Capitolo 67

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Nome canzone= Tu no di Irama

Damon
Torno a casa che è sera, e noto che mio padre è lì nella porta ad aspettarmi.
<< Mi hai spaventato>> affermo.
<< Tu dici?>>
<< Cos'hai?>> chiedo sarcastico.
<< Cos'ho?
Hai anche il coraggio di guardarmi nei occhi e mentire non hai un po' di vergogna?>>

<< Lo hai scoperto?>>
<< Cosa che tu e quella puttana scopate?>>
<< Non osare chiamarla così.
E poi non abbiamo mai fatto nulla>>
<< Per adesso>> risponde lui a sua volta.

<< Padre>>

<< Non ti avvicinare mi fai schifo.
Sei peggio di tua madre, quella drogata.
Damon ti avevo ordinato di ucciderla e tu cosa hai fatto?
Te la sei quasi scopata>>

Sicuramente mio padre vedendomi assente, avrà ordinato a uno dei nostri bodyguard di seguirmi.
E ha scoperto che io e Chyler ci frequentiamo.

Mia madre è morta a causa della troppa quantità presa di overdose.

<< Padre>> ripeto.

<< Sei una nullità per me, non sei un uomo.
Non meriti di chiamarmi padre.>>

<< Io ho cercato di starle lontano ma non ci riesco>>
<< Ti sei innamorato.>>
<< No solo si cioè non lo so>> blatero senza senso.
<< Tranquillo, se vuoi di nuovo la mia fiducia devi smettere di stare con lei>>
<< Non puoi farmi questo>>
<< Certo che posso, sono tuo padre>>

Le lacrime mi escono dagli occhi, cerco il più possibile di trattenerle ma senza successo.

<< Se non smetti questa frequentazione immediatamente, ti ucciderò con le mie stesse mani.
E sta volta non scherzo>>

<< Suo padre è morto anche sua madre, cosa altro vuoi?>>

<< Non me ne frega un cazzo di sua madre io voglio che lei muoia
Voglio vedere il suo sangue a terra>>

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