cinque

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Carola lo guardò sorpresa, cercando di mascherare il misto di ansia ed eccitazione che la travolgeva. "Al mare?" ripeté, quasi incredula.

Andrea sorrise, con quell'aria tranquilla che sembrava non abbandonarlo mai. "Sì, è un posto speciale per me. Ho pensato che potesse piacerti."

Mentre guidavano verso la costa, il paesaggio urbano lasciò progressivamente spazio alle colline verdi, e l'aria si faceva sempre più fresca. Carola cercava di rilassarsi, ma non poteva fare a meno di riflettere sull'importanza di quel gesto. Non era un semplice appuntamento in città; portarla in un luogo così personale era una dichiarazione implicita, un'apertura verso un mondo che Andrea sembrava custodire gelosamente.

La strada si snodava tra curve e discese, finché, finalmente, intravidero il mare all'orizzonte. Le onde scintillavano sotto il sole autunnale, e un senso di pace invase Carola. Aveva sempre amato il mare, ma non lo vedeva spesso a causa dei suoi impegni. Quel panorama le fece dimenticare per un momento la tensione che aveva provato poco prima.

Andrea parcheggiò vicino a una piccola spiaggia quasi deserta. Scesero dall'auto, e una brezza leggera accarezzò i loro volti. Carola inspirò profondamente, godendosi l'odore salmastro dell'aria.

"È davvero bello qui," disse, guardandosi intorno con meraviglia.

"Lo so," rispose Andrea, incrociando le braccia e osservando l'orizzonte. "Vengo qui quando voglio staccare da tutto. Questo posto mi dà un senso di tranquillità che non trovo da nessun'altra parte."

Carola lo osservò di sfuggita, sorpresa dalla profondità delle sue parole. Era come se Andrea si stesse aprendo sempre di più, permettendole di vedere lati di lui che fino a quel momento erano rimasti nascosti dietro il ruolo di calciatore.

Si incamminarono lungo la spiaggia, camminando fianco a fianco senza fretta. Le parole venivano con naturalezza, ma a tratti rimanevano in silenzio, entrambi immersi nei propri pensieri. Carola si sentiva a suo agio, come se la tensione di quel primo incontro stesse lentamente svanendo, lasciando spazio a una complicità nascente.

Ad un certo punto, Andrea si fermò e indicò una piccola insenatura tra le rocce. "Ti va di sederti lì? È il mio posto preferito."

Carola annuì, seguendolo verso quel rifugio naturale. Si sedettero su una grossa roccia piatta, le gambe penzoloni sul vuoto, con le onde che si infrangevano dolcemente sotto di loro.

"Non avrei mai immaginato di trovarmi qui, con te," confessò Carola, rompendo il silenzio. "Non avrei mai pensato che la nostra... amicizia avrebbe preso questa direzione."

Andrea la guardò intensamente per un momento, poi sorrise. "Nemmeno io. Ma sai, a volte le cose migliori sono quelle che non ti aspetti."

Carola abbassò lo sguardo, sentendo il cuore battere più forte. Era come se ogni parola, ogni gesto tra loro, stesse costruendo un ponte che li avvicinava sempre di più. Forse Elisa aveva ragione: forse doveva lasciarsi andare e vedere dove l'avrebbe portata questa nuova connessione.

"C'è qualcosa di te che non mi hai detto?" chiese lei all'improvviso, sentendo il bisogno di conoscerlo ancora di più.

Andrea si girò verso di lei, riflettendo sulla domanda. "Probabilmente ci sono molte cose che non sai," disse con un sorriso leggero. "Ma immagino che sarà divertente scoprirle, una alla volta."

Carola sorrise a sua volta, sentendo che, in quel momento, era pronta a lasciarsi sorprendere.

Dopo aver trascorso un po' di tempo a osservare il mare, Andrea si alzò e si scrollò la sabbia dai jeans. "Hai fame?" chiese, guardando Carola con un sorriso divertito.

Per due come noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora