La settimana seguente passò, come sempre, tra lezioni, libri e qualche uscita serale. Carola si sentiva più serena, complice la videochiamata con Andrea che le aveva dato la certezza che tra loro le cose stessero evolvendo in modo positivo. Nonostante ciò, una leggera ansia continuava a persistere dentro di lei. Si chiedeva cosa sarebbe successo quando Andrea sarebbe tornato in città. Avrebbero continuato da dove avevano lasciato, oppure la distanza avrebbe cambiato qualcosa tra di loro?Una sera, Elisa la chiamò proponendole un'altra uscita. "Voglia di distrarti un po'? Stasera con Edoardo e il solito gruppo facciamo un giro in centro, nulla di impegnativo."
Carola accettò senza esitare. Non aveva voglia di passare l'ennesima serata sola in casa, e l'idea di una passeggiata serale in centro le sembrava perfetta per liberare la mente.
Si incontrarono al solito posto, e mentre camminavano tra le luci della città, Carola si sentiva più leggera. Il gruppo si fermò in una piccola piazza, vicino a un bar che emanava una musica allegra. Filippo era lì, e le rivolse subito un sorriso quando la vide. "Ciao Carola, come va?" chiese avvicinandosi.
"Va tutto bene, grazie. E tu?" rispose lei, cercando di mantenere un tono amichevole ma distaccato. Filippo sembrava sempre più interessato a lei, ma Carola sapeva bene dove fossero i suoi sentimenti, e non voleva alimentare malintesi.
"Non c'è male, sempre impegnato con l'università. Ho visto che sei molto presa anche tu," commentò lui, facendole un occhiolino. "Se ti va, potremmo prendere un caffè insieme uno di questi giorni, magari parlare un po' di più."
Carola sorrise educatamente, cercando di trovare le parole giuste per non essere scortese. "Grazie Filippo, magari un'altra volta. Sono abbastanza presa in questo periodo."
Lui annuì, ma sembrava aver capito che non ci sarebbe stata un'altra volta. "Capisco, nessun problema."
La serata proseguì in modo tranquillo, ma Carola si accorse che la sua mente tornava spesso a quel breve scambio con Filippo. Era sollevata di aver chiarito subito la situazione, ma nello stesso tempo si rendeva conto di quanto fosse cambiata in poco tempo. Prima, forse, avrebbe dato una chance a Filippo o a qualcun altro, ma ora tutto quello che desiderava era che Andrea tornasse.
Quando rientrò a casa, si stese sul letto e, senza pensarci troppo, aprì la chat di Andrea. Voleva scrivergli, ma non sapeva bene cosa dire. Alla fine, digitò solo: "Ciao! Come va? Stasera sono uscita con gli altri ma onestamente mi sono un po' rotta."
Il messaggio partì, e Carola rimase a fissare lo schermo, aspettando una risposta che arrivò quasi immediatamente. "Qui tutto bene, domani abbiamo la partita contro Israele e poi martedì torniamo. Mi dispiace ti sia annoiata, non c'era nessun bel ragazzo a tenerti compagnia?"
Quella semplice risposta bastò a farla sorridere e a rendere la serata più interessante. "In effetti Filippo ne sarebbe stato felice..."
"🫥" fu l'iniziale risposta di Andrea, subito seguita da un altro messaggio: "Non vedo l'ora di conoscere questo famoso Filippo!!!!"
"Che scemo che sei!"
"Comunque un ragazzo che vorrei mi tenesse compagnia ci sarebbe... È un bel genovese, numero 27 della Juve. Lo conosci per caso?"
Andrea non poté non sorridere, capendo quanto Carola fosse diventata importante per lui in così poco tempo. "Beh, in effetti lo conosco, e sono sicuro che ne sarebbe più che contento."
I due ragazzi continuarono a parlare ancora un po', scambiandosi battute e racconti della giornata, fino a quando la stanchezza non prese il sopravvento.
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Per due come noi
FanfictionNon c'era stato un momento preciso in cui si erano innamorati, era successo gradualmente, come un fiume che scorre lentamente verso il mare.