10. Are You Ready For it?

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2 aprile
Napoli - 08:00 di mattina

Domani è il mio compleanno e compio 25 anni. Sto invecchiando oppure no? Mi sembra di essere già verso i 30, ma per lo meno c'è una cosa di cui non posso lamentarmi: ho ancora i capelli!
Ma domani non è solo il mio compleanno. Domani vedrò lei, e stanotte prenderò il treno che mi porterà a Milano per poi andare a Sesto San Giovanni. Lei ha insistito più volte di vederci a Milano, ma io le ho detto che non mi sarebbe pesato venire proprio da lei.

Sto per farlo, sto per mettermi in gioco, di nuovo.
Sono davvero pronto oppure sto affrettando i tempi? E se non andasse bene? E se non fossi ancora pronto e lei si sentisse illusa?
Ma basta, devo pensare positivo. Del resto, era contentissima in chiamata quando gliel'ho detto, quindi di cosa dovrei preoccuparmi? Di nulla, ovviamente. O almeno spero!

Il problema è che mia madre non sa nulla di tutto questo. Ora il punto sta nel dirglielo, e la sua reazione posso già immaginarla.
Ma sai che c'è? Chissene frega. È la mia vita e faccio quello che mi pare, anche se a volte sembra che mia madre non faccia altro che intromettersi e controllarmi. Questa cosa mi fa sentire molto frustrato.
Basta, devo alzarmi dal letto. Meglio che faccia colazione, ho un sacco di cose da fare stamattina.

Mentre mi dirigo verso la cucina, trovo mio fratello Roberto.

"Come mai in piedi così presto?" mi guarda con la coda dell'occhio senza distogliere lo sguardo dal telegiornale in TV.

Ma come fa a guardare ste cose di mattina presto?

"Ho da fare stamattina" gli dico mentre scaldo il latte.

"Ah, quindi hai una vita al di fuori del lavoro? Incredibile. In questi giorni di ferie non hai fatto altro che startene sul letto e..."

"...Veramente in queste sere sono uscito. Certo che ho una vita." rispondo, seccato.

"E chi sarebbe? Quella gattamorta della tua amica? Aspetta, come si chiamava?"

"Ma perché devi fare sempre il cazzone della situazione?" sbotto.

"Quando ti darai una svegliata e deciderai cosa fare della tua vita? Invece di andare dietro alle storielle di quelle quattro puttanelle che ti scopi?" mi sfida.

"Ma che stra..."

Proprio in quel momento interviene mia madre:

"Eh basta, voi due! Smettetela!" urla.

"Cosa avete in testa a prima mattina?"

"Ha cominciato lui!" dico io.

"Lui è solo immaturo, mamma. Stavo cercando di spiegargli di realizzarsi nella vita invece di andare dietro alle ragazzine" dice lui, con una tranquillità che mi fa impazzire.

"Innanzitutto, calmatevi. E seconda cosa, Alessandro è abbastanza maturo da capire cosa lo faccia stare bene o meno, e cosa vuole fare, vero?" mi guarda dolcemente mia madre.

In realtà, non lo so affatto cosa voglio fare. Non so quale lavoro scegliere, dato che il contratto mi scade a giugno del 2025. Avrei dovuto iniziare a pensarci, ma forse ho paura di buttarmi su qualcosa di nuovo.

"Beh, sì, certo... E comunque stasera parto" esordisco, senza nemmeno rendermene conto.

Entrambi mi guardano confusi.

"Scusa, dove credi di andare?" mi dice mia madre, nervosa.

"Devo andare a Milano, devo vedermi con una ragazza..."

Mi sento gli occhi addosso, anche se guardo la TV.

"Stai scherzando, spero" dice mia madre, per poi aggiungere: "Chi sarebbe?"

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