Capitolo 13:"L'Università."

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Narratore:

Winnie arrivò a destinazione. Scese dal treno, il suo cuore era colmo di emozioni contrastanti. La nuova città si presentava davanti a lui, piena di luce e suoni nuovi, ma la mancanza di Augustine pesava come un macigno. Appena sarebbe arrivato nella sua nuova casa, avrebbe scritto una lettera indirizzata ad Augustine, un gesto che all'inizio ha sorpreso perfino Winnie stesso, ma sentiva che era la cosa giusta.









Winnie pov:

Mi sono portato uno zaino molto pesante durante il tragitto per venire qui. La stazione è affollata di persone che si muovono ovunque, in tutte le direzioni. La luce dell'alba brilla sopra di me, mentre il profumo di caffè e panini viene trasportato dall'aria.

In questo momento, non riesco a togliermi dalla testa Augustine... So che lui sarebbe dovuto essere qui con me, ma non ha potuto...

Mentre attraverso la stazione, la mia mente è un misto di eccitazione e ansia. Tutte le nuove esperienze che mi attendono, gli amici che farò, le lezioni che frequenterò! Ma allo stesso tempo, il fatto di non avere Augustine vicino mi fa sentire come se una parte di me fosse rimasta indietro.

Non devo farmi sopraffare dalla nostalgia! Ormai, questa è la mia nuova vita! Devo sapermi adattare.

Prima di tutto, devo memorizzare il percorso per il campus.

Ho sentito che ci saranno un sacco di ragazzi! Saranno sicuri, pronti ad affrontare la giornata con spirito d'iniziativa! Ma io? Ho un'enorme voglia di girarmi e tornare indietro, da Augustine, di dirgli quanto mi manca e quanto vorrei che fosse qui con me...

Con un sospiro profondo, mi fermo un attimo all'uscita della stazione. A pochi metri da me, c'è un chiosco che vende mappe e guide turistiche. È perfetto!

"Guarda mamma! Lì c'è un chiosco! Forse potremmo iniziare ad avventurarci in questa nuova città."

"Winnie, io prendo il treno ogni mattina per venire qui. Conosco la città a memoria."

Improvvisamente mi torna in mente un ricordo che avevo con Augustine. Quel chiosco mi fa pensare a quando da bambini creavamo le nostre bancarelle di limonata...

Vorrei tanto condividere la gioia con lui...

"Winnie, credo che prima di visitare la città e andare a casa, dovremmo andare ad informarci all'Università, non credi? È anche questo il motivo per cui ci siamo trasferiti qui."

"Sì! Hai ragione mamma. Andiamo."

Io e la mamma ci dirigiamo verso la strada che ci avrebbe condotti all'Università. Mentre camminiamo lungo il viale alberato che porta all'ingresso dell'Università, sento il trambusto, sarà il battuto appassionato di nuovi inizi!

Il profumo dell'erba fresca e delle caffetterie vicine mi circonda, ma un pensiero riesce a sopraffarmi di nuovo: Augustine. Non posso fare a meno di rimpiangere di averlo lasciato lì...

Mamma sta parlando del campus, delle opportunità, di come sarò in grado di scoprire chi sono davvero, ma non riesco a concentrarmi.

Ci eravamo promessi di affrontare anche questa avventura insieme...

"Mamma, aspetta un attimo."

Dico improvvisamente, bloccandomi. Lei si gira con un sorriso curioso. Mi sento come se avessi un nodo in gola.

"Tu... Hai il numero della signora Orlov? Della mamma di Augustine?"

La sua espressione cambia, e si addolcisce.

"Certo, Winnie. È importante mantenere i legami. Chiamalo su! So che vuoi farlo."

Prende il suo telefono e me lo porge. Mentre cerco il suo numero nella rubrica, il mio cuore batte forte; spero solo che risponda.

ᴄᴏʟᴅ ꜰʀᴏɴᴛ: "𝓤𝓷 𝓹𝓪𝓼𝓼𝓸 𝓸𝓵𝓽𝓻𝓮 𝓵'𝓪𝓶𝓲𝓬𝓲𝔃𝓲𝓪"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora