11. Aspettando Godot

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Lute scivolò lungo il corridoio della zona notte. Le Sterminatrici si erano allontanate quasi tutte, abbandonando la caserma per dedicarsi a un pomeriggio di shopping sfrenato, a passeggiate lungo le colline del Paradiso in compagnia di un buon gelato, o all'ultimo film appena uscito nelle sale. "Colazione da Massary" prometteva d'essere un capolavoro del cinema romantico: i maggiori esperti lo avevano definito sublime, incalzante e innovativo. Nonostante non fosse un'appassionata del genere, forse gli avrebbe dato una chance. Dopo tutto, le recensioni erano ottime, e in omaggio col biglietto regalavano anche un grazioso porta-popcorn. Magari lo avrebbe proposto ad Adam, al ritorno dalla missione. A conti fatti, nemmeno lui era tipo da film romantici, ma sicuramente avrebbe apprezzato il gadget in omaggio.

Tese l'orecchio, assicurandosi di essere sola: dalle camerate non proveniva alcun rumore, quindi si convinse ad entrare nella prima. Schiuse l'uscio, gettando uno sguardo rapido all'ambiente: sei letti a castello erano disposti lungo le pareti. Una finestra si affacciava sul cortile interno, mentre accanto all'ingresso vi erano una coppia di armadi e le rastrelliere delle armi. Decise di iniziare da queste l'ispezione.

Dunque, in questa stanza dormono: Milkshake, Sugar, Honey, Muffin, Waffle e Pie. Si sussurrò, contando tre lance, due martelli da guerra e una mazza chiodata. Le armi sembravano in ordine: ben affilate, linde e senza danni visibili.

Aprì i guardaroba: a delle grucce in metallo erano appese le divise, stirate e pulite. Tre, sei, nove... ci sono tutte.

Si mosse verso i letti, sollevando le lenzuola e i cuscini; ispezionò i materassi, ma senza trovare nulla di rilevante. Soltanto sul comodino di Honey, incontrò un biglietto che recitava:

"Ci vediamo alle quindici davanti all'erboristeria. Non tardare. – H <3"


Non rilevante, si disse, abbandonando il foglietto.

Scoperchiò i bauli personali, ma anche qui nulla di interessante: oltre agli abiti civili, vi erano libri, trucchi, blocchi per gli appunti, attrezzi ginnici. Sugar nascondeva lingerie piuttosto accattivante. Pie celava la gabbietta di un criceto sotto al letto, e Muffin un vecchio ricettario con alcuni appunti scritti a matita.

Lute sbuffò, scoraggiata: non vi era nulla di realmente compromettente, ma solo oggetti d'uso comune.

Abbandonò la camerata e passò alla successiva.

Qui dormono Crystal, Gold, Diamond, Pearl, Silver e Bronze.

Anche qui, nulla di anomalo: divise e armi erano in ordine e i bauli celavano ancora meno segreti dei precedenti. Scoprì che Crystal era una grande fan dell'Arcangelo Raffaele e aveva persino un poster autografato; Bronze possedeva una scorta infinita di caramelle gommose e Silver amava suonare il flauto dolce.

Niente. Ringhiò, scivolando verso il terzo uscio. Questa è la camera di Underwear, Sock, Bra, Top, Bikini e Pareo. Spero di incappare in qualcosa di interessante...

Rimase delusa: armi e divise, al solito, erano in perfetto stato.

Sock collezionava francobolli, e Top peluche di panda.

Sul comodino di Bra giaceva una papera di gomma, decorata sulla codina con un grazioso fiocchetto.

Bikini nascondeva, sotto al cuscino, un'agenda dalla copertina azzurra.

Lute lo afferrò, sfogliandolo immediatamente:


Caro Diario,

L'Ambasciatore CelesteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora