Capitolo 11:"Risveglio in ospedale."

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Augustine pov:

Sembro uno sciocco. Sono seduto in ginocchio alla stazione ferroviaria...

Devo ancora realizzare il fatto che, Winnie mi ha lasciato per sempre...

Non avrò più... Quella mano gentile che mi aiutava a camminare... Non avrò più quel sorriso innocente che mi rivolgeva ogni volta che incrociavamo i nostri sguardi...

Non avrò più...

Winnie... Nella mia vita...





Improvvisamente vedo tutto sfocato... COSA STA SUCCEDENDO?!

Sento come se... Molte persone in questo momento, si trovano attorno a me.

Non vedo più nulla.

Non capisco più nulla.

Mi risveglio nel lettino dell'ospedale, accanto a me sembrava vedere qualcuno...

"W-Winnie...?!"

"Il paziente ha ripreso conoscenza."

Una voce diversa da quella di Winnie parla... È un medico...?

"Augustine..."

"M-Mamma...? Sei tu?"

"Sì... Appena ho saputo che sei svenuto, sono arrivata di corsa qui in ospedale..."

"Aspetta, in che senso svenuto...?"

"Non ricordi nulla?"

"No... Come ci sono finito qui?"

Un altro medico entra nella stanza in cui stavo riposando. Sembra un ragazzo della mia stessa età, giovane per essere un medico in ospedale...

"Posso spiegartelo io."

Lascio la parola al medico. Aveva in mano una cartellina, la guarda, poi posa lo sguardo nuovamente su di me.

"Quindi... Augustine Orlov, è corretto?"

"Sì dottore..."

"Eri già stato qui per un precedente incidente, che ha portato alla frattura della tua gamba sinistra."

"Sì dottore."

"A causa di questo, quando eri in quella stazione, hai cominciato a camminare molto velocemente verso il treno, lasciando andare addirittura le stampelle. Solo allora, un signore ha chiamato l'ambulanza e ti abbiamo portato qui. Sai di essere svenuto? Sei ancora troppo debole. Hai fatto oltre ad aver corso?"

"Ehm, ecco io... Ho guidato la macchina..."

"Capisco..."

Il dottore scrive qualcosa su quella cartellina che portava in mano. Dopodiché strappa il foglio e me lo dà.

"Che cos'è?"

"Ti ho prescritto delle medicine simili a pillole, contenenti vitamine che rinforzeranno le tue ossa. Sei ancora un po' debole."

"Va bene, grazie dottore."

Il medico lascia la stanza, lasciandomi con mia mamma.

"Augustine... Non fare più un gesto così estremo, ti prego..."

"Va bene... Scusa mamma."

"Signora Orlov."

"Sì."

Mia mamma esce dalla stanza, il medico l'aveva chiamata.

Rimango da solo in questa stanza... Che ricordi... È la stessa in cui... Winnie ed io fummo ricoverati dopo l'incidente...













ᴄᴏʟᴅ ꜰʀᴏɴᴛ: "𝓤𝓷 𝓹𝓪𝓼𝓼𝓸 𝓸𝓵𝓽𝓻𝓮 𝓵'𝓪𝓶𝓲𝓬𝓲𝔃𝓲𝓪"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora