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Capitolo con sesso e violenza, avviso per non urtare!
Spero vi piaccia e come sempre fatemi sapere che ne pensate❤️

Non poteva continuare ad allenarsi in quelle condizioni, avere la mente distratta da altro ed il corpo dolorante non avrebbe fatto altro che aggiungere ulteriore frustrazione.
Lasciò la gravity room con in mente un piano ben preciso per quella serata, aveva bisogno di conforto e lo avrebbe ricercato in metodi non convenzionali per i suoi standard.
I cazzotti si sarebbero trasformati in carezze, parole piene di rancore sarebbero invece dovute mutare in appassionate lodi d'amore.
Il corpo della terrestre sembrava essere perfetto per la materializzazione dei suoi desideri e non si sarebbe fatto scappare un'occasione così per nulla al mondo, tantomeno adesso che quel deficiente era fuori dai giochi.
La fedeltà di Bulma verso quell'uomo era stata contro ogni previsione immotivata e cieca, a tal punto da non rendersi conto dei molteplici tradimenti da parte dello schifoso.
Ma proprio questa era stata una delle prime cose che le aveva fatto guadagnare il suo rispetto.
Trovare una donna così era raro, peccato che Yamcha fosse così tanto idiota da non averla mai apprezzata.

Bulma era innegabilmente bella ma quando la osservava non rivedeva mai quell'innocenza, anche un po' banale, che invece gli faceva sempre storcere la bocca con la moglie di Kakarot.
Bulma era la personificazione della passione.
Bastava uno sguardo da quella maledetta incantatrice e magicamente potevi ritrovarti nudo.
Era lì, appoggiata sul terrazzo ad osservare le stelle con solo una vestaglia da camera a coprirla.
Peccato, sarebbe stato più divertente spogliarla lentamente e sentire le sue proteste al riguardo.
Si avvicinò a poco a poco, avendo cura di non fare il minimo rumore.
Fece aderire il suo corpo contro quello della donna e la bloccò ponendo le mani sulla ringhiera di ferro.
Lo stava aspettando, l'aveva capito dal modo in cui quella disgraziata sorrise.

- Ultima opportunità per tirarti indietro  -

Ma la voce roca dell'uomo piuttosto che farla scappare l'aveva ancora una volta attirata in quella trappola.
Non era single da nemmeno un giorno eppure già aveva trovato conforto tra le braccia di un altro.
Era sbagliato forse?
Ma non le fregava nulla, non avrebbe avuto rispetto per un uomo che in dodici anni non gliene aveva portato nemmeno mezza volta.
Girò il volto di poco, quanto bastava per sentire le labbra dell'uomo sfiorarle la pelle.
Kami quanto cazzo di tempo era passato dall'ultima volta che un uomo le aveva fatto quell'effetto?
Era mai successo?

- Chi dice che io voglia farlo? -

Vegeta sorrise, la terrestre aveva voglia di giocare? E lui di certo non si sarebbe negato.
Le accarezzò un fianco con l'indice giusto per testare l'eventuale reazione, e bastò un niente per scatenare nuovamente quella pioggia di ormoni che come un cane aveva annusato prima.
L'odore del sesso era di nuovo lì.

- Dovrebbe suggerirlo il tuo istinto di autoconservazione che tu non hai visto che gira e rigira finisci sempre tra le mie braccia -

La rigirò velocemente e le rivolse uno dei suoi sorrisetti bastardi.
Le alzò il mento con le dita e lasciò che fosse lei stavolta a stringersi a lui.
Quelle manine delicate stringevano con tutta la forza di cui erano capaci i suoi polsi eppure lui non sentiva che un leggero fastidio.
Fu allora che Bulma capì di dover giocare sporco altrimenti sarebbe stata lei quella in pericolo pure we in quel preciso momento, non aveva alcun desiderio di concludere quel tira e molla tra di loro.
Lasciò giocare le mani con il nodo della vestaglia sotto lo sguardo incuriosito e bramoso dell'uomo.
Allentò il nodo cosicché il guerriero potesse capire con cosa stava avendo a ché fare e lasciò che lui vagasse con lo sguardo sul suo corpo.
Kami che voglia maledetta di averla lì ed ora!

- Ma tu mi accogli sempre però -

Bulma era sempre stata una donna conscia della propria bellezza ed il fatto di sapere come sfruttarla la rendeva ancora più pericolosa di quanto non lo fosse già.
Nella notte del ventinove maggio stava davvero lasciando che un altro uomo oltre Yamcha la guardasse per quello che era veramente.
Ancor più strano era il suo sentirsi completamente sicura al riguardo.

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