Era ormai arrivato un caldo e limpido pomeriggio sulla città vuota, dopo una buona caccia mattutina i legionari si preparavano per pranzare nel palazzo di Etka, Zarco era al piano terra seduto capotavola del lungo tavolo bianco nella sala addobbata, sul tavolo apparecchiato erano stati sistemati con cura ogni tipo di frutta e verdura
-"Questo si che é un banchetto! La tua protetta sa come intrattenere gli ospiti" da sotto il tavolo arrivò la voce di Etka
-"Le avevo detto che era una brava ragazza padrone spero la trovino altrettanto brava i suoi legionari..."
-"Mi sembra di capire stiano apprezzando..." dal piano superiore giungevano urla e gemiti, Zarco continuava a pranzare mentre Etka continuava a servirlo sotto il tavolo, dopo molti minuti uno alla volta i legionari iniziaro a scendere le scale e si sedettero a tavola, l'ultimo si portò dietro Lidia ancora legata come l'aveva lasciata Zarco in balia della truppa fatta eccezione per la cintura, era sfinita e malandata, camminava con passo incerto sbandando qua e la, era coperta di sperma sul volto e fra le gambe, il legionario la trascinava per i capelli senza tante cerimonie, arrivato nella sala da pranzo la fece inginocchiare e legò la ragazza con la faccia premuta ad una bianca colonna esponendole la schiena piena zeppa di segni rossi che andavano svanendo, aveva retto almeno cento frustate prima di cedere ma alla fine aveva svolto il suo compito, pensava sarebbe finita lí, che avesse svolto con successo il suo dovere poi sentí entrare i legionari e si ripartí da capo questa volta senza uno scopo per puro sadismo dei suoi padroni finché anche l'ultimo non ebbe finito di giocare con lei
-"Che si mangia?" fece l'ultimo legionario mentre si sedeva fregandosi le mani
-"Soldato a te la scelta, ma qui niente carne purtroppo, ma tranquillo questa roba é eccezionale"
-"Finalmente! Un giorno senza quella merdosa pappa grigia!"
Zarco staccò Etka dal sua cazzo prendendola per i capelli e sollevandola verso di lui
-"Va a sistemare la tua protetta, dagli una bella pulita prima del ritorno"
-"Come posso fare padrone cosí legata?" Etka era ancora legata con le braccia dietro la schiena e aveva solo le gambe libere
-"Gli animali si leccano per pulirsi... Ora va"
Etka pensò di protestare ma rimase in silenzio, Zarco la fece uscire da sotto al tavolo e con una sberla sul sedere la spedí dove stava legata Lidia, poi si voltò e si rimise a pranzare.
Etka si avvicinò a Lidia e le diede un colpetto
-"Vattene via..." sussurrò la ragazza
-"Non posso Lidia, devo sistemarti per il rientro..."
-"Perché non mi hanno sistemato abbastanza questi maiali?" sussurrò di nuovo ad un volume un pelo più alto
-"No, ho l'ordine di pulirti..." Etka si inginocchiò accanto a lei
-"Puoi farlo con me... Con le buone... O puoi farlo con loro... Con le cattive... Lidia, ignora quello chi ti sto per fare ma é meglio così per tutte e due"
-"Tu hai goduto..."
-"Non potevo fare altro! Se avessi iniziato prima a leccarmela non saresti ridotta cosí!" l'affrontò Etka
-"E ora sarebbe colpa mia!?"
-"Qui in queate condizioni sarà sempre colpa tua non capisci! Non vedono l'ora che tu ti metta a ribellarti per scaricare il loro sadismo!"
-"Non vedo pulire!" Esordí Zarco con la bocca piena
-"Ultimo avvertimento Lidia, mi dispiace ma non posso fare altro"
Etka si piegò su di lei iniziando dai piedi, cercando ogni goccia, la prima la trovò sulla caviglia cercò di leccarla via, capí molto presto che con la lingua non sarebbe mai riuscita a togliere il liquido viscido dalla pelle, allora prese a succhiare appoggiando le labbra e a ingoiare, prima la caviglia poi i polpacci risalendo lentamente da dietro sulle cosce doveva fare lunghi sorsi per pulire il più possibile raccogliendo la rimanenza con la lingua per rifinire il tutto, le fece aprire le gambe un pochino per infilarsi e pulirla
Indugiò molto sulla piccola fessurina, con la lingua sentiva quanto era aperta dentro, si sentiva il passaggio di molti oggetti Etka lo capiva, da quando la leccava ad Hama dopo che si era masturbata a lungo con un dildo, avvolta da questi pensieri Indugiò anche troppo continuando a leccare e a succhiare
-"E-etka!?" sussurrò da contro la colonna
-"Ti prego rimani li ancora un attimo... Non mi hanno dato il permesso di venire neanche una volta... Li odio ma sto scoppiando fammi venire Etka ti prego, non mi vedranno" Lidia era imbarazzatissima la sua faccia era più rossa della sua schiena nel chiedere ciò alla sua tutrice, ma non resisteva più e l'esitazione di Etka in quella posizione non aveva aiutato
-"Se ci beccano sono guai!" Rispose fermandosi un momento Etka
-"Oh ti prego, ti prego Etka sarò immobile come una statua, fammi scaricare ti prego"
-"Sono distratti non hai molto tempo..." Etka si rimise con foga a soddisfare Lidia, la sentiva bagnarsi sempre di più e pulsare ma rimaneva in posizione ferma e silenziosa, continuò per meno di un minuto che le sembrò un'eternità ma riuscí nel suo intento, un piccolo schizzetto la colpí ma la ragazza non si mosse
-"Grazie Etka..."
-"Vedrai andrà meglio...".
L'elmo appoggiato sul tavolo di fronte a Zarco prese a lampeggiare sul lato, lo prese e lo indossò
-"Qui Zarco"
-"Sono Uruk, torna alla base per oggi la spedizione é finita"
-"Pensavo sarebbe partita anche la seconda squadra che succede?" Chiese Zarco preoccupato
-"Niente, tutto procede bene, solo che dovrò rivedere i piani per la ricerca, non abbiamo fretta per ora, le veneri in fuga non sono un pericolo per noi, quindi penso dovremmo concentrare l'attenzione sulla ricerca di elementi utili su questo pianeta, tecnologie, luoghi nascosti, fauna e flora ti affiancherò Mercurio appena saprà dirci da dove incominciare, fino a quel momento rimarrete qui ad addestrare schiave"
-"Sono contento generale di stare un po' in panchina e lo sarà anche la truppa, ma Mercurio... Quello ci muore fra le mani!" proseguí Zarco che conosceva l'ometto occhialuto e la sua scarsa resistenza a tutto ciò che fosse più faticoso di un pompino da seduto
-" Lo so, lo so, Mercurio è sicuramente un sacco di merda fisicamente ma qualche divinità si é divertita a montarci sopra un cervellone"
-"E su questo le dò ragione generale"
-"Se fosse stato un altro pianeta non lo avrei fatto neppure uscire dalla navetta, ma qui e con voi sarà al sicuro, sempre se non vi cade in un dirupo... Ora torno sulla nave, ho molte domande da fare alla nostra Era, ti farò chiamare a tempo debito passo e chiudo"
-"La legione saluta! Generale" Si tolse di nuovo l'elmo e lo appoggiò sul tavolo poi si rivolse alla truppa
-"Gentiluomini finite di mangiare perché si torna a casa, Uruk organizzerà nuove spedizioni più avanti per ora vuole che educhiamo qualche schiava" la truppa esplose in schiamazzi di gioia e bestemmie
-"Evvai!!! Anche noi in panchina! Dite a Linx e ai suoi di fare spazio a dei cazzi di qualità!" Si ingozzarno di fretta e presero a rimettersi le parti mancanti di armatura e di equipaggiamento, Zarco si alzò prese il pesante zaino e andò verso le due veneri Etka lo aspettava inginocchiata accanto alla sua protetta dopo che ebbe concluso il suo lavoro, Zarco slegò Lidia dalla colonna e mise il collare a entrambe collegandole con una corda, Etka davanti e Lidia a braccia aperte dietro, poi prese lo zaino e lo caricò legandolo alla schiena della biondina
-"Etka andiamo, mostra alla nostra Lidia la strada del ritorno"
Etka si tirò in piedi portandosi dietro Lidia che faticava sotto il pesante fardello
-"Coraggio non abbiamo tutto il giorno" Le due veneri davanti la squadra presero la via del ritorno lasciando, forse per sempre, la loro casa e la loro libertà.
Dopo una lunga passeggiata a ritroso per le vie erbose arrivarono davanti al cancello, Zarco fece un cenno con la mano ad una delle due nere torrette di guardia e il grosso muro d'acciaio prese ad aprirsi, Lidia era paralizzata dalla scena, veneri nude coperte solo dalle catene e dalle cinture di castità scavavano buche qua e là nella piazza oltre che ad un buco molto più grande al centro, in torno al cantiere più grosso a semicerchio erano disposte una ventina di x di legno sulle quali legate con cinghie di pelle stavano altrettante veneri, sotto ognuna una macchina spingeva su e giù lentamente un dildo di metallo, ogni volta che arrivava in fondo si accendeva una lucina facendo partire scariche di potenza casuale, le veneri si irrigidivano tirando e scuotendo mani e piedi freneticamente urlando o gemendo leggermente, per poi tornare a rilassarsi appena la luce si spegneva e il dildo si ritirava, Lidia riconobbe Fioa ma non la sua protetta Irina, era sfinita e stava con la testa bassa a guardare il buco crescere sotto di lei, monito per tutte le operaie
-"Etka che assurdità é questa!"
-"È la nostra casa ora" rispose fredda,
Lidia non si espresse oltre passando vicino alla povera Fioa che sollevava la testa solo per urlare quando il dildo affondava ed emetteva la scarica
-"Eccoci arrivati, date due secchi alla biondina e speditela a trasportare sassi, rimettetele la cintura prima di tutto" Zarco staccò lo zaino da Lidia e lo caricò su Etka
-"Mi avevi promesso sarebbe stata trattata bene..." sussurrò Etka a Zarco
che si avvicinò ancora per risponderle nell'orecchio
-"Ti ho visto prima... Ringrazia che non é sopra ad una di quelle croci... Io e te ne riparliamo questa notte" finí di legare il pesante fardello e si voltò per dare il congedo alla truppa
-"Bene signori, dato che la spedizione è stata interrotta avete la giornata libera, ma prima uno di voi mi sistemi Etka nella mia stanza, addestratene qualcuna a vostra scelta e non rompetemi più le palle fino a domattina, io ora vado nelle segrete ho delle cose da sistemare, riposo legionari!" Lidia venne accompagnata verso il buco munita nuovamente della cintura e di due grossi secchi di metallo appesi alle braccia impalate, mentre fissava scioccata Etka che veniva accompagnata verso la grande casa, la fissava con rammarico e accettazione mentre veniva tirata per il collare da un legionario impaziente di trascorrere una giornata a dominare veneri.
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Slave Finders
ChickLitUn pianeta idilliaco in pace abitato da veneri immortali vive la sua epoca d'oro, mentre la Legione, si dirige verso di loro, pronta a tutto pur di ottenere ciò che cerca nella galassia, schiave, da trasformare in oggetti sessuali al loro servizio...