Potere E Vergogna

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Sahafa era in ritardo, avrebbe dovuto incontrare la sua tutrice Hama mezz'ora fa, correva leggiadramente lungo le strette viuzze erbose fra le case che portavano alla piazza, ancora legata al ricordo di Aura, non vedeva l'ora di tornare sulla collina, ma se non fosse arrivata in tempo si sarebbe beccata una bella ramamzina, a lei toccava una lezione di biologia in programma per la festa di benvenuto dove avrebbe spiegato ai visitatori le basi sulla botanica del loro pianeta, era passata da casa a recuperare un bel plico di fogli e appunti scritti da lei e un libro
-"La navetta sta atterrando devo fare in fretta, ma sono ancora in tempo" disse dopo aver guardato lo spigoloso oggetto nero che turbinava nel cielo sopra la sua testa, aveva imboccato l'ultima stradina laterale che portava ad un lato della Grande Casa, passò l'enorme portone intagliato ed entrò nell'ala di biologia, Hama la aspettava impaziente, era vestita di bianco e aveva una larga collana d'oro al collo che copriva la prosperosa scollatura, era bionda allenata e alta almeno uno e ottanta, la sua pelle era abbronzata integralmente dato che amava stendersi nuda sul suo giardino pensile a prendere il sole nelle calde giornate, altrimenti sarebbe stata molto più chiara di carnagione, aveva un aria esperta e sicura mentre con gli occhi azzuri scrutava la sala in cerca delle sue protette Sahafa e Aura, incrociarono gli sguardi e si avvicinarono a vicenda dandosi un piccolo bacino affettuoso sulle labbra -"Dov'eri finita? Immaginavo non venissi più, e dov'è Aura? Pensavo fossi andata da lei a chiamarla" Sahafa scacciò velocemente il pensiero di Aura legata in quel bosco, e proseguí con il copinone studiato insieme alla sorella
-"Mmh si ecco Aura, non era in casa, mi aveva detto che sarebbe andata a fare una passeggiata ieri sera ma stamattina non c'era, sarà stata in giro tutta la notte e starà ancora dormendo sopra ad un albero, si sveglierà sentendo la navetta ma andrò comunque a cercarla più tardi, non vorrei che una qualche liana l'avesse presa nel sonno, lassú é pieno..." Scocciata ma abbituata ormai ai ritardi e alle abitudini stravaganti di Aura, Hama proseguí -"Quella ragazza é incorreggibile, l'avevo pregata per giorni di essere presente, capisco le sedute del consiglio, ma questo? Cos'ha di meglio da fare che incontrare i nostri primi visitatori spaziali?" Sahafa rispose
-"Booh, forse ricerche sui funghi..." Hama ribatté disillusa
-"Si funghi... Ho presente quale tipo di funghi produce tua sorella... Va beh, peggio per lei, ma quando la trovi digli che vogio una spiegazione seria alla sua assenza, ora dimmi  della tua lezione, hai tutto?"
-"Certo madre, ho con me Fiori di Venere e le loro abitudini, e vari appunti miei"
- "Ottimo allora lascia tutto li sulla cattedra, usciamo dalla porta principale, i visitatori stanno atterrando in questo momento" dopo aver lasciato i libri Hama e Sahafa lasciarono l'ala di biologia per la grande navata addobbata di fiori per l'evento, la luce del sole le investí appena fuori dalla porta, la navetta aveva appena fatto scendere i suoi visitatori che si stavano dirigendo verso Era, Sahafa li guardò bene e si lasciò scappare un commento a voce alta
-"Sembrano proprio usciti dal suo sogno..."
-"Cosa Sahafa?"chiese Hama
-"Niente cose di biologia..." Sahafa continuò a scutarli incuriosita come tutte, si sentí flebilmente dalla loro posizione l'invito al giubilo di Era poi partí il festeggiamento, Hama e Sahafa applaudivano dalla scalinata appena sotto al colonnato, Hama si voltò verso di lei
-" Beh sembra che sarà una giornata felice..."
-"WOOOOMMM!" Sahafa fece un balzo
-"Cos'era quel suono terribile?" in un attimo vide il capo dei visitatori, sparare una luce azzurra sul volto di Era che cadde inerme al suolo, prima che potesse comprendere cosa stava accadendo un colpo sparato alto viaggiò proprio verso di lei, alzò di scatto il braccio come se le sesse arrivando una pietra in maniera inconscia, il largo bracciale d'oro sull'avambraccio rimbalzò il colpo su Hama che cadde in un istante
-"Madre Hama!" fece in tempo ad urlare prima che la folla in fuga la strappasse via da lei incanalandola nel flusso di ragazze in fuga, fece per resistere ma i colpi continuavano a far cadere veneri tutto in torno a lei, prese a correre via più forte che poteva ripercorrendo il tragitto interno alla Grande Casa, si fermò per un istante dietro una colonna a prendere fiato
-"Oddio Hama é morta, com'è possibile, chi sono questi mostri..." si prese la testa fra le mani, ma la Grande casa non era più un posto sicuro, i primi legionari stavano entrando dalla porta principale folgorando ogni venere che trovavano, li sentiva sempre più vicini
-"Devo andarmene da qui, devo tornare da Aura al più presto" Corse oltre ogni limite, ansimava piangeva ma doveva continuare a correre, in pochi secondi era svanita fra i vicoli erbosi della città inseguita dalle urla e dai colpi sempre piú distanti.

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