Irina aveva lo sguardo sicuro e determinato mentre saliva gli ultimi gradini che la conducevano all'altare in cima alla torre sinistra, sbucò insieme a Zarco dal pavimento ed entrarono nella sala illuminata dal sole pomeridiano, legata sopra una solida sedia stava Etka seduta con le gambe spalancate tenute sollevate e aperte da due catene legate al soffitto, era premuta all'alto schienale da alcune fasce metalliche avvitate nel legno, l'ultima sul collo la teneva dritta e in tiro, le braccia strette insieme da cinghie di cuoio erano tirate verso l'alto appese ad una trave. Non poteva vedere sentire o parlare, nelle orecchie le erano stati applicati dei tappi tenuti premuti dal cappuccio di lattiche nero integrale che indossava, sopra la cuffia che le permetteva di respirare esclusivamente dalle narici portava una sorta di briglia metallica che le avvolgeva il viso sotto la mandibola e la testa impedendole di aprire la bocca, era in un oscuro silenzio totale che la lasciava sola nei suoi pensieri
-"Ferma qui" le ordinò Zarco mettendola in ginocchio, Irina eseguí e attese guardando Etka che sembrava dormire, il legionario si avvicinò ad un tavolo dove prese un vibratore ed una specie di tagliola
-"Sai perché è legata cosí?"
-"Deve aver disubbidito al padrone..."
-"Esattamente... Ha fatto venire senza permesso una mia schiava e ora ne paga le conseguenze, oggi l'ho lasciata pure venire e ha forse capito da che parte stare ma si è comportata male... Ora tu le farai capire quanto intensamente si può desiderare di venire..." Zarco le diede il vibratore e la prese per i capelli blu tirandola verso Etka a quattro zampe, quando fu davanti alla sedia si fermarono e il legionario girò intorno alla venere legata passando senza toccarla
-" Non può sentire... O vedere... Non può neanche implorare... Ma cosa più importante di tutte non può venire...
Il vibratore che hai in mano è tecnologicamente avanzato e rivela gli orgasmi pochi secondi prima che questi si scatenino... Chiedimi cosa voglio che tu faccia" Irina con aspetto colpevole e composto rispose timidamente
-"Cosa vuole che faccia per lei padrone?" Zarco sorrise e avvicinò le dita ai due tubicini dal quale usciva il respiro regolare di Etka chiudendoli
-"Voglio che tu la faccia impazzire" La maschera di lattice iniziava a gonfiarsi e a sgonfiarsi sempre più stretta, Etka si svegliò nel panico senva poter respirare e senza sapere cosa stesse succedendo, tirava le catene e cercava di scuotere la testa senza riuscirci ed iniziò a mugugnare sempre più forte in cerca di aiuto
-"Mmmmh! Mmmmmmh! MMMMMMMH! MMMMMMMH!"
-"Quando ti darò il via, voglio che tu accenda quel vibratore e che lo appoggi sul suo clitoride fra tre..."
-"MMMMMMH!" continuava a dimenarsi per quanto possibile Etka in cerca d'aria
-"Due..." contava lentamente Zarco
-"MMMMH! MMMMH!"
-"Uno..."
-"MMMMMMMMMMMMMMH!"
-"Adesso" Irina accese il vibratore e lo appoggiò sopra la soffice ed esposta gattina di Etka che urlò spaventata non aspettandosi nulla la sotto, Zarco tolse le dita e la venere iniziò a prendere lunghi ma limitati respiri che le stringevano il lattice sul viso
"Mmmmmmmh... Mmmmmmmh..."
Zarco tornò davanti insieme a lidia e si inginocchiò accanto a lei
-"Quando quel vibratore si illumina devi staccarlo immediatamente da lei ed uscire, portala al limite ma non farla venire per nessuna ragione o domani sarai tu su quella sedia al posto suo ma non a godere come questa troia schifosa" Irina continuava con vibratore facendo gemere Etka e si si voltò vero Zarco guardandolo negli occhi neri
-"Lo farò signore... Ma da dove devo uscire...?" Zarco le prese la mano libera e la osservò con attenzione, la piccola manina curata di Irina faceva al caso suo
-"Sai come si pratica un fisting?" Irina rispose imbarazzata
-"Beh... Io... Si l'ho fatto a volte..." Zarco riprese la tagliola dal pavimento e si alzò
-"Bene... Allora sai già cosa fare" Irina non protestò e prese a leccarsi le dita della mano libera per iniziare a toccare la povera Etka che mostrava i primi segni di cedimento, non dovette inumidirsi molto dato che il resto del lavoro lo stava facendo la venere legata che ora era fradicia e iniziava a colare sulla sedia.
Zarco era impegnato a stringere la pesante tagliola di ferro sui grossi seni, spremendoli fra le due barre di ferro, fatto questo si allontanò per andare a guardare sul banco dove aveva preso i primi strumenti per cercarne di altri
-"Come sta andando la nostra Etka?" Irina aveva già infilato quattro piccole dita e si muoveva con calma entrando un poco alla volta sempre di più tenendo saldo il vibratore al suo posto
-"Qui dice ottanta per cento padrone... Penso proprio stia per venire..." Zarco tornò indietro con due piccoli cilindri trasparenti muniti di una valvola in cima alla quale attaccò una pompetta per succhiare fuori l'aria e un ronchetto di filo sottile di canapa marroncino
-" E tu sai che non deve..."
Prese i due cilindri e li fece leccare ad Irina per inumidirli nella parte aperta e li appoggiò sui capezzoli di Etka iniziando a pompare fuori aria succhiandoli dentro, ad ogni pompatina i capezzoli si infilavano sempre di più nella piccola provetta allungandosi fra i guaiti della venere, quando furono entrati almeno tre centimetri Zarco smise di pompare e staccò i tubicini dalle valvole lasciando attaccati i piccoli cilindri
-"Novantasei..." Disse Irina mentre Zarco legava ai due alluci di Etka due pezzi di cordino
"Novantotto..." Etka era tesa e respirava sempre più in fretta e a fatica dai piccoli tubicini, Irina era appena entrata dentro di lei con tutta la piccola manina quando il vibratore si illuminò, senza esitare uscì rapidamente da lei e si sollevò dal clitoride
-" MMMMMH! Mmmmh... Mmmmh..."
Etka fremeva ma non era riuscita a venire e poco alla volta si tornava a rilassare seppur ansimando
-"Brava, ricomincia"
-"Subito signore" Irina riprese col vibratore che ora segnava già in partenza una percentuale molto più alta, infilò di nuovo le quattro ditina e riprese la scalata per infilarle di nuovo la mano dentro, Etka si scosse appena la toccò di nuovo e riprese a gemere
-"È molto stretta padrone... Non vuole farmi rientrare" Zarco che era tornato al banco a prendere una sottile bacchetta flessibile le rispose tranquillamente
-"Vedrai che ti farà entrare di nuovo, man mano che la voglia sale senza poterla sfogare, cercherà di venire sempre più in fretta e devi fare attenzione"
-"Sarà fatto padrone, promesso"
Etka venne portata al limite un'altra volta ma Irina si fermò appena in tempo, quando riprese era gia al novantacinque percento, Zarco le girava intorno famelico vibrando la bacchetta nell'aria
-"Sembra sia proprio pronta a venire... Meglio aiutarla con qualche distrazione" detto ciò prese a bacchettare i piedi di Etka che cercava di sottrarsi piegando le piante e muovendoli senza controllo, stava per venire una terza volta ma ancora, Irina evitò la punizione, questa volta i lamenti erano rabbiosi e stizziti cosí come i movimenti dei piedi e delle mani
-"Sembra arrabbiata non trovi? Peccato che una buona schiava debba gestire anche la rabbia se vuole essere ricompensata" Smise di bacchettarle i piedi e prese a bacchettare i cilindri che contenevano i capezzoli prendendola in giro
-"Heyyyy se ci senti batti un colpo, non dirmi che sei arrabbiata... No? Non hai nulla da dirci? Oh beh"
Etka cercava di far sfuggire i suoi seni a quel supplizio senza riuscirci
-"Ora la percentuale è più bassa signore..." Zarco fece spallucce
-"Visto... Facile facile, ora togliamo questi cosi e leghiamo questi capezzoli" premette la valvolina sopra ai cilindretti che sfiatò facendo entrare aria rilasciando i poveri capezzoli gonfi di Etka, prese il cordino che pendeva dagli alluci e iniziò a legarlo intorno, tirando ben indietro il piede, ora se avesse cercato di sfuggire alla bacchetta o se la stizza degli orgasmi negati l'avesse fatta muovere convulsamente se ne sarebbe pentita amaramente
-"Ecco fatto questi piedini non vanno più da nessuna parte" Etka gemeva e ansimava mentre Irina continuava a spingerle avanti e indietro la mano ben in fondo nella fessurina sempre più bagnata
-"Sta per venire ancora..."
-"La aiuto io tranquilla..." disse Zarco riprendendo a bacchettarle i piccoli piedi, Etka non sapeva ancora quanto sarebbe durata quella tortura, voleva solo venire e potersi dare solievo ai capezzoli, avrebbe fatto qualunque cosa, qualsiasi pur di sottrarsi a quel supplizio, ma non poteva dire o fare nulla, non le rimaneva che attendere e cercare di non impazzire in quell'oscurità
-"Quanto devo continuare padrone?" chiese Irina che iniziava ad avere le dita grinzose come se avesse fatto un lungo bagno
-"Fino a quando non avrà imparato" Etka fremeva, si dimenava e si lamentava senza sosta ed ogni volta che stava per venire la piccola mamina fuggiva da lei e le rimaneva solo il dolore delle bacchettate che la colpivano a sorpresa sulla pianta dei piedi e sulle cosce facendola infuriare sempre più
-"Questo suo mugugnare mi ha stufato... E mi sembra di capire dal tono che la nostra Etka è arrabbiata con noi..." Posò la bacchetta e tornò verso il tavolo tornando subito dopo con una piccola scatolina nera dalla quale uscivano due fili rossi collegati a delle pinzette nere, prese la scatolina e la fissò sopra la gola di Etka le pinzò i capezzoli già tesi dai cordini facendola gemere di dolore, toccò un pulsante sulla scatolina che accese un led rosso mentre in simultanea si illuminava lo schermo sul suo polsino, fissò Irina in ginocchio con la mano dentro la sua sottomessa e si portò il dito sulla bocca
-"Sssssssst" si mise a regolare la sensibilità del microfono che ora era al minimo, Etka continuava a gemere indisturbata fino a quando non sentí che ad ogni gemito una piccola scarica le raggiungeva i capezzoli, le scariche si facevano più forti man mano che Zarco aumentava la sensibilità audio del dispositivo
-"Mmmmmh.... Mmmmmmh...MMMMMMMH" Ora ad ogni gemito forti scariche la raggiungevano, aveva capito che non era un caso e si sforzò di non gemere per non attivare il microfono, Zarco invece si mise a parlare un pelo più forte e a scandire bene le parole avvicinandosi al microfono facendolo accendere
-"Vediamo se riesce a diventare una puttana come si DEVE" lamantarsi e gemere di quelle scariche per Etka avrebbe significato ricevere scariche ancora più forti dato che il microfono era cosí vicino alla sua gola, si trattenne il più possibile cercando di rimanere silenziosa e composta
-"Visto? Non fa più quel rumore fastidioso... Ora sta a te..." Zarco si allontanò di nuovo e prese una sedia uguale a quella di Etka e la mise accanto a Irina che la osservò senza fermare il proprio lavoro
-"S-sta a me padrone? C-che cosa?..."
Zarco la guardò rapace e rispose
-"Starà a te decidere quando avrà imparato la lezione..." proseguí giranto intorno alla sedia vuota
-"Una volta che avrà imparato lei dovrai imparare tu... Quando smetterai di tormentarla ti legherò su questa sedia e farò in modo che sia lei ad occuparsi di te... Di quella sudicia piccola schiava che per ore l'ha seviziata..." Irina lo guardava indecisa su come rispondere
-"Immagina cosa potrebbe farti con tutta quella furia in corpo..." Zarco andò ad inginocchiarsi dietro Irina e le prese il collo con la mano guantata stringendo forte sussurrandole nell'orecchio
-"Quando le ordinerò di sfogarsi su di te cosa pensi ti farà?" Irina rispose ansimante, tossendo, strozzata dal suo padrone
-"N-non... Couch...Couch... S-aprei p-padrone"
-"Non vuoi scoprirlo?"
-"N-no... P-adrone"
-"Pensi che avrà pietà di un fiorellino come te?"
-"I-io... Couch... N-no... N-non p-penso"
Sapeva che Etka era furiosa e avrebbe fatto qualunque cosa pur di venire, se Zarco l'avesse incitata a punirla in cambio di ciò per lei si sarebbe messa molto male e questo lo sapeva benissimo
-"E hai ragione... Perché neanche tu hai pietà di lei" Zarco le mollò il collo e si rialzò andandosi a sedere sulla sedia vuota, Irina si sentiva in colpa mentre per l'ennesima volta impediva alla povera venere di venire ma non voleva assolutamente prendere il suo posto
-"Scusami tanto" pensò mentre invertiva i ruoli delle mani per darsi sollievo al braccio ormai stanco, Zarco che la fissava con un sorrisetto complice commentò
-"Sei senza cuore..."
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Slave Finders
ChickLitUn pianeta idilliaco in pace abitato da veneri immortali vive la sua epoca d'oro, mentre la Legione, si dirige verso di loro, pronta a tutto pur di ottenere ciò che cerca nella galassia, schiave, da trasformare in oggetti sessuali al loro servizio...