Capitolo 12

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Destiny's pov

"Dovresti moderare i termini quando parli di lei o farai la fine di quel bicchiere."

I miei occhi scattano dopo quella frase, proprio verso il ricciolino difronte a me.

Che mi ha difesa.

"M-mattheo..." Sussurra Astoria, impaurita dalla persona alle sue spalle.
"Astoria o forse dovrei chiamarti...Astroia."
Trattengo una risata per questo suo nomignolo.
"Esci immediatamente da questa sala prima che io agisca in modo irresponsabile." Continua freddo.
La mora non se lo fa dire due volte che corre a gambe levate da lui.

Vigliacca.

"Ma che diavolo succede qui?" Improvvisamente interviene la Mcgrannit.
"Droomer e Riddle, cosa avete combinato?" Continua, spostando lo sguardo da me al ricciolino e viceversa.

Siamo fottuti, me lo sento.

"Venti punti in meno per la vostra casa! E filate subito dal preside!" Esclama.

Ecco, lo sapevo.

Senza farcelo ripetere, io e Mattheo ci dirigiamo verso la presidenza, con la Mcgrannit alle nostre spalle.

"È severamente scorretto il comportamento che avete avuto, dunque mi trovo costretto a punirvi." Ci rimprovera, in tono cauto, Silente.
Non so come faccia quest'uomo a rimanere sempre calmo, anche quando vede la propria morta passargli davanti.
"Per dopodomani dovrete portare alla professoressa Mcgrannit cinque pergamene su argomenti a vostra scelta di qualsiasi materia, svolgendole insieme."

Cinque pergamene?
Ho sentito bene?

Mi volto per guardare Mattheo che, a differenza mia, più che preoccupato sembra che se la stia ridendo.

Perché cazzo ride ogni volta?
Per caso ride anche quando va in bagno?

"Bene, ora potete andare." Ci congeda il preside.
Appena arrivati tra i corridoi, perdo di vista Mattheo, che sembra sia scomparso.
Lascio perdere e continuo il mio cammino o almeno finché posso.

Sì perché sento gli occhi di tutti, ma dico tutti, puntati su di me.
Odio stare al centro dell'attenzione ed essere "l'argomento del periodo".
Ad Hogwarts funziona così, le voci girano e per un periodo di tempo rimangono il fulcro dei discorsi di tutti gli studenti, finché poi non se ne dimenticano.
Ora è arrivato il mio turno, nonostante in questi sei anni sono sempre riuscita a star lontana dai passaparola studenteschi.

Ma qualcuno ha intralciato i miei piani!

Astoria voleva proprio questo, farmi trovare sulla bocca di tutti.
Mi conosce bene e sa quanto odio questo tipo di cose.
Ha usato con me un'arma a doppio taglio, perché nonostante tutto ciò che mi ha fatto continua a dispiacermi per questa situazione.
Poteva andare in modo diverso, ma lei ha deciso di pensare solo a se stessa.

Con fatica, riesco ad arrivare in camera mia.
Sono ormai le nove di sera e la stanchezza inizia a farsi sentire, ma un picchiettio alla finestra mi disturba.
Mi avvicino ad essa e trovo Peony appoggiata al davanzale della finestra.
Questa povera civetta ha fatto più viaggi di Caramel.
Noto un biglietto tra il becco e lo afferro, facendo volare via l'animale.
La apro e dalla firma riconosco subito di chi si tratta.


Domani alle 14:30 in biblioteca, non tardare o ti faccio diventare polvere.
Ps: ti avevo detto di restare in camera mia fino al mio ritorno.
M,M,R.

Sempre con i suoi modi fini e pacati.
Poggio il biglietto nel cassetto e mi butto di nuovo sul letto, sperando di prender subito sonno.

Until death do us part // Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora