Buona Cucina

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Lidia non poté far altro che rimanere a guardare la sconsolata Etka mentre veniva scorata via in quella che era stata la Grande Casa, non sapeva dove la stessero portando né cosa sarebbe successo a lei ora che era sola, un legionario le aveva messo un secchio per mano e si era congedato dicendole di muoversi verso il buco più grande, stava immobile, disorientata in mezzo a quel via vai di veneri sudate ricoperte di polvere, detriti e fango, la fissavano avvilite e spaventate mentre a fatica spostavano grossi carichi di pietre verso alti cumuli che si andavano formando sul lato della piazza, procedevano a piccoli passi intranciate dalle catene alle caviglie e ai polsi sotto i pesanti fardelli, una venere le passò vicino mentre trasportava una carriola vuota di nuovo verso il buco
-"Vieni con me..." le disse
-"Ma, ma io non so che fare..." rispose Lidia ancora spaesata
-"Non hai molte alternative... O si riempiono quei secchi o riempiranno te... Ma di frustate... Coraggio mettiti dietro di me e seguimi giù nel pozzo"
-"Ma..."
-"Ci siamo gia fermate a parlare troppo se ci vedono finiamo su una di quelle croci... Muoviti coraggio"
Lidia guardò le croci perdendo l'indecisione avuta fino a quel momento e decise di seguire la schiava
-"Ora scendiamo per la rampa, una volta in fondo ti riempiranno i secchie e risaliremo, stammi vicina e andrà tutto bene"
-"Perché state scavando?" chiese Lidia
-"Questo non lo sappiamo ma non promette nulla di buono... Ci sono svariati buchi nella piazza, alcuni più piccoli sono già stati rivestiti con lastre in acciaio, altri sono stati solo chiusi con una grata, ma sicuramente sono riservati a quelle come noi..."
-"E perché mai dovrebbero infilarci in quei buchi?"
-"Per punirci é ovvio... Il loro sadismo non ha confini, guarda le ragazze sulle croci... Uno sbaglio e sei fritta... Prima una ragazzina ha sputato addosso ad un legionario e ora é in una di quelle buche, puoi immaginare come si stia in una cassa d'acciaio chiusa sotto questo sole... Io personalmente tengo la testa bassa... Non voglio scoprire di cosa sono capaci questi mostri..." spiegò la venere
-"Dobbiamo escogitare qualcosa..."
-"E come? Ci hanno prese alla sprovvista e siamo tutte qui legate chi più e chi meno, ma non c'è via di fuga finché avremo queste cinture addosso possono comandarci con il semplice movimento di un dito"
-"Ci sarà pur qualcuna la fuori..."
-"Ne dubito mia cara... Eravamo tutte qui per la cerimonia... Che sciocche..."
Lidia e la sua nuova compagna di sciagure erano quasi a metà della rampa di terreno che scendeva attaccata alle pareti, facendo una semicurva, la ghiaia iniziava ad essere sostituita da soffice terreno smosso man mano che scendevano, Lidia sentí il fango infilarsi fra le piccole dita e sporcarle i piedi ma era sicuramente meglio dei duri sassi sconnessi affrontati fino a quel momento, la carriola si piantava e faceva faticare non poco la venere davanti a lei
-"Questo fango mi da un minimo di sollievo ai piedi... Ma, mi distrugge le braccia... Qui é tutto cosí... Non avrai più un attimo di relax, mai..." Lidia allora la incalzò
-"È per questo che dobbiamo escogitare qualcosa e fuggire!" la venere davanti a lei si bloccò di colpo e si voltò
-" SSSSSSSSH! Sei pazza? Non dirlo neanche per scherzo! Se ti sentono ci farai finire tutte nei guai!"
-"Ma... Ma... Dobbiamo pur fare qualcosa!" protestò Lidia, la venere si tornò avoltare e riprese la discesa
-"Stiamo scavando... Questo dobbiamo fare ora, zitta e fai il tuo dovere..." Lidia percepí la paura nella voce della ragazza e non protestò oltre, molti occhi le stavano guardando e molte orecchie erano in ascolto, non si poteva parlare liberamente cosí sorvegliate nella piazza
-"Devo aspettare la notte... Forse ci saranno meno guardie e si potrà pensare ad una fuga..." pensò arrivando sul fondo dove molte veneri faticavano a piantare pale e picconi nel terreno, erano le più sporche e provate di tutte, coperte quasi interamente di fango riempivano malamente carriole e secchi, mentre un legionario di guardia le incitava a colpi di frusta
-"Scavate vermi! Svelte! Non sono qui perché facciate finta di lavorare" e fece schioccare la frusta sulla schiena di una ragazza che crollò in ginocchio mollando la pala
-"Aaaaaah aaaaah basta! Basta! Non ne posso più! Non ho più forza... Ti prego lasciami riposare un attimo..."
Il legionario le si avvicinò, la prese per la testa e la sbatté nel fango faccia a terra
-"Non prendermi per il culo..." con il piede iniziò a calciarla facendola rotolare nello spesso strato fangoso, la venere ne era completamente ricoperta e stava rannicchiata e zitta
-"Alzati schifosa!" la ragazza singhiozzava ma rimaneva rannicchiata abbracciata a se stessa
-"Come vuoi pigrona buona a nulla..." premette il lato dell'elmo e iniziò a parlare alla radio
-"Ho una scansafatiche nel buco... Si fate scendere il gancio" datto ciò spense di nuovo la radio e si mise ad armeggiare con le catene della ragazza, la calciò di nuovo per metterla sulla pancia a faccia in giù
-"Troia buona a nulla..." le spostò le catene dietro la schiena incaprettandola mentre dall'alto scendeva un gancio collegato ad un argano, prese la catena e l'attaccò alla venere, diede due strattoni e l'argano prese ad estrarre dal fango la ragazza facendola volare verso l'alto, Lidia aveva osservato la scena rimanendo a faccia in su a guardare quella poveretta coperta di fango volare via in lacrime
-"Che ti guardi biondina? Vuoi salire anche tu?" Lidia si scosse e rispose subito al legionario
-"N-no sognore... Mi dispiace, torno immediatamente al mio lavoro..."
-"Ti conviene... Ma ho come l'impressione che uno stecchino come te non passerà la giornata...Su forza fatti riempire i secchi e fuori dai coglioni!"
-"S-subito s-signore..." una venere alta e riccia che scavava la vide e si affrettò a riempirle i secchi, riempiendoli ognuno poco alla volta per non farla sbilanciare, le mani le facevano male sotto il peso concentrato nel sottile manico mentre il bastone, invece che aiutarla, la strozzava leggermente e le affondava le fascette nelle braccia, stava per imboccare la rampa per risalire quando sentí una frustata sul sedere
-"AAAAHI!" guaí voltandosi rischiando di colpire con un secchio una venere li vicino
-"Muoviti cazzo! Se vuoi arrivare in tempo per la razione biondina!" Lidia non protestò oltre e si limitò ad annuire mentre il legionario ridacchiava, prese la difficile salita in senso contrario e faticava a tenersi in equilibrio, i piccoli piedi le affondavano nella soffice fanghiglia facendola scivolare verso il basso, piantò bene le dita e tenedo il peso avanti si curvò per salire meglio, la situazione non migliorò quando la strada iniziò ad essere nuovamente ghiaiata, le si erano ammorbidite le piante dei piedi in quella melma e ora i sassi sconnessi le procuravano non pochi problemi di quilibrio e qualche dolore, arrivata in cima seguí la fila di schiave fino ad un alto comulo di detriti sorvegliato da un legionario che controllava le operazioni di scarico, quando fu il suo turno si avvicinò ma non riusciva a svuotare i secchi cosí conciata, vide il legionario voltarsi verso di lei e osservarla, per non perdere altro tempo decise di lanciare i secchi per poi recuperarli, i secchi pieni caddero sul cumulo senza che si svuotassero completamente, si inginocchiò sui detriti per recuperarli e svuotarli completamente ma la terra non voleva staccarsi dal fondo, riusciva ad usare solo una mano alla volta e prese a squotere il secchio sempre piú forte, "CIAK!" una potente sferzata la colpí sulla schiena ancora provata
-"AAAAAAAHI!"
-"Cosa stai aspettando schiava! Vuota quei secchi e togliti dal cazzo!" fece schioccare ancora la frusta che la colpí su di un fianco
-"AAAAAHI CI STO PROVANDO SIGNORE!"
-"Provaci di più!" e continuò a colpirla sulla schiena e sulle natiche, Lidia guaiva ad ogni colpo mentre sbatteva frenetica il secchio che finalmente mollò il suo carico
-"Anche l'altro troia! Muoviti!" frenetica raccolse il primo secchio vuoto e prese a scuotere il secondo sotto i colpi lenti e costanti del legionario, sbatté con forza e finalmente anche il secondo era libero
-"AAAAH, ho fatto... Ho finito padrone..." il legionario continuò a frustarla fino a quando a fatica non fu di nuovo in piedi e poté allontanarsi dal raggio della frusta con le altre, dolorante ma alleggerita proseguí seguendo la fila del ritorno, poco più avanti vide che la fila veniva deviata da due legionari verso due lunghe vasche rettangolari di cemento sorvegliate da altrettanti soldati, nella prima vasca stava una sorta di puré, ma questo era grigio come la vasca e non emetteva nessun odore
-"Ora della pappa!" fece il legionario dall'altro lato della vasca, una alla volta le veneri davanti a lei si avvicinavano alla vasca e venivano fatte inginocchiare con le mani dietro la schiena, quando arrivava l'ordine affondavano la faccia nella purea e iniziavano a mangiarla, il legionario contava fino a dieci e al termine cacciava a male parole le ragazze dalla vasca spedendole alla seconda, quando fu il turno di Lidia come le altre venne fatta inginocchiare e le fu intimato di mangiare
-"Dieci secondi e via, branco di troie"
Vide le altre piegarsi nella vasca e iniziare ad inghiottire la strana miscela
-"Hey biondina, giu e mangia svelta!" guardò il legionario che toccava la frusta e sogghignava e decise di piegarsi anche lei, ancora nessun odore, provò a leccarla per raccoglierne quanto bastava per un assaggio, niente, nessun sapore se non uno strano retrogusto polveroso
" Dieci! Fuori dalle palle, bestie!" Lidia non mangiò per nulla ma rimase turbata dal fatto che le altre, invece, avevano preso lunghi sorsi affondando la bocca e a volte anche il naso pur di inghiottirne il più possibile, la risposta non poteva che essere una discreta fame generale, si alzarono e proseguirono verso la seconda dove si ripeté lo stesso rituale, non era sicuramente la prima che beveva da quell'acqua e dato che molte avevano il viso ancora coperto di purea la vasca si era fatta grigia e torbida decisamente poco invitante, ma la sete era difficile da gestire con quel caldo, ignorò l'aspetto dell'acqua e appoggiò le labbra sulla superfice per bere il più possibile come vedeva fare alle altre in quei dieci secondi, furono cacciate di nuovo e ripresero la rampa per scendere nuovamente nel buco
-"Mangerai anche quella merda..." disse sussurrando una voce di donna dietro di lei
-"Come dici?" si limitò a rispondere senza voltarsi
-"Fa schifo... Ma qui non servono altro... E come hai potuto vedere non ci si riempie la pancia... Hai saltato questo pasto ma implorerai per il secondo...Se e quando arriverà"
Lidia continuava a camminare in silenzio, verso il buco passando nuovamente sotto le croci di sant'Andrea dove stava Fioa che ora non urlava neanche più
-"E se non mangi... Puoi perdere le forze... E se perdi le forze... Sei utile solo legata..." accanto a Fioa era apparsa una nuova croce dove completamente coperta di fango secco fin nei capelli, stava la ragazza che aveva smesso di lavorare, ora anche lei urlava e scalciava ad ogni affondo e ad ogni scarica, di sicuro adesso rimpiangeva il suo vecchio lavoro pensò Lidia mentre ripeteva la faticosa routine da capo, si chiedeva quanti sali scendi avrebbe fatto e se fosse stata in grado di resistere fino alla fine del turno
-"Non finirò cosí... Devo resistere ad ogni costo..." .

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