La suoneria del telefono mi svegliò, sbuffai e con svogliatezza presi il telefono dal comodino.
Guardai l'orario: erano le sei del mattino.Jason mi stava chiamando.
Mi stranii. Perchè chiamare a quell'ora?
"Pronto Jas? Che succede?" chiesi ancora assonnata.
"Ma buongiorno bel fiore di loto!" esclamò e sembrava essere sveglio già da un po', dato il suo tono attivo. Troppo attivo.
"Che cazzo stai dicendo?" ci mancava solo questo.
"Dai dai, preparati che oggi vieni con me!
Vestiti sportiva mi raccomando, 10 minuti e sono sotto casa tua!" chiuse la chiamata ed io rimasi a fissare il display.
Vestirmi sportiva. Alle 6 del mattino. Dio mio.Sospirai, passandomi la mano sul viso, poi controvoglia mi alzai dal letto; okay che ero mattiniera, ma non così tanto!
Avevo dieci minuti, scesi subito di sotto dirigendomi in cucina, accesi il tostapane e ci misi una fetta, poi accesi la macchina del caffè.
Intanto che il tutto si preparava, tornai nuovamente di sopra, aprii l'armadio e rovistai nei cassetti fino a trovare un completo sportivo, top e ciclisti neri. Ottimo.
Mi cambiai, mettendo anche delle scarpe sportive e guardai l'orario: 06:05, cazzo.Corsi giù, misi una capsula nella macchina del caffè, misi la tazzina sotto, selezionando "caffè lungo", non avrei potuto farcela diversamente; il pane era pronto, lo presi spalmandoci della marmellata. Ne addentai un pezzo e poi presi la tazzina, soffiai e bevvi due sorsi, dando poi un altro morso alla fetta di pane, finii il caffè e andai nel bagno al primo piano, con lo stomaco quasi in gola, lavai i denti, mi sciacquai il viso e feci la coda alta.
Il campanello suonò. Era arrivato Jason. Feci un respiro e mi precipitai ad aprire la porta."Arrivo, arrivo, accidenti!"
Per poco non finii per inciampare nel tappetino in fondo alle scale.
Aprii e Jason era lì, in posa tipo personal trainer da 1.000.000 di dollari.
Lo guardai inarcando il sopracciglio in maniera molto, molto accentuata.
"Ma-Che-Diavolo...??!""Buongiorno!! Ottimo outfit. Complimenti. Ero certo che non mi avresti fatto sfigurare tra i sentieri dello Skyline Park! Sai, è frequentato da runner professionisti."
"Cosa vorresti dire Jason? Parla chiaro, su!" Lo esortai. Non ci stavo capendo niente, o meglio, forse qualcosa avevo intuito, ma speravo tremendamente di sbagliarmi. Conoscevo Jason da abbastanza tempo per dire con assoluta certezza che da lui mi sarei potuta aspettare qualsiasi cosa.
"Si va a correre, semplice no?!"
"Ma sei impazzito?! Correre?? Ma cosa ti è preso? A quest'ora ero preparata ad una camminata e già sarebbe stato un impegno più che notevole, non ti pare?"
"Non essere esagerata! Andiamo su, e non fare altre storie, ci penserò io ad insegnarti come si corre e soprattutto come si respira."
Lo guardai storto, ma non potei fare altro che salire in macchina.
Sarei morta dopo cinque minuti, ne ero certa.
Ma fare qualcosa di diverso, assolutamente diverso dalle mie abitudini, sarebbe stata un'altra si quelle cose che non potevamo farmi altro che bene.
Avrei superato il mio (basso) limite?!Iniziammo a chiacchierare dal più e del meno, mentre alla radio passava una vecchia hit rock anni '70.
Conoscevo qualcosa e tutto sommato non era male, anche se ovviamente non era per nulla il mio genere. Ma come sottofondo di una chiacchierata, potevano andare bene.Neanche dieci minuti dopo ci trovammo nel parcheggio del parco. Parco. Una parola riduttiva.
Dovevo tenere sotto tiro Jason ovunque si fosse diretto oppure mi sarei persa."Eccoci qua, eri mai venuta?"
"Sì, un paio di volte, ma è passato molto tempo e comunque non sono mai passata per questo ingresso; si trovava su Franklin Road."
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𝐴 𝑆𝑖𝑙𝑒𝑛𝑡 𝐿𝑜𝑣𝑒
Romance"Perché chi ama davvero, prova emozioni talmente forti che rischierebbe la vita per te." Esistono due tipi di amori "silenziosi" ed il primo può essere inizialmente dolce, trasformandosi in rude, crudele e tremendamente sbagliato. Può farti del male...