Dopo aver preso una porta in faccia, mi dirigo verso la mia stanza, aspettando che prima o poi la fame si faccia sentire. La casa è silenziosa, e mi distendo sul letto, cercando di distrarmi con il telefono, ma i pensieri continuano a tornare a Taehyung, il fatto che sia così silenzioso dentro casa mi agita, ma che cazzo starà facendo dentro quella camera.
Verso mezzanotte, la fame arriva finalmente, ma insieme a essa anche la tempesta. Fuori, il vento si infrange tra gli alberi, facendo sbattere le finestre della casa. Il suono della pioggia è pesante e incessante, martella sui vetri come se volesse entrare con forza. Le porte interne, forse mal chiuse, iniziano a sbattere a ogni folata di vento più forte e risuonano nella casa vuota come fossero schiaffi.
Mi alzo dal letto e decido di andare in cucina, ma appena ci arrivo, noto subito che una delle finestre che dà sul cortile era rimasta leggermente aperta, permettendo all'acqua di entrare e allagare parte della cucina. Il pavimento è bagnato e delle piccole pozzanghere si sono già formate qua e là.
Sospirando, mi chino a chiudere bene la finestra e inizio a raccogliere qualche straccio per asciugare il disastro. Perfetto, ci mancava solo questo.
Dopo aver asciugato tutto per bene, e lavato anche il pavimento della cucina, metto l'acqua a bollire e inizio a preparare gli ingredienti. Il suono del coltello che taglia le verdure e la tempesta fuori sono gli unici rumori percepibili in questa casa. Di quiete e solitudine, mi piace. È un sollievo rispetto alla tensione che sembra avvolgere ogni stanza quando Taehyung è nei paraggi.Mentre finisco di preparare il sugo di zucchine, però, sento dei passi dietro di me. Non mi volto subito, ma so chi è. Non ci sarebbe nessun altro.
«Che stai facendo?» La sua voce piatta, quasi annoiata, mi sorprende, ma non mi volto.
«Sto cucinando» rispondo secco, continuando a mescolare la pasta. Mantengo il tono indifferente, cercando di non dare peso alla sua presenza. Ha già detto che non voleva niente, quindi perché ora si interessa?
«Non mi avevi detto che non volevi mangiare?» aggiungo dopo un attimo, con un tocco di sarcasmo.
«Infatti non voglio mangiare» ribatte, e sento il rumore dei suoi passi avvicinarsi un po' di più. Resta però a distanza, come se evitasse di oltrepassare una linea invisibile tra di noi. Sento il suo sguardo addosso, ma continuo a concentrarmi sulla padella, senza cedere alla tentazione di guardarlo.
«Bene» replico semplicemente, mentre verso la pasta nel piatto. L'atmosfera si fa pesante, come se entrambi fossimo sul punto di dire o fare qualcosa, ma nessuno di noi è disposto a fare la prima mossa.
Finisco di impiattare e mi siedo al tavolo, ma noto che Taehyung non si è mosso. In piedi, osserva la cucina e poi guarda fuori dalla finestra.
Senza dire nulla, si gira e si dirige verso il ripostiglio. Sento il suono delle ante che si aprono e chiudono. Quando ritorna, tiene in mano delle pezze. Non mi aspettavo che dicesse qualcosa, ma lo fa comunque.
«Sta entrando acqua anche nella mia camera» dice, come se fosse una semplice constatazione.
Non lo guardo, ma lo sento muoversi rapido verso camera sua «Ho lasciato un po' di pasta se cambi idea» dico infine, senza troppo entusiasmo. Non è che mi interessi veramente, solo che ho fatto più pasta del necessario.
Taehyung non risponde, il suono delle pezze che strizzano l'acqua è l'unico rumore che riempie la casa.
Durante la notte, il temporale non dà tregua. Tuoni fragorosi scuotono la casa, e la pioggia batte forte contro le finestre. Ogni tanto, mi sveglio a causa di un tuono più violento degli altri, incapace di rilassarmi completamente. Il suono della pioggia è incessante, quasi opprimente, ma finalmente, verso le otto del mattino, il rumore inizia a diminuire. La tempesta si placa, e intravedo un raggio di sole attraverso le tende.
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Eclipse: Fratelli D'Ombra
FanficJungkook e Taehyung hanno sempre vissuto in mondi separati, ignari l'uno dell'esistenza dell'altro. Jungkook, il ragazzo che si sforza di essere il figlio perfetto, ma non ci riesce mai. Taehyung, lo spirito libero con una vita caotica, sembrano ess...