༄𝐂𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝐍𝐢𝐧𝐞𝐭𝐞𝐞𝐧

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[༆]: 𝐓𝐡𝐢𝐫𝐝 𝐏𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧 𝐏𝐨𝐯'𝐬 :[༆]
Dopo qualche giorno Jeongin cominciò a sentirsi meglio. Certo non era un Alpha, non poteva guarire con uno schiocco di dita e per colpa delle sue condizioni fisiche ci mise molto di più anche solo per compiere un piccolo movimento.

L'unica parte del corpo che non gli faceva così tanto male erano i piedi; quando, qualche giorno prima, Hajun lo aveva costretto a fare tutti quei kilometri a piedi si era dovuto togliere i tacchi alti e aveva camminato senza scarpe. Durante il percorso inciampò in una bottiglia rotta e alcuni frammenti di vetro finirono sulle sue dita però, fortunatamente erano guarite presto.

Chan, per tutti quel lasso di tempo, non aveva mai lasciato il suo fianco e non solo quello. Aveva chiesto agli altri di raggiungerlo in ospedale per cercare di tirare su' il morale a Jeongin, gli aveva fatto portare il suo pigiama e i suoi effetti personali per metterlo più a suo agio.

Erano tutti lì, in quella stanza. Persino Felix era riuscito ad esserci, con quel pancione ormai faticava a fare qualsiasi cosa.

Chan si appoggiò allo stipite della porta e guardò Jeongin ridere e scherzare con Jisung e gli altri e sorrise a quella scena.
Minho si avvicinò lentamente a Chan e lo affiancò, poggiandosi anche lui alla porta.

«Sembri felice.» disse guardandolo.

L'altro gli rivolse un veloce sguardo prima di tornare a guardare l'omega.

«Lo sono.» rispose con fermezza Chan.

Rimasero in silenzio per qualche minuto.

«Non ho mai avuto intenzione di fare del male a Jisung. Voglio che tu sappia che mi prenderò cura di lui e del bambino, non dovrai preoccuparti di nulla.»

«Sarà meglio per te, Lee. Se scopro che Jisung è insoddisfatto o che lo tratti male, in qualsiasi modo, ti stacco la testa dal collo.» ringhiò l'Alpha.

«Non provi più nulla per lui, vero?»

«Avendo finalmente ammesso a me stesso che provo qualcosa di forte verso Jeongin, i sentimenti che avevo per Jisung sono spariti completamente. Adesso, vedo solo un amico, un omega del mio branco, un fratello. Jisung così come Felix, Seungmin, Hyunjin e Changbin fanno parte della mia famiglia e li proteggerò a qualunque costo.»

Minho sorrise e i suoi occhi si poggiarono subito sul suo compagno.
Rimasero ancora una volta in silenzio.

«Ho bisogno che qualcuno stia con Jeongin, stasera.» parlò Chan.

«Posso mettere dei miei uomini qua davanti come guardie del corpo se questo può farti stare più tranquillo. Hai paura che il tizio che l'ha mandato in ospedale possa venire a cercarlo?» chiese Minho.

«No. So che non gli succederà nulla adesso. Voglio andare a prendere quel figlio di puttana e sbatterlo in cella ma prima voglio dargli una lezione.»

«Non hai intenzione di ucciderlo, vero?»

«Lo farei, ma non voglio finire in galera per colpa di un coglione.»

«Vengo con te.» disse fermamente Minho.

«Non se ne parla.»

«Non te lo stavo chiedendo, Bang.»

«No che non vieni con me. È fuori discussione!»

«Senti. Non sto dicendo che mi vai a genio ma voglio aiutarti, okay? E poi penso che a Jisung faccia piacere vederci passare del tempo insieme.»

«Oh quindi lo fai per Jisung? Peccato, speravo di poter entrare nelle tue grazie, Lee Minho.»

«Sei proprio sicuro che riuscirai a contenerti? Mh? Vedere l'uomo che ha ridotto quasi in polvere il tuo omega, lì davanti a te? Il tuo istinto prenderà il sopravvento, il tuo lupo vorrà vedere uscire quanto più sangue possibile da quell'uomo ed io voglio essere lì a fermarti. Come hai detto tu, non finirai in galera per colpa sua.»

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⏰ Ultimo aggiornamento: 2 hours ago ⏰

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𝐂𝐫𝐚𝐳𝐲 𝐢𝐧 𝐥𝐨𝐯𝐞 ~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora