Capitolo 5

15 7 21
                                    

Nome canzone= Una tipa come me di Anna

Giselle ( il primo giorno)
Siamo in un'altra scuola ovviamente.

<< Scusa, hai sbagliato classe per caso?>> mi chiede una ragazza alta e magra, vedendomi entrare

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


<< Scusa, hai sbagliato classe per caso?>> mi chiede una ragazza alta e magra, vedendomi entrare.
<< Sono Giselle, no questa non è la A ?>>
<< A perché  hai 15 anni, no è perché sembra che ne hai 12 hahahah>> mi fa notare in tono sarcastico.
Lei continua a ridere, ma io non sto ridendo.
Educatamente gli rispondo dicendo:
<< No è perché soffro di una malattia cronica per la statura.
Tu come ti chiami invece ?>> gli domando cercando di essere socievole.
<<Non ti interessa perché non saremmo mai amiche,non vorrei che mi contagi o cose del genere.>>
<< No, non è una malattia contagiosa è una sindrome tranquilla>> la rassicuro.
<< Non mi interessa, non voglio rischiare, puoi sedersi là in ultima fila da sola>>
<< Prego?>> chiedo infastidita.
<< Oltre che malata sei sorda e acustica, devo alzare la voce per caso ?
Nessuno qui vuole che tu ti sieda con noi.
Se vuoi stare in questa classe, devi stare da sola nell'ultima fila in fondo, proprio la.>>
Mi indica con un cenno.
Poi entra in classe il professore e dice:
<< Scarlett, chiedi subito scusa alla tua compagna ,immediatamente>>
<< Altrimenti?>>
<< Ti faccio sospendere, così ti passa la voglia di essere così sarcastica>>
<< Scusa>>
<< Non ha me, alla tua compagna>>
<< Lo so, infatti lo detto a lei non a te>> dice Scarlett all professore.
<< Non mi devi dare del tu Scarlett >>
<< Lei, è contento adesso?>>
Il professore scuote il capo come per dire che la sua pazienza è all'limite.
Alzo la mano, e i suoi occhi nocciola si scontrano con i miei azzurri.
Sento che il cuore mi batte all'impazzata senza controllo.
Mi do un pizzicotto, perché lui fa segno di parlare.
Ma io le parole le perdo, divento un peperone vivente.
E lui dice:
<< Come ti chiami?>> mi chiede con voi galante e dolce.
Mi mordo il labbro, e sospiro dicendo con voce minuta.
<< Giselle>>
Mi sta fissando le labbra, e si sta sistemando i capelli.
<< Il professore fa questo effetto>> mi dice una voce dietro di me all'orecchio.
<< No, mi piace osservare>> mento.
<< Davvero? Comunque sono Jam,
mi dispiace per quello che ti ha detto Scarlett e fatta così >>
<< E tu invece come sei fatta?>>
<< Sono il contrario>>
<< Shhh>> dice il professore squadrandomi da capo a piedi.
Jam alza le mani in segno di scuse, ma il professore sta guardando me.
<< Bene, oggi spiegherò la struttura atomica Annabele vieni a correggere l'esercizio che ho dato per caso>>
Dice fingendo di non guardarmi con la coda dell'occhio.
Trattengo un sorriso, e cercando di stare attenta alla lezione togliendomi ogni fantasia dalla testa.

Suona la campanella, il professore ci ha spiegato 1 ora di chimica.

Abbiamo un ora di pausa.
Io, Scarlett e Jam andiamo nella mensa e altre due ragazze in bagno.
Mi siedo vicino a Jam, e una ragazza che dice di chiamarsi Joy.
Ricorda quello che ti ha detto tuo padre Giselle non rivelare la verità ha nessuno.
Non farlo.
Mi ripeto ossessivamente nella mente, con gli occhi lucidi.
<< Tutto bene ?>> mi chiede Joy in tono preoccupato.
<< Si, cosa possiamo fare in quest'ora di pausa ?>>
Chiedo come se me ne fregasse qualcosa, ma solo per cambiare discorso.
<< Tutto>> dice come se fosse la cosa più scontata dell'universo.
E lo è, penso tra me e me.
<< Vado un attimo nei corridoi>> l'avviso.
<< Non hai toccato cibo Giselle, sei sicura di stare bene?>>
<< Si, voglio solo prendere un po' d'aria>> rispondo sicura di me.

The secret Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora