undici

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Mentre Andrea guidava verso il ristorante, l'eccitazione di Carola cresceva. Tutta quella serata le sembrava un sogno: un'inattesa immersione nel mondo di Andrea, con tutte le emozioni, l'euforia e la dolcezza che sentiva scorrere tra di loro. Arrivarono a un ristorante intimo e raffinato, che si affacciava su uno dei punti panoramici più belli di Torino. Le luci della città brillavano sullo sfondo, dando al momento un tocco di magia.

Dopo essersi accomodati, Andrea ordinò una bottiglia di vino e, mentre i calici venivano riempiti, Carola si trovò ad osservarlo con una nuova consapevolezza. Quella stessa mattina lo aveva salutato come una semplice conoscenza, ma ora tutto sembrava aver preso una piega diversa.

«Sai, pensavo che saresti stata più intimidita da questo mondo,» disse Andrea, guardandola con un sorriso amichevole ma attento. «E invece... ti ho vista perfettamente a tuo agio. Sono davvero contento»

Carola arrossì, sollevando il calice per prendere un sorso. «Devo ammettere che all'inizio mi sono sentita spaesata. Ma... Thessa, Giulia e le altre sono state molto carine con me. E poi...ero lì per te... mi sono concentrata su questo .»

Andrea sorrise, appoggiando il bicchiere e prendendole la mano con naturalezza. «Sono davvero contento di averti avuta accanto oggi. Mi hai dato una carica speciale.»

La cena trascorse tra sguardi, risate e racconti personali. Andrea raccontava aneddoti divertenti sulla sua vita da calciatore, sulle gaffe fatte durante le prime partite, e Carola si ritrovò ad ascoltarlo, completamente rapita. Andrea le raccontò di tutto il lungo percorso per arrivare in serie A ad alti livelli, partendo dalle giovanili del genoa e poi la serie D.
Sentiva di scoprire nuove sfumature di Andrea, aspetti che andavano oltre l'immagine che aveva di lui come sportivo. Si rendeva conto di quanto fosse semplice e genuino, e questo la inteneriva ancora di più.

Mentre stavano finendo il dessert, Andrea ricevette un messaggio e lo lesse rapidamente. Poi si voltò verso di lei, con un sorrisetto malizioso.

«I ragazzi hanno organizzato di uscire in discoteca stasera. Dicono che la vittoria di oggi va festeggiata. Ti va di andare ?»

Carola esitò per un attimo, sorpresa dalla proposta. Non si sarebbe mai aspettata di concludere la serata in una discoteca, circondata dai compagni di squadra di Andrea e dalle loro fidanzate. Ma l'idea la intrigava, e ormai si sentiva pronta a scoprire ogni aspetto di quella realtà.

«Perché no?» rispose, sentendo il cuore battere forte. «Mi sembra una degna conclusione per questa serata.»

Andrea la osservò con soddisfazione. «Perfetto! Sono sicuro che ti divertirai.»

Arrivarono alla discoteca poco dopo mezzanotte. All'ingresso li attendevano già alcuni dei compagni di squadra di Andrea, tra cui Manuel e Dusan, tutti gli altri più giovani della squadra, e le rispettive fidanzate.  Anche Giulia era lì, e quando vide Carola, le corse incontro con un sorriso radioso.

«Sono troppo contenta che sei venuta !» disse Giulia, abbracciandola calorosamente. «Questa è la tua serata di iniziazione ufficiale nel gruppo!»

Carola rise, cercando di nascondere il proprio imbarazzo.
Entrarono tutti insieme, e l'energia vibrante della discoteca li avvolse immediatamente. La musica era alta, le luci pulsavano a ritmo, e intorno a loro la pista era già affollata di persone che ballavano.

Andrea le prese la mano, guidandola verso un tavolo riservato per la squadra. C'erano bottiglie di champagne, risate e brindisi che si alzavano per festeggiare la vittoria. Carola sentiva l'atmosfera di festa trascinarla in un vortice di emozioni. Mai avrebbe immaginato di trovarsi lì, a festeggiare in un locale di Torino con Andrea e i suoi amici.

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