che la stringo a me, le nostre bocche che si scontrano, le sue labbra morbide fra i miei denti.

Oggi, anche se domenica, andrò in studio a registrare e scrivere qualcosa, devo distrarmi e concentrarmi sulla musica mi aiuta parecchio. Mi isolo, come in una bolla, e dopo mi sento bene, rigenerato.

Mando un messaggio al mio manager dicendogli che oggi andrò in studio e apro Instagram. Ovviamente la mia attenzione ricade sul profilo di lei. Lo scorro, foto dopo foto: è sempre raffigurata da sola o col suo gruppo di amici. Non vedo amiche femmine, che strano.

Poi noto che ha ripubblicato una storia del suo amico: è un video di loro due che fanno un giro in moto. Alzo il volume per sentire l'audio e mi stupisco quando sento la mia voce. Hanno messo una mia canzone. O meglio, secondo me il suo amico ha messo quella canzone, lei avrà solo ripostato la storia e basta.

"Non puoi capire cosa provo io
Le sensazioni quando ti ho vicina
Quando mi sveglio di prima mattina
E non ti trovo a letto, tu che ti alzi prima
Il tuo buongiorno sopra ad un biglietto
E il tuo rossetto sopra a una lattina
Sei fuori donna, dentro ragazzina
C'hai la testa in aria e l'aria sbarazzina"

Perché ha scelto questa canzone? Se non stanno insieme ma sono solo amici perché lui le dedica una canzone così significativa? E lei? Mi ha detto che non le piace il genere rap, perché ha lasciato la canzone? Poteva toglierla o cambiarla..

Gli metto un cuore alla storia di lei e aspetto una sua risposta. Sono curioso.

Prendo poi le chiavi del mio scooter e vado in studio, ci metto circa 10 minuti, non è tanto distante. Potrei anche andare a piedi ma oggi proprio non mi va, fa troppo caldo e non ho voglia di sudare. Appena arrivo in studio, accendo il clima e mi siedo sul divanetto con il mio blocco notes in mano.

-In studio anche di domenica? E poi ti chiedi perché non scopi abbastanza- il mio DJ fa la sua entrata ridendo.

-Potrei farti la stessa domanda- gli sorrido. La stessa cosa che ha detto Angie a me due sere fa. Poi come una lampadina che si accende nella mia testa, mi vengono rime e strofe. Inizio a scrivere tutto di getto, modificherò poi dopo. Sono troppo ispirato al momento che potrei scrivere pagine e pagine. Passo poi il blocco al mio DJ che leggendo inizia a canticchiare una base. Mi ripassa il blocco notes e mentre le rileggo ad alta voce, lui fa partire una base. Canticchio e mi piace come suona.

-Se di domenica sei più produttivo, ti costringerò a venire sempre- ridacchia. Ho trovato la mia fonte d'ispirazione: Angie.

"Sei proprio una vera fonte d'ispirazione" le scrivo su Instagram.

"Ancora tu?" risponde dopo pochi minuti.

"Non ti manco nemmeno un po'?"

"Neanche un po'" me la immagino con gli occhi al cielo dopo aver letto il mio messaggio.

"Vieni da me?" ci provo.

"No"

"Ti offro qualcosa" voglio vederla.

"Sono impegnata" risponde. Quanto fa la difficile.

"Sei con Stefano?" tanto so già la risposta.

"Anche se fosse, non ti riguarda" questo è un sì.

"Mollalo e vieni da me"

"La smetti?"

"Finché non vieni no"

"Ipotesi in caso venissi, poi mi lasci in pace?" la sto convincendo.

"Ci posso pensare"

"Dove?" chiede poco dopo e mi ritrovo a sorridere come un bambino.

-Te ne devi andare- esclamo sorridendo al mio DJ.

-Ti voglio bene anche io fratello- risponde sorridendo. Prende la sua attrezzatura e va al piano di sopra, dove abbiamo un altro studio.

Sistemo un po' il casino che c'è qui e mi siedo sul divano aspettando Angie. Riprendo il blocco e provo a buttare giù qualche altra frase. Passa circa mezz'ora quando mi arriva una chiamata su Instagram. Guardo chi possa essere e rimango stupito quando vedo nello sfondo la foto di lei.

-Ehy piccola- rispondo.

-Hai bevuto?- chiede.

-Sono dannatamente sobrio perché?- ridacchio.

-Dato che non mi hai detto dove devo venire pensavo che avessi cambiato idea e fossi già al quarto spritz- la sua voce è piatta. Cazzo, me ne sono dimenticato.

-Ops- mi scappa da ridere ma non posso ora altrimenti mi gioco la possibilità che lei venga.

-Addio- risponde e mi chiude la chiamata. Provo a richiamarla ma mi chiude in faccia. Cazzo.

Le mando un messaggio con l'indirizzo.

"Troppo tardi" risponde. Peggio per lei.

Indosso le cuffie e provo a canticchiare qualche strofa. Voglio concentrarmi sulla scrittura del prossimo disco. Prendo il telefono e cerco nella rubrica il numero del mio DJ per dirgli che può tornare.

"Apri o no?" nel mentre mi arriva un messaggio su Instagram.

Scatto in piedi e vado alla porta, le apro e aspetto che salga le scale. La vedo con in mano il casco (quasi mi chiedo se non lo abbia incollato alla mano) e la giacca della moto semiaperta dalla quale si intravede la sua maglietta.

-Allora ti mancavo- sorrido facendola entrare. Lei mi fulmina con lo sguardo. Adoro.

-Mi facevi pena- risponde facendo spallucce. La vedo che appoggia il casco sul divanetto e si toglie anche il giubbino, lasciandomi completamente ammaliato. Ha una maglietta semplice con ricami in pizzo trasparente, le posso vedere il reggiseno. E i suoi jeans neri le fasciano benissimo il culo.

-Madre Teresa di Calcutta- ridacchio.

-Almeno un minimo di cultura la hai- ribatte girando per la stanza. Si ferma poi con gli occhi sul blocco su cui stavo scrivendo e inizia a leggere.

-Tu non scriverai canzoni su di me- esclama fissandomi.

-Sei la mia musa- sorrido.

-Ho detto di no- butta il blocco notes sul divanetto e riprende il giubbino della moto che si era sfilata pochi minuti fa.

-Già te ne vai?- le vado incontro e la fermo per un braccio. Passa lo sguardo dalla mia mano stretta intorno al suo braccio per risalire fino ai miei occhi.

-Emiliano lasciami- esclama ma non riesco. Sono rapito dai suoi occhi e in pochi secondi la tiro verso di me azzerando completamente la distanza.

-Non posso- rispondo in un sussurro.

-Vado a letto con Stefano- confessa.

-Non mi interessa- appoggio una mano sulla sua guancia, me la porto il più possibile vicino e mi fermo. Lei però stavolta non tenta di allontanarsi e non me lo faccio ripetere due volte. Avvicino le mie labbra alle sue, la stringo a me indietreggiando sul divanetto. Mi siedo e lei, senza staccarsi, si siede a cavalcioni su di me.

-Non posso- sussurra allontanandosi di poco.

-Sì che puoi- e la riporto con le labbra sulle mie. Non oppone resistenza, segue i miei movimenti.

Fuoco e BenzinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora