Da quell'ultima fastidiosissima conversazione con la terrestre non aveva avuto poi più alcun contatto.
Quanto tempo era passato, tre mesi? Forse addirittura quattro.
L'ampliamento della gravity room era stato completato eppure continuava a non soddisfarlo ma ormai non possedeva più quella confidenza che gli permetteva di chiedere qualunque cosa alla terrestre.
Parlando del diavolo: lui non l'aveva cercata e lei, dal suo canto, aveva fatto finto che non esistesse.
Sapevano bene i reciproci orari ed evitavano accuratamente di invadere gli spazi altrui.
Mezza volta aveva avuto il piacere di rivederla ed era stato un colossale disastro.Every breath you take
Erano le tre e mezza del mattino ed era ritornata a casa ubriaca per colpa di quelle cretine delle sue amiche.
Maledì la sua schifosa capacità di percezione ed il suo udito sopraffino.
Maledì soprattutto il suo cervello e quel dannato cuore che si era già precipitato verso la direzione della donna.Every move you make
Uscì dalla doccia e si asciugò malamente, la curiosità di vedere con chi cazzo stesse parlando così ardentemente prese il sopravvento.
Due secondi dopo era lì di fronte a lei.
L'aveva fissata in silenzio totalmente incapace di muoversi.
Nessuno dei due aveva detto nulla, si erano semplicemente guardati per quella che pareva un'eternità.
Se non ci fosse stato l'orgoglio di mezzo le cose di certo sarebbero andate diversamente.
Bulma era in chiamata con chissà chi e la sua ingiustificata gelosia aveva avuto ancora una volta il sopravvento sulla sua razionalità.- Vattene devo cambiarmi -
Every bond you break
Le intimò di starsi zitta e richiuse velocemente quella porta.
Due secondi dopo Bulma si era fiondata nella sua di stanza a buttargli così tanta merda addosso che neppure credeva di averle fatte determinate cose.
Era stato chiamato cinico bastardo, ipocrita... chi più ne ha più ne metta!
Era patetica la sua soddisfazione nel vedere nuovamente le attenzioni della donna su di lui e non su chissà chi dall'altro lato del cellulare? Probabilmente sì.
Era ubriaca marcia e solamente per questo si stava concedendo la libertà di parlargli in quel modo altrimenti, considerando l'aria che tirava da un po' di tempo a questa parte, non lo avrebbe neppure degnato di uno sguardo.
Barcollava e la testa le faceva sicuramente male visto il modo in cui socchiudeva gli occhi.
Gli aveva appena vomitato sul pavimento e lui stava perdendo tempo dietro di lei piuttosto che andarsene a dormire.- Ti odio con ogni singola fibra del mio essere -
L'aveva detto tra una vomitata e l'altra mentre era in ginocchio sul pavimento del bagno.
- Sapessi io quanto ti odio stupida terrestre -
Ma i confini tra odio ed amore si sa, sono così sottili che in certi casi risultano impercettibili.
La odiava così tanto che le teneva quegli stupidi capelli celesti.
Il disdegno verso quella donna era talmente tanto che aveva pulito il suo vomito ed era corso a cercare qualcosa che la facesse stare meglio pur non capendo un cazzo di quei rimedi terrestri.
La detestava al punto che era rimasto pure mentre la donna faceva una doccia;
lei l'aveva mandato via in malo modo ma lui era rimasto.- Altrimenti muori qua sotto e tutti verranno a rompere i coglioni a me -
Poi l'aveva aiutata ad asciugarsi e vestirsi.
La disprezzava così tanto che non era neppure riuscito a dirle di no quando lei l'aveva trascinato dall'altro capo del letto.- Solo per questa notte, tanto sono ubriaca e non ricorderò nulla e tu andrai via prima che io mi svegli. Fai finta di volermi bene per questa notte -
Every step you take
I'll be watching youSi stese accanto a lei e stese il braccio per permetterle di accomodarsi.
Tremava dal freddo pur avendo fatto una doccia rovente.
La strinse a sé e sperò che il calore del suo corpo fosse abbastanza per poterla riscaldare.
La cosa peggiore?
Lui non aveva fatto finta e lei ricordava tutto e gli aveva fatto credere il contrario.
Vegeta aveva passato la notte insonne e Bulma aveva tenuto gli occhi chiusi solo per non farlo andare via.
Chissà come non aveva pianto.
Ma il Sayan non era un idiota, aveva passato intere notti accanto alla donna e sapeva benissimo quando quel sonno era reale o meno.
Nonostante questo non disse nulla.
Doveva volerle bene uhm?
Con la punta delle dita di tanto in tanto le tracciava il profilo del volto e gira e rigira si trovava sempre ad accarezzare quello stupido e gelido naso all'insù.
Il perché poi quella donna avesse deciso di fare i capelli in quel modo così voluminoso proprio non se lo spiegava, glielo aveva detto centinaia di volte che quando il collo sbucava da quell'ammasso di capelli era più bella.
Di tanto in tanto li accarezzava.
Avrebbe avuto voglia di baciarla ma non si spinse oltre perché temeva di valicare confini proibiti.
Erano le nove e lui non era riuscito ancora ad alzarsi da quel letto.
Maledetta stronza manipolatrice.
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Crystal Silence
Fanfiction"Ecco giunge, avvolta in una tunica velata [...] Le strappai la tunica; trasparente non era di grande impaccio, ella tuttavia lottava per restarne coperta; ma poichè lottava come una che non vuole vincere, rimase vinta facilmente con la sua stessa c...