La settimana successiva passò in un turbinio di lezioni, appunti e studio.
Carola si stava abituando al ritmo frenetico della facoltà di medicina, ma tra una pausa e l'altra, il pensiero di quell'incontro casuale con Andrea Cambiaso tornava a farle visita. Non che fosse una fan sfegatata di calcio, ma l'incontro era stato così inaspettato e spontaneo che la lasciava a riflettere.Era un venerdì sera, e per la prima volta da quando era arrivata a Torino, Carola decise di accettare l'invito di una sua compagna di corso, Elisa , ad uscire.
Il piano era semplice: una serata tranquilla in un bar frequentato da studenti nel centro della città. Carola accettò, pensando che fosse un'ottima occasione per distrarsi e conoscere meglio la sua nuova realtà universitaria.
Il locale era affollato, l'aria riempita dal chiacchiericcio costante e dal suono delle risate. Carola ed Elisa si sedettero a un tavolo vicino alla finestra, sorseggiando cocktail e parlando delle difficoltà delle lezioni, dei professori severi e degli esami che sembravano già vicini. Per la prima volta dopo giorni, Carola riuscì a rilassarsi davvero.
"Allora, come ti sembra Torino fino ad ora?" chiese la mora al suo fianco, accennando un sorriso mentre sorseggiava il suo drink.
"Mi piace," rispose Carola, osservando le luci della città riflettersi sulla finestra. "È una città viva. Non che Roma non lo fosse, anzi, ma Torino ha un fascino tutto suo "
Elisa annuì. "Sì, è il bello di vivere qui. E poi si fanno sempre incontri interessanti."
Carola si fermò un attimo. Quel commento risuonò nella sua mente, riportandole alla memoria l'episodio con Andrea. Si morse il labbro, riflettendo se raccontarlo o meno. Alla fine, decise di farlo. "A proposito di incontri... Ho conosciuto un calciatore la settimana scorsa."
Gli occhi di Elisa si illuminarono. "Davvero? Chi?"
"Andrea Cambiaso. Era in difficoltà perché aveva perso le chiavi della macchina , e l'ho aiutato a trovarle. Niente di che. È stato tutto molto strano."
L'amica rise. "Oddio, ma è fantastico! E poi? Vi siete scambiati i numeri?"
Carola scosse la testa, ridendo anche lei. "No, niente del genere. Mi ha solo offerto un caffè , ma non ho accettato. Era solo una situazione imbarazzante e poi figurati l'aveva detto solo per cortesia"
Proprio in quel momento, il destino decise di giocare un'altra carta. Mentre le due amiche ridevano e scherzavano, la porta del bar si aprì, e una figura familiare entrò nel locale. Andrea, in jeans e una giacca sportiva, si diresse verso un tavolo con alcuni amici, apparentemente ignaro della presenza di Carola.
Carola lo notò subito, ma decise di rimanere calma, cercando di non farsi notare. Era una città grande, ma sembrava che il destino avesse altri piani per lei.
Elisa seguì lo sguardo della sua amica e lo vide. "Non ci credo, è lui! È Cambiaso!" bisbigliò, quasi incredula. "Forza, vai a salutarlo!"
"Ma no!" rispose Carola, quasi ridendo per l'assurdità della situazione. "Non è niente, sarà qui con i suoi amici. Non voglio disturbarlo. Poi figurati se si ricorda "
Elisa la guardò con aria divertita. "Ma dai, avete parlato. Non sarà così strano."
Mentre parlavano, però, fu Andrea a notare Carola. I suoi occhi si fermarono su di lei per un attimo, riconoscendola. Con un sorriso, si alzò dal suo tavolo e si avvicinò.
"Ciao Carola," la salutò con un tono amichevole. "Che coincidenza vederti qui."
Carola, un po' sorpresa, cercò di mantenere la calma. "Ciao Andrea. Sì, davvero una coincidenza."

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Per due come noi
FanfictionNon c'era stato un momento preciso in cui si erano innamorati, era successo gradualmente, come un fiume che scorre lentamente verso il mare.