8.Call It What You Want

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Napoli, 29 marzo

I giorni passavano e finalmente posso dire di cominciare a stare bene. Mi sveglio dopo tanto tempo con il sorriso; sono sereno. Non lo so, so solo che, anche se conosco Francesca da poco, mi sembra di vivere in una realtà parallela, dove ansie e preoccupazioni scompaiono all'improvviso, anzi, non esistono. Sparisce ogni cosa, ogni tipo di problema, eppure quando poi arriva la sera, al buio nella mia camera, tutti i flashback e i sensi di colpa ritornano a tormentarmi.

Forse sto correndo un po' troppo e dovrei tornare un secondo alla realtà e capire meglio il tutto. Da quando quel pomeriggio abbiamo fatto la videochiamata, non facciamo che sentirci quasi ogni giorno, oppure ci sentiamo al telefono; insomma, lei è sempre presente in ogni minuto della giornata.

Non sono un tipo molto sdolcinato o dolce, ma con lei mi viene davvero spontaneo. Ogni singola cosa e il suo sorriso... Dio, quanto mi piace quando ride alle mie battute idiote o quando cerco di imitare qualche cliente bizzarro! Adoro la sua risata e quando succede, i suoi occhi si illuminano.

Però, ultimamente sembra che le cose tra me e lei si siano raffreddate. O meglio, io sto prendendo le distanze perché sono confuso su parecchie cose e ci sono dettagli che non mi tornano, come la questione del suo ex con cui continua a parlare. Ma questi pensieri vengono interrotti da una chiamata improvvisa di Alessia.

"Aleee, ma che fine hai fatto? Ti hanno rapito gli alieni?" attaccò a urlarmi in neanche 0,02 secondi dall'inizio della chiamata. Partiamo benissimo, direi.

"Buongiorno anche a te, principessa," le dissi ridendo.

"Fa' poco 'o scemo, Alessà," mi disse ridendo e aggiunse: "Ma seriamente, che fine hai fatto? E poi, con la tua amica non mi hai fatto sapere nulla! Che cosa hai fatto?"

"Amica?" le dissi perplesso.

"Dai, quella del nord, ma sei scemo!" mi rimproverò.

"Diciamo che ci stiamo conoscendo e le cose sembrano procedere per il meglio, almeno per ora. Ma poi scusa, ma quale amica? Che manco ci siamo visti dal vivo, solo chiamate o videochiamate al massimo," le raccontai mentre ero intento a giocare con il caricatore del telefono.

"COME SCUSA???? VI SIETE GIÀ VIDEOCHIAMATI??? Beh, lei com'è?" mi disse tutta contenta.

"Si, ahahah, beh lei è bellissima, davvero Alessia, ma sai, certe volte..."

"...certe volte?" disse lei.

"Certe volte mi sento in colpa. Mi sembra di star accelerando tutto e anche un po' lei, non so. E poi giorni fa abbiamo avuto anche una mezza discussione, ma non ne abbiamo più parlato."

"E perché? Cosa è successo?"

"Praticamente, quando sono uscito dal lavoro e ho aperto Instagram, ho letto una sua nota dove ha scritto 'mi manca', solo che io non capivo a chi cazzo si riferisse," le dissi.

"Beh, credo tu forse (?) genio," mi rispose con fare ovvio.

"Si, si riferiva a me, ma c'è dell'altro."

"Oddio, non dirmi che in realtà si riferisse ad un'altra persona..."

"No, no, si riferiva a me. Ma la cosa che mi ha lasciato perplesso è che un tipo con cui si sentiva ha risposto alla nota dicendo che le mancava anche lui."

"E lei?" mi disse agitata.

"Lei ha detto che non era riferito a lui e poi mi ha chiesto se io fossi sicuro di lei. Ma scusami, come posso essere sicuro di una persona se non la conosco? Come posso darle conferme su un nostro ipotetico rapporto?" le spiegai il mio punto di vista, ma la risposta di Alessia mi fece emergere ancora più dubbi.

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