Diavolo Blu

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Era riprese conoscenza sul grosso tavolo di mogano alla quale era stata legata la notte precedente, ampie fasce di metallo le bloccavano i polsi e caviglie tenendola tirata verso gli angoli, quattro ulteriori fasce le bloccavano una il collo, una la pancia all'altezza dell'ombelico e altre due le cosce, impedendole di fare qualsiasi movimento se non voltare qua e là la testa, Uruk le aveva rimosso la maschera per permettergli di vedere e il plug che aveva in bocca per farla rispondere, ora il plug lo sentiva enorme e pesante nel suo piccolo buco, cercava di toglierlo ma così legata non poteva che farlo uscire un poco prima che il tavolo gli negasse di uscire completamente, lasciandolo a mezzavia nella parte più grossa, dopo svariati e dolorosi tentativi aveva smesso di provare e ora lo accettava passivamente rassegnata, sopra di lei appese a soffitto stavano un gancio ad anello e tre grosse candele ormai esaurite e spente, erano colate su di lei, sui seni, sulla pancia e andandosi ad invischiare con il sottile triangolino di peli pubici lasciatogli da Uruk, coprendo anche il dildo lasciatogli infilato dalla sessione precedente nella piccola fessurina, la cera nera la copriva quasi interamente lasciando intatte solo le gambe e le braccia, tirò senza convinzione in cerca di una fascia lenta ma nulla, allora cercò di girare la testa, verso destra dove sentiva del movimento, nel buio seduta su di una sedia da tortura stava Baia la serva personale di Uruk, aveva le gambe aperte verso di lei appoggiate ai braccioli, era senza cintura e si toccava con un piccolo vibratore simile ad uno spazzolino elettrico, mordendosi le labbra e guardando fissa Era, se non fosse stato per il collare sarebbe sembrata lei al comando della navetta, aveva un'aria fiera e orgogliosa, vedendola voltata verso di lei Baia esordí -"Ben svegliata gattina, é sta dura la notte scorsa?" Era, ancora esausta implorò con un filo di voce
-"Ti prego liberami... aiutami per favore..." Baia spense il vibratore e lo appoggiò sul bracciolo dopo aver chiuso le gambe, andò verso Era e con gli occhioni gialli dalle lunghe ciglia la fissò diabolicamente negli occhi -"Aiutarti? Per andare dove? Il tuo posto é qui, con me e padrone Uruk" Era che ormai aveva capito rispose -"Come fai ad accettare tutto questo?" Baia si voltò, prese il vibratore e un flagello appeso alla gamba della sedia e salí sul tavolo sopra la testa di Era e continuò a parlare
-"Vedi sul mio pianeta se due donne si toccavano rischiavano la morte, e guai a parlare di sesso o di piacere... Poi arrivò la Legione e fú un massacro... Ma io li odiavo tutti, dal primo all'ultimo bastardo pudico e bigotto, alla fine dell'addestramento padrone Uruk mi scelse, mi insegnò l'obbedienza, la disciplina e la fedeltà ma più di tutto mi insegnò cosa vuol dire veramente scopare e venire oltre ogni limite, beh questo quando faccio la brava... Ho accettato questa vita, ora non devo pensare e non mi devo preoccupare di altro se non del mio padrone e del suo piacere, se sarai abile in questo scoprirai quanto piacere può restituirti" mentre diceva questo si avvicinava sempre di più all'orecchio di Era sussurrando
-"Sono stata molto brava, ho suggerito io a Uruk di prendervi in giro con la sonda P, raccontandovi frottole per mesi, soggerendogli cosa avrebbero voluto sentirsi dire un gruppo di ochette come voi per convincerle a farsi trovare direttamente nel recinto, ha funzionato alla grande a quanto pare e padrone Uruk oggi ti ha lasciata nelle mie mani come regalo, ha detto di renderti una brava schiava capace di soddisfare uomini e donne perché solo questo devi fare, non conto solo sul fatto che tu sia brava a leccarla perché vivi in un pianeta di sole donne, voglio provare di persona! Perché un uomo quando viene non mente, ma noi... Possiamo anche mentire... e forse ti hanno sempre mentito anche le sgualdrine che ti scopavi nel bosco... " continuava a bisbigliarle suadente nell'orecchio, Era tremante rispose fredda
-"E-e-ro votata al c-c-elibato, non ho m-mai toccato le mie f-f-figlie..." Baia si sollevò in ginocchio
-"Oh beh... Peggio per te, ti toccherà imparare in fretta, perché ho intenzione di venire oggi e tanto, sono due mesi che aspetto in castità! E questa giornata voglio godermela come si deve" detto questo iniziò a gattonare in avanti arrivando a sedere sulla faccia di Era, con la mano sinistra dove teneva il piccolo vibratore si aggrappò all'anello metallico che pendeva dal soffitto, mentre la destra, libera, turbinava il pesante flagello in stringhe di pelle, la cavalcava strusciandosi sul suo viso, Era spostava la faccia di lato tenendo la bocca chiusa
-"Hey tu inizia a leccare! Qui il celibato non esiste hai sentito?"
Era taceva e teneva la testa voltata di lato con gli occhi e la bocca chiusa
-"Rispondi inutile troia quando ti parlo! E chiamami "Miss Baia" quando apri bocca, siamo intesi?" Era non ripondeva e non voleva girare il viso verso quella sottile passerina blu che gli grondava sulla testa, non che non si fosse mai masturbata ma non aveva mai sentito l'indole di toccare o baciare altre donne, anzi le faceva quasi schifo non era comune fra le veneri ma neanche così raro, stranamente le aveva fatto molto meno schifo il cazzo di Uruk, "SCIAFF!" Baia la colpí molto forte in mezzo alle gambe col flagello fratturando un poco la cera che muovendosi le tirò un i peli invischiati, gemette ma si sforzò di non dire nulla e rimanere girata, -"Non ti meriti proprio il dildo del padrone, ti stai comportando proprio male... Così non ci siamo proprio... " la minuta ragazza blú si allungò sul corpo di Era appoggiandole il flagello sulla pancia, lentamente prese il bastone di legno sul quale era montato il venoso dildo nero, e iniziò ad estrarlo dando piccoli colpetti, la cera era ancora attaccata saldamente al dildo che si muoveva di poco tirando la crosta nera sul pube facendo squittire Era
-"Con tutta questa cera e il dildo di mezzo non riesco a flagellare il tuo inutile clitoride, ma ho la soluzione..." con un colpo veloce strappò via il dildo coperto di liquido, che ruppe il sigillo che lo legava al pube, tirandosi dietro pezzi di cera ed alcuni peletti neri
-" AAAHI AAAAH PERCHÉ MI FAI QUESTO?! Lasciami riposare ti prego... Lui tornerà... Ti prego..."
- "Oh no cara mia, non sai da quanto tempo aspettavo questo momento, ho visto dominare donne di ogni pianeta e ora tocca a me sfogare le mie fantasie! In fondo non hai tanto da fare? sei coricata o no? Quindi di cosa ti lamenti troietta? E non ti ripeterò più di chiamarmi Miss..." con le piccole mani dalle unghie aguzze strappò velocemente un altro pezzo di cera dal pube insieme ad altrettanti peli
-" AHIIIII AAAH, S-SEI SOLO UNA V-V-VENDUTA PUTTANA!"
"BAAM!" velocemente con la manina Baia la colpí sulla stretta figa ora quasi libera dalla cera e si tirò sulle ginocchia a schiena dritta riprendendo il flagello, aveva le ginocchia posizionate all'altezza delle costole della sua sottomessa, mentre con i piedini a lato della testa le disturbava il volto cercando di infilarglieli in bocca, Era muoveva la testa destra e sinistra cercando di evitarli
-" Se cosí non ti piace posso sempre staccarla a modo mio! Che hai? Non ti piacciono i miei piedini?" ridacchiò e iniziò a colpire con pesanti colpi di flagello in mezzo alle gambe, le fronde fischiavano nell'aria e ricadendo staccavano pezzi da prima grossi e poi sempre più piccoli di cera "SCIAF, SCIAF SCIAF, SCIAF" la cera si ruppe del tutto scoprendo completamente ciò che nascondeva nel suo scrigno, a ogni colpo diventava sempre più rossa e sempre più forti erano i guaiti sommessi di Era che continuava a lottare con i piccoli piedini blu della sua dominatrice "SCIAF, SCIAF, SCIAF"
-" Allora hai intenzione di soddisfare la tua miss? Rispondi troia!" e altre sferzate la colpirono nello stesso punto
-" AAAH AAAHI AAAHI NO NON VOGLIO! NON HO INTENZIONE DI LECCARTELA!" Baia la scavalcò e scese dal tavolo andando ad armeggiare dove Era non poteva vederla, da un mobile nero attaccato al muro estrasse una sorta di grande graffetta da spillatrice formata da un unico pezzo di acciaio lucido, le gambette della graffetta avevano diverse scanalature da ingranaggio per regolarla all'interno dei due buchi posti sul tavolo appena sopra la testa di Era, nella parte orizzontale stava una fascia imbottita in pelle nera
-" Avrei preferito lasciarti la testolina libera in modo che mi servissi come si deve là sotto, ma a quanto pare non vuoi proprio imparare... Negami qualcosa e io ti toglierò sempre più libertà e ti farò sempre più male, devi iniziare a capire che ora sei solo un pezzo di carne... " infilò la graffetta nei buchi sul tavolo iniziò a spingergliela verso la fronte del suo giocattolino, Era cercava di girare la testa e prontamente Baia gliela rigirava verso l'alto, con una serie di "clac" la graffetta era arrivata a stringere la fronte, impedendole ora di girare la testa o fare qualsiasi altro movimento che non fosse muovere mani e piedi inutilmente, Baia era soddisfatta e con il flagello la colpí sull'ampio seno destro dal quale si staccarono grossi frammenti di cera, si avvicinò di nuovo a sussurrargli nel'orecchio
-"Non hai via di fuga... può solo peggiorare se non obbedisci ma io otterrò ciò che voglio da te... Con o senza il tuo aiuto..." risalí sul tavolo questa volta in piedi, la sua schiava dagli occhi a mandorla, stava immobile sotto di lei, ancora con la bocca serrata il più possibile, Baia fece un ghigno furbetto e con il piede andò a prendere il naso di Era stringendolo forte con le piccole ditina, la vide diventare rossa mentre dibatteva mani e piedi sempre più freneticamente
-"Apri quella bocca mangiafighe da brava... " Era non poteva più resistere e aprí la bocca per prendere fiato, in quell'istante Baia dall'alto le sputò dritto in gola facendola tossire
-"Couf Couf, non mi avrai... Couf Cou..." ormai spazientito, il diavoletto blu iniziò a colpirla su tutto il corpo col flagello facendole saltar via senza grossi pezzi di cera che volavano qua e là per la nera stanza di tortura mentre ogni volta che urlava le premeva con la pianta del piede sul naso e sulla bocca, l'aveva pulita completamente e ora il flagello colpiva la nuda e candida pelle arrossandola sempre di più ad ogni colpo, ma non si fermò, voleva sentirla implorare, voleva che la implorasse come lei aveva implorato Uruk per tanti anni
-"Implorerai di avere la mia figa in bocca schifosa puttana! " Era lacrimava ma non cedeva, Baia fu costretta a fermare le sferzate, padrone Uruk non voleva che gliela sciupasse troppo e Era stava ormai presentando i marchi del flagello
-"Sei proprio fortunata che a lui piaccia cosí tanto la tua pelle... Ma ho altri modi per farti cedere senza rovinarti..." le staccò il piede dalla faccia e riscese dal tavolo, prese un asciugamano bianco li vicino e una manciata di spessi elastici neri, stese l'asciugamano sulla faccia stremata di Era e si mise ad armeggiare con gli elastici, prese uno per uno gli abbondanti seni e li strizzò dentro agli elastici che li strinsero in due palle quasi perfette mentre i capezzoli puntavano in fuori spinti dalla pressione, poi passò agli eleganti e curati piedini facendoli passare in mezzo alle sgrisce di gomma, tirò subito un elastico mollandolo di scatto facendolo schioccare contro alla pianta, Era squittí appena ma muoveva su e giù il piede aprendo le dita molto infastidita come fossse la coda di un gatto, fece un'altra decina di tiri per piede e sentiva Era furiosa lamentarsi e gemere, dietro di lei stava una grossa borraccia in plastica da legionario, piena d'acqua, la prese e questa volta salí in piedi sul tavolo dalla parte delle gambe, si fermò a contemplare la ben fatta figa della sua schiava e con la punta del piede prese a dare piccoli calcetti al plug -"Devi averlo trattato davvero male per meritarti un cosí bel plug..." salí con la punta del piede fino alla piccola fessura leggermente aperta, lo spazio prima occupato dal dildo si stava richiudendo spremendo fuori una piccola goccia di liquido, le infilò l'alluce muovendolo un pelo nella fradicia e viscida cavità
-" Fai tanto la pudica suora ma senti qua... Questo è la prova che sei solo un'inutile troia" Era continuava a non rispondere da sotto il panno, Baia proseguí fino a sedersi lentamente sulla bocca dello stomaco della venere affaticandole il respiro seppur tenesse forte gli addominali, bevve un sorso della borraccia, la richiuse spingendo il tappo e l'appoggiò fra i seni della sua schiava
-"Sai, a me non é mai piaciuto il teaser, come posso dire... brutti ricordi... E poi fa un rumore terribile..." mentre le parlava con le lunghe unghie smaltate delle mani le stuzzicava i seni come una strega che consulta due sfere di scristallo
-"Per questo ho pensato che invece di fulminarti fino a farti impazzire potrei metterti davanti ad una scelta, puoi scegliere se accettare l'acqua della mia deliziosa e splendida figa oppure l'acqua di questa innocua borraccia..." niente, non voleva rispondere
-" Ok, mi sembra di capire che tu non abbia cambiato idea... quando implorerai la mia figa ricordati di chiamarmi Miss..." Riprese la borraccia e ne bevve un sorso tenendolo nelle guance, si sporse sul panno e vi sputò l'acqua, Era subito non capí cosa ci fosse di cosí terribile finché un flusso costante di acqua dalla borraccia iniziò ad inzuppare il panno, ad ogni respiro l'aria che entrava diminuiva sempre più, le sembrava di affogare, la calma distaccata che aveva mantenuto fino a quel momento stava sparendo sostituita dal panico più totale, annaspava aprendo la bocca da sotto al velo zuppo d'acqua, Baia continuava a versare lentamente mentre si toccava, cercò di resistere più che poteva ma stava affogando o almeno cosí la stava facendo sentire quel demone
- "AFFOGO OH DEA AFFOGO! TI PREGO TI PREGOOO" Baia raddrizzò la borraccia e con la mano sinistra con cui si stava toccando le tolse per un secondo il panno dalla bocca e dal naso piegandoglielo sugli occhi, Era tirò un enorme respiro prima che le fosse rimesso il panno e l'acqua tornasse a scorrere
-"NO NO NO TI PREGO TI PREGOOO NO PER FAVORE" Baia la ignorava e continuava a toccarsi e a versare, la sua schiava sbatteva i dorsi delle mani sul tavolo muovendo le dita senza senso cosí come i piedi mentre il suo corpo si tirava come una corda di violino, si sbatté cosí tanto da riuscire a spingere fuori il grosso plug, Baia ripeté l'operazione -"AAAAAH AAAAH AAAAAAH NO NO BASTA BASTA FERMA TI PREGO!, MISS, MISS PER FAVORE, PER FAVORE MISS FARÒ QUELLO CHE VUOI!" la diavoletta blú la schiaffeggiò
- " Come ti sei permessa di rimuovere quel plug..." andò con la mano a cercarle fra le cosce il grosso plug e lo prese
- "Apri la bocca" Era esausta eseguí ringraziando
- "Grazie miss, grazie..." il plug le tornò in bocca e con lui il panno a coprirla, Era tornò ad annaspare nel panico mentre Baia riprendeva a versare
-"Mai e poi mai bisogna togliere ciò che è stato messo senza permesso... MAI!" le vuotò il restante della borraccia e la gettò via a lato, simase li ancora un poco a toccarsi mentre si dibatteva, poi prese il panno e lo asciugò strizzandolo sulla faccia della povera schiava, le tolse il plug dalla bocca e si alzò facendola respirare finalmente libera
-"Couf grazie couf miss perdonami, cercherò di servirti a dovere..." mentre diceva ciò le piombava in bocca la bagnatissima Baia armata del piccolo vibratore lasciato sul tavolo in precedenza, sempre appesa al suo anello poté finalmente afruttare il suo premio, col vibratore si toccava il clitoride mentre Era da sotto infilava la lingua dentro di lei bagnandola sempre di più, si sentiva che non era abbituata a trattare come si deve una donna leccava lentamente quasi svogliata, Baia allora si girò rivolta verso le gambe e si sedette più profondamente sul piccolo viso schiacciandole il naso contro l'ano e sommergendola col soffice culo impedendole di respirare
-"Mettici un po' di entusiasmo!" le schiaffeggiò un seno continuando a strusciarsi senza lasciarla prendere fiato, continuò finché non la sentí implorare sotto di lei dimenando i piedi, si sollevò un pelo
-"Quindi vuoi servire la tua padrona o no?" Era rispose ansimando
-"Aahf aahf certo miss aahf lo prometto sarò brava, aahf migliorerò..."
-"Continua a leccare!" e le schiaffeggiò di nuovo un seno, Era chiuse gli occhi e cercò di essere più rapida, succhiandone le labbra cercando di imitare un cane che beve assetato dalla propria ciotola, cercava di essere sempre in movimento per non farsi punire ancora, mettendo del suo meglio per soddisfare la diavoletta malefica che sembrava iniziare ad apprezzare, la sentiva gemere e agitarsi mentre il vibratore cresceva di intensità, la piccola figa blu era sempre più viscida e bagnata, la sentiva pulsare sulla lingua e diventare sempre più stretta -"Continua così... Aah Aah n-non azzardarti aah aah fermare quella bocca aah o-o-o m-m-e laaah aah pagherai" Era ci mise ancora più impegno
-"OOOH OOOH AAAH AAAAAAH AAAAH" Baia stava finalmente venendo dopo due mesi di castità e orgasmi negati, Era la sentí vibrare e scattare mentre la piccola figa passava dall'essere stretta e tesa ad ampia e soffice come un budino -"Oooh ooooh f-f-f-finalmente oooh ooh b-brava puttana" continuava a rimanere sopra a Era muovendosi lentamente avanti e indietro mentre gli ultimi spasmi le percorrevano il corpo
-"Sei stata brava..."
-"Grazie miss per avermi concesso la tua figa..." Baia riprendeva fiato dopo il potentissimo orgasmo, guardava il corpo perfetto di Era, voleva vedere quel corpo venire e fremere sotto il suo controllo
-"Ora voglio sentire, se sarai ancora così capace con la lingua... Se ti distraggo un pochino... " si stese sopra di lei allungandosi verso il sottile trangolino di peli, con due dita della mano sinistra le aprí le labbra esponendo il piccolo clitoride
-"Ooh com'è carino, così piccolo e indifeso, sembra anche molto molto sensibile... Puoi riniziare a leccare schiava, prima vengo io... Poi vieni tu, ma solo dopo avermi chiesto il permesso sono stata chiara?" ormai automaticamente Era rispose
-"Certamente miss..." Aveva ripreso a leccare con voglia, Baia allora appoggiò contro il piccolo clitoride la testa del vibratore, appena la toccò Era fremette e iniziò a gemere sotto di lei, individuato il punto giusto riprese a toccarsi con la sinistra
-"Difficile tenere il ritmo adesso eh? Pensare alla tua piccola figa che viene costretta a venire... Senza poter venire..." Era non poteva più distrarsi e pensare ad altro, il vibratore la faceva eccitare sempre di più e prendeva tutti i suoi pensieri, si incartò un paio di volte con la lingua e Baia gentilmente glielo faceva notare sedendosi e soffocandola per qualche secondo
-"Cosí ooh brava troia aah oooh" Era sentiva Baia di nuovo stringersi e pulsare, con la mano la sentiva muoversi dolcemente nel toccarsi, troppo dolcemente... Stava guadagnando tempo per godersi il secondo orgasmo della giornata, tempo che per Era stava scadendo in fretta, il vibratore implacabile cresceva man mano di intensità non poteva più resistere a lungo... Una pesante goccia di liquido si era formata alla base della sua gattina, iniziando a colare verso il basso solleticandola leggermente nel tragitto
-"Miss miss sto per venire, sto per veni..." Baia le rischiacciò la faccia "Scordatelo" Era cercava di sfuggire al vibratore ma non ci riusciva, per quanto si sforzasse era solo questione di tempo... Allora leccò con ancora più veemenza, stava per cedere e fallire la sua prova, quando sentí finalmente Baia venire, nel fare ciò per un attimo ritrasse il vibratore nello spasmo, permettendole di calmare l'orgasmo imminente prima che il vibratore tornasse più forte di prima, la diavoletta blu ora stava in avanti, colando liquido fra i seni di Era, concentrata sulla figa della sua schiava lasciandola libera di gemere ed urlare
-"Vuoi venire troia?"
-"Aaah aah aaah si miss ti prego!" Baia la incalzò
-"Dimmi quanto sei troia e quanto ami la mia figa!"
- " Sono un'inutile puttana! Aaah aaah La troia di Uruk e di Baia, oooh oooh voglio ogni giorno il cazzo e la figa dei miei signori, ti prego miss aaahf lascia venire questa troia..." Baia la ignorò continuando col vibratore aumentandone ancora l'intensità -"Aah aaah ti prego miss ti pregoooo aaah aah per favore! Aaaah farò quello che vuoi!"
- "Dieci... Nove... Otto... Sette... Sei... Cinque... Quattro..."
-"Posso venire miss? Per favore... MISS!? MIIISSS!!! TI PREGO TI PREGOOO AAAH POSSO VENIREEE!!? AAAAAAH"
- "VIENI TROIA! VIENI PER MISS BAIA!"
-"AAAAAAAAAAAAAAAH AAAAAAAAH OOOOHF OOOHF, GRAZIE MISS BAIAAAAAAA!" Era schizzò leggermente mentre le fascie scricchiolavano nel legno tirate all'estremo, la diavoletta blu continuò a tenere il vibratore sull'ormai ipersensibile clitoride di Era che ansimava sfinita preda di spasmi incontrollati
-"OK OK, BASTA... BASTA TI PREGO MISS! È TROPPO AAAAAH AAAAAH TI PREGOOOOO NOOOO NOOOO TOGLILO TOGLILOOOO, AAAAAAH AAAAAAH" Era era veramente troppo sensibile e il piacere ora si stava trasformando in una terribile tortura
-"Voglio che tu venga ancora per la tua miss..."
-"NOOO NOOO NOOO NON RIESCOOO NON RIESCOOOO AAAAAAAAAH AAAAAAAAH AAAAAAH È TROPPO! TOGLILO! TOGLILOOOO! TI PREGOOO MISS BAIAAAAAAAAAH" Quasi simultaneamente Baia staccò il vibratore e infilò di colpo il dildo che stava ancora sul tavolo in mezzo alle gambe di Era, e cominciò a muoverlo avanti e indietro velocemente, le urla di dolore di Era si erano tramutate in mormorii di piacere
-"Ooooh ooooh oooh grazie miss! La mia figa é al tuo servizio padrona oooh oooh, usami, sfondami con quel dildo ooh oooh ooooh" Baia la penetrava velocemente e a fondo, la sentiva diventare sempre più stretta e bagnata faticando a spingervi dentro il grosso dildo nero
-"VIENI ANCORA PER MISS BAIA!" Era non riusciva a venire ancora, anche se la sua padrona non le dava tregua, continuava a gemere e a dimenarsi ma non ci riusciva
-"NON CI RIESCOOO MISS BAIAAA PERDONAMIII!" Baia estrasse il dildo e lo scagliò via, iniziando a schiaffeggiarla in mezzo alle gambe, una due tre, dieci volte sempre più forte
- "AHI AHI AHI AHI AAAAH MISS MISS PERDONAMI TI PREGO AHI AHI AAAAH AHIII" si bagnava la mano colpendola e la incalzava umiliandola -"INUTILE PUTTANA, NON TI MERITI PIÙ NULLA SE NON L'ONORE DI FARMI VENIRE! RIPRENDI A LECCARE! ADESSO!"
Si rimise seduta sulla faccia di Era riappendendosi all'anello e toccandosi col vibratore, venne altre quattro volte prima di sfinirsi completamente, non riusciva a dire nulla, le tremavano le gambe, riuscí malapena a tirarsi su dal visino fradicio, scendere dal tavolo senza cascare al suolo e stendersi di schiena sul pavimento nero lucido e fresco della navetta, chiuse gli occhi soddisfatta, il respiro diventò regolare e rilassato, e piombò in un sonno profondo.
Era rimase li, sfinita, bagnata, dolorante e pulsante, provò un paio di volte a chiamare Baia per capire dove fosse andata, o cosa stesse per fare, non sentiva più nulla ma non l'aveva sentita uscire, poteva fissare solo il soffitto nero, i seni le esplodevano ma non poteva fare niente, cercò di non pensare agli elastici, almeno sotto era finalmente libera... Voleva solo riposare in attesa del prossimo round ma iniziò a pensare a cosa sarebbe successo al ritorno di Uruk cosa le avrebbe fatto insieme a quel diavolo blu addestrato, si opponeva ma alla fine era sempre costretta a cedere, non poteva fare altro d'altronde... Adesso su quel tavolo, nuda, aperta, indifesa e sola con se stessa, si chiedeva quanto ne valesse la pena scalciare e ribellarsi, sarebbe stata punita solo più duramente e umiliata ancora e ancora... Ma non voleva ancora sottomettersi... Aveva ancora un briciolo di speranza e a quello si aggrappava
-"Un giorno sarò di nuovo libera..." chiuse gli occhi e si addormentò.

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