7.

12 1 0
                                    

Quando la sera finalmente arriva, l'aria è carica di un silenzio teso mentre mi preparo per andare a dormire. Non ci siamo parlati per tutto il pomeriggio, ognuno di noi è rimasto nella propria bolla, ignorando il fatto che ci saremmo dovuti dividere la stanza quella notte, Taehyung aveva provato a dissuadere mia madre più e più volte, senza particolari successi. So che avrà pensato di sgattaiolare via nel cuore della notte e mettersi del divano, ma mia madre faceva il turno di mattina molto presto, non sarebbe stato carino farsi trovare nel divano, quando lei pensava che tra noi ci fosse un rapporto di sana fratellanza.

Entro in camera mia e trovo Taehyung già lì, seduto sul letto aggiuntivo che abbiamo sistemato accanto al mio. Ha l'espressione indifferente, ma posso vedere un lampo di fastidio nei suoi occhi.

«Spero tu non russi» dico, cercando di rompere la tensione tra noi

«Non lo saprai mai, sarai troppo impegnato a russare tu» risponde senza nemmeno guardarmi, mentre si sistema il cuscino.

Mi infilo nel mio letto, cercando di non pensarci troppo, ma è impossibile ignorare la presenza di Taehyung a pochi passi da me. La stanza sembra improvvisamente troppo piccola, come se l'aria fosse densa di qualcosa di non detto.

«Comunque, se questa è una tortura, non è colpa mia» dico, tentando di scherzare per sdrammatizzare.

Taehyung finalmente alza lo sguardo, mi fissa per un istante e poi sbuffa. «Non sono qui per farti sentire a disagio, Jungkook. È solo una situazione temporanea, lo sai.»

«Lo so» rispondo, ma il senso di disagio non se ne va. Sembra che ci sia sempre un confine sottile tra di noi, una linea che nessuno osa attraversare.

Dopo le mie ultime parole, nella stanza cala il silenzio. Vedo solo buio, con una leggera luce della luna che filtra debolmente attraverso le tende. L'unico suono è quello dei nostri respiri, e io non riesco a prendere sonno per via della situazione. Non so se Taehyung stia dormendo o meno, così provo a parlare.

«Taehyung» sussurro, quasi per testare la sua presenza.

«Che c'è?» risponde subito dopo, sorprendentemente vigile.
Non mi aspettavo davvero che rispondesse. Resto in silenzio per un momento, cercando di calmare il cuore e mettere in ordine i miei pensieri. Dopo quello che sembra un'eternità, mi faccio coraggio e dico: «Perché ti comporti così?»

Ma dall'altra parte non arriva nessuna risposta. Forse si è addormentato. Mi giro dall'altra parte, cercando anche io di dormire.

Quando finalmente sto per cedere al sonno, sento la sua voce, così bassa che faccio fatica a capire.
«Perché non ti fai mai gli affari ragazzino?»  rimango sorpreso dalla sua risposta, non so se sia un rimprovero o una semplice osservazione, ma il suo tono è stanco, forse anche un po' esasperato.

«Son sempre stato curioso» dico, guardando la mia
libreria in penombra, esattamente dalla parte opposta di dove è Taehyung. «Fin da piccolo» conclusi dopo un respiro profondo.

La risposta faticó ad arrivare, forse stavo davvero dormendo quando sentì «Sai jungkook mia madre mi diceva sempre che io fossi come un piccolo girasole, sempre in cerca del sole. Ma un giorno il sole non è più sorto» e con quelle parole cosí pesanti per lui, riuscirono a tranquillizzare me, forse perché non colsi subito il significato, ma una sensazione di calore mi riempì il petto, troppo stanco per pensare e anche solo per parlare, decisi di far credere a Taehyung che quelle parole io non le abbia mai sentire e mi addormentai.

*

La luce che illumina la stanza è accecante. Mi siedo sul letto con gli occhi socchiusi, osservando l'ambiente intorno. Taehyung sta ancora dormendo, la faccia completamente coperta dal cuscino, forse per non lasciarsi accecare dal sole.
È girato dalla parte opposta, e tutto ciò che riesco a vedere sono le sue gambe leggermente piegate e la schiena ricurva che traspare da una maglietta bianca.
Guardo l'orario sul telefono: sono solo le 7 del mattino di una domenica soleggiata. Decido di tornare a dormire, ma prima sposto le tende per far entrare meno luce.

Eclipse: Fratelli D'Ombra  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora