6. Ocean Blue Eyes,Lookin' In Mine

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Milano, 16 marzo
Non ho chiuso occhio, nel vero senso della parola. Ma che diavolo mi ha fatto quel ragazzo? Non lo conosco neanche, eppure c'è qualcosa che mi attira così tanto in lui... oppure è solo perché è più grande di me? Ad occhio e croce, avrà almeno 22 anni.

Purtroppo, in passato ho sempre frequentato ragazzi più grandi. Solo una volta sono uscita con qualcuno della mia età, ma è finita presto... non mi piaceva neanche e non so perché ci uscivo. Era un idiota totale. Quelli della mia età non mi interessano per niente, sono superficiali. Forse nessuno si salva.

Ma il punto non è neanche questo. La vera questione è: gli dico o no la mia età? A breve faccio 18 anni, ma come gli spiego che ora ne ho solo 17? E se mi bloccasse?

Faccio un respiro profondo. Decido che questi pensieri possono aspettare. La mia unica priorità, ora, è mandargli il buongiorno.

Chat Instagram
Ore 10:05
Francesca: Buongiorno! Come stai?❣️

Napoli, ore 12:30
Mi sveglio di soprassalto, dopo aver fatto un sogno strano e assurdo. Guardo il telefono: è tardissimo, tra poche ore devo andare a lavoro. Che qualcuno mi salvi, seriamente.

Tra le varie notifiche, noto il messaggio di Francesca. Mi spunta un sorriso, quasi senza volerlo, e decido di risponderle subito.

Chat Instagram
Ore 12:33
Alessandro: Buongiorno, un po' stanco. E tu?❣️

Questa cosa che mi chiede sempre come sto... per me ha un grande significato. È probabilmente l'unica, insieme ad Alessia, che si preoccupa di come sto veramente. Non posso che esserne contento.

Flashback
"Non mi chiedi più come sto... ma vuoi sapere cosa mi passa per la testa? Sembriamo estranei," le dissi, fissandola negli occhi.
"Scusa, sono stanca. Voglio solo tornare a casa," mi rispose Ludovica, quasi seccata.
"No, dobbiamo parlare. Perché ti comporti così? Cosa ti ho fatto?" le risposi, prendendola per il braccio, forse con troppa forza.
"Lasciami in pace, Alessandro. Basta. Te l'ho già detto: non voglio parlare." Il suo sguardo era duro, arrabbiato. Mi lasciò lì, da solo, come un idiota...

Scaccio quel ricordo e torno alla realtà.

Wow, addirittura il buongiorno. Non me l'aspettavo, ma mi fa piacere.

Ore 12:36
Francesca: Ben svegliato, eh? Ahaha. Tutto bene. Lavori anche oggi?

Ore 12:37
Alessandro: Purtroppo sì, ahaha. Sempre.

Ore 12:40
Francesca: Che palle, ma come fai? Ahaha.

Ora devo mettere giù il telefono, alzarmi e farmi una doccia. Tutti questi pensieri forse mi aiuteranno a schiarirmi le idee su questa conversazione assurda con una totale sconosciuta, dall'altra parte dell'Italia. Ma devo assolutamente chiederle spiegazioni. Fa un po' troppo la vaga e questo non mi piace.

Milano
Cavolo, questo lavora sempre? Ma non ha mai un giorno libero?.Mi dispiace quasi disturbarlo. E io, nel frattempo, devo chiamare mio nonno Salvatore.

Lui vive a Bari, quindi non lo vedo spesso, ma ogni tanto io e la mia famiglia lo andiamo a trovare. Oggi è il suo compleanno, e ancora non gli ho fatto gli auguri.

"Nonno, tanti auguriiii! Come stai?"
"Tesoro mio, grazie! Tutto bene, e tu?"
"Benissimo! Festeggi anche con Luana?"

Luana è la sua compagna, o qualcosa del genere. La nonna è morta anni fa a causa di una malattia grave, e per molto tempo mio nonno è stato solo. Ma l'anno scorso ha conosciuto questa donna, e da allora è tornato a sorridere. Siamo tutti felici per lui.

"Si, usciamo con la sua famiglia stasera. Dice che è una sorpresa, ma non mi vuole dire nulla. Sai com'è, è un'eterna adolescente, proprio come me," ridacchiò.
"Lo so, nonno, sei un eterno Peter Pan!" risi anch'io.
"E tu? Qualche novità con i ragazzi?"
"Ehm... no, niente di che."

Ecco che arriva il momento in cui temo di dovergli dire la verità. Il nonno ha un pregiudizio fortissimo sui napoletani.

"Mi sto scrivendo con un ragazzo, ma non è niente di serio... è sempre impegnato."
"Forse non è interessato a te abbastanza," disse subito.
"No, lavora."
"E quanti anni ha?"
"19."
"E non ha tempo per te?"
"Non è di qui... è del Sud."
"Quanto a Sud?"
"Di Napoli," risposi, sapendo già quale sarebbe stata la sua reazione.
"Oh mio Dio, Francesca! Lo sai cosa penso dei napoletani..."
"Nonno, basta con questa storia!" lo interruppi. "Ci stiamo solo conoscendo. Non è niente di definitivo."
"Va bene, va bene... ma stai attenta, per favore."

Tornata alla realtà, mi rendo conto che Alessandro non mi ha risposto da mezz'ora. Forse non gli interesso? Sta cominciando ad annoiarsi? O forse... si è reso conto che sono troppo piccola per lui?

Poi, proprio mentre pensavo a tutto questo, arriva una sua notifica. Ed eccolo lì, il momento che tanto temevo.

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Ore 13:01
Alessandro: Ormai sono abituato ahaha. Senti, posso farti una domanda?

Ore 13:02
Francesca: Dimmi.

Ore 13:02
Alessandro: Di dove sei? Sei parecchio misteriosa, eh? Ahaha.

Ore 13:02
Francesca: Sesto San Giovanni, vicino Milano.

Ore 13:03
Alessandro: Dietro l'angolo, eh? Ahaha.

Del nord? Ma come è possibile? E perché proprio lei?

Ore 13:03
Francesca: Sì, vero ahaha. Tu di Napoli, ho visto. Sei proprio di Napoli o di un paese vicino?

Ore 13:03
Alessandro: Sono di Napoli.

Ore 13:04
Francesca: Mai stata a Napoli, sai?

Ore 13:04
Alessandro: E forse è l'occasione giusta per venirci, no?

Ah no, aspetta, cancella.,cancella tutto...meglio dire altro.
Alessandro*: E io mai stato a Milano, sai? Ahahaha.

Ore 13:06
Francesca: Beh, non ti perdi niente. Ma a Milano ci sono più cose da fare... Comunque, scappo. Vado a pranzare, ci sentiamo dopo, cicci!

Sorrisi al suo messaggio. Non la conoscevo, ma aveva già un effetto su di me. Pensavo ai suoi occhi azzurri, profondi, e mi trovai a sorridere come un idiota.

Ore 13:08
Alessandro: Allora forse un giorno mi farai da cicerone, sperando di non perderci! A dopo, amo'.

Ma sono proprio idiota? perché l'ho chiamata "amo'"?.
Si,sono idiota,totalmente.

ei raga,fatemi sempre sapere cosa ne pensate e lasciate una stellina se vi va!
a presto!

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