capitolo 18

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"Allora vuoi venire a casa mia?Cambiamo un po' " mi dice sorridendo Cole
"Certo, perché no" ci dirigiamo verso quella che dovrebbe essere casa sua.

È una villa,molto grande direi,fuori è bianca e ha dei muri in mattone color grigio scuro intorno a tutta la casa e poi c'è un grosso cancello anche esso grigio.
Entriamo dal cancello e noto subito tantissima erba di un verde che lascia mozzafiato,c'è una specie di sentiero dove camminare per non andare nell'erba,è fatto di san pietrini tutti ben posizionati.
Una volta arrivati alla porta che è di un grigio chiaro molto elegante,entriamo e rimango a bocca aperta.La villa interna è moderna e luminosa, con pareti bianche e grandi finestre che lasciano entrare la luce. Gli arredi sono parecchio eleganti ma minimalisti, con pavimenti in legno chiaro e un favoloso soggiorno. La cucina è spaziosa,i mobili sono grigio chiaro e ci sono elettrodomestici e un'isola centrale di marmo. Le stanze sono tutte semplici ma eleganti e spaziose.
I bagni sono raffinati,eleganti e con molta luce,la cosa che mi piace di più è che le pareti sono in marmo bianco e oro.

"Cole sono senza parole,è tutto bellissimo"
"Grazie...vieni"
lo seguo e ci dirigiamo al secondo piano,in quella che dovrebbe essere camera sua,
entriamo e osservo tutto.

La stanza ha le pareti di un blu scuro che creano un'atmosfera molto quieta,invece a terra c'è un bel parquet.Il letto è matrimoniale ed ha una coperta anche questa blu scuro,ed è appoggiato contro una parete.
Sulla scrivania ci sono libri aperti e quaderni sparsi,fogli strappati e accartocciati. Una lampada illumina l'angolo e sopra al soffitto c'è un lampadario molto semplice.
Un mobiletto in legno che contiene oggetti personali del tipo fotografie di amici e momenti significativi. Spostando lo sguardo vedo un grosso armadio con sotto dei cassetti.

Nonostante l'atmosfera mi lascia un po' di tristezza, ci sono elementi che mi danno sollievo, come una pianta verde che spunta da un angolo e un diario aperto sulla scrivania con pensieri e riflessioni.

"Scusa il disordine sulla scrivania"
"Non ti preoccupare,i tuoi e tua sorella non ci sono?"
"I miei no,mia sorella invece è a scuola fino alle 14,poi alle 15:30 va a pallavolo"
"Ah capisco"
"Mangiamo ti va?"
"Si"

Scendiamo di sotto e Cole prepara la pasta al salmone, uno dei miei piatti preferiti.
"Sai questo è uno dei miei piatti preferiti"
"Oh davvero?"
"Sii" rido e mi sorride dicendo
"Quanto sei bella" arrossisco e si avvicina
"Quando arrossisci non sai che effetto mi fai"
"Dici" annuisce e gli lascio un dolce bacio sulla guancia quasi vicino alla bocca.
Quando ha finito di cucinare iniziamo a mangiare e dice guardandomi
"Com'è?"
"Buonissima,oh mio dio sei un cuoco bravissimo,dove hai imparato così bene?"
"Sono contento che ti piaccia,ho imparato da solo quando ai tempi i miei genitori erano sempre via e non c'era la domestica"
"Ah capisco,sappi che sei bravissimo però"
"Grazie,lo apprezzo sai,non cucino mai per nessuno se non me stesso ogni tanto"
gli rivolgo un sorriso dolce e poi noto che il suo piatto è meno pieno del mio e dico
"Ma ne vuoi un po'?Ne hai poca rispetto a me"
"No stai tranquilla,preferisco che ne mangi di più tu,ti devi riprendere principessa" gli sorrido e dopo aver finito la pasta mangiamo una pesca e saliamo in camera sua.

"Penso di star scoppiando" lui ride e dice
"Fai come se fossi a casa tua eh,mettiti pure a letto" sorrido e mi siedo affianco a lui,ci togliamo le scarpe e ci mettiamo a letto abbracciati
"Posso farti una domanda?"annuisce e dico
"Cosa sono tutti quei fogli stracciati e quel diario?" sospira e lo vedo un po' perso
"È difficile per me aprirmi così tanto"
"Però io l'ho fatto con te e mi ha fatto bene,se c'è qualcosa vorrei poter fare lo stesso per te"
Non dice una parola e nemmeno io,gli voglio dare il suo tempo.

"In verità non è nulla di che. Ho tanti pensieri e scrivo molto per scaricarmi;i miei genitori quando ero piccolo non c'erano mai e quando c'erano mi sgridavano sempre e mi davano colpe.Si aspettano sempre e solo l'eccellenza da me.Non ho mai avuto amore o altro,sempre e solo cattiverie e arroganza;lo stesso di ora comunque "
"Mi dispiace molto Cole,vorrei poterti aiutare"
"No principessa,non dispiacerti,ormai è passato.Sono cresciuto e ho capito tante cose,non ci do nemmeno più peso.E quando ho qualche pensiero,scrivo e mi passa"

Lo abbraccio e dico
"Cole devo parlarti di una cosa"
"Certo principessa dimmi tutto"
"Ehm allora non so come spiegartelo...
Con te mi sento come non mi sono mai sentita in vita mia,mi sento felice,rilassata e...amata.
Mi aiuti quando sono giù e ho capito che per me sei fondamentale.
Come ti avevo detto non sono mai stata fidanzata per davvero,e non ho mai provato questi sentimenti e sta notte ho pensato tanto"
"Sono contento principessa ,provo lo stesso anche io"
"Il punto è...che penso di amarti Cole,anzi ne sono convita" sta zitto guardandolo sorpreso d dopo minuti di silenzio dice
"Cosa?"
"Scusa non dovevo dirlo,forse era troppo presto e ho rovinato tut-"
"Nono,ridillo"
"Cosa?"
"Quello che hai detto"
"Non dovevo dirlo?"
"No,l'altra cosa"
"Che ti amo?"
Mi prende dai fianchi e mi bacia passionalmente,quando si stacca mi guarda sorridente e dice
"Cazzo,non aspettavo altro.Anch'io ti amo"
Sorridiamo e ci baciamo,per poi addormentarci abbracciati.

14:00...Pov.Edith

Mi sveglio per colpa di una gran sete,così decido di alzarmi molto delicatamente poiché c'era Cole che dormiva beato.
Mi alzo in punta di piedi e esco dalla sua stanza chiudendo la porta,scendo le scale e arrivata in cucina vedo Emma che pranza,le sorrido dicendo
"Ma ciao Emma"
"Ciao Edith!Come stai?Cosa ci fai qui?"
"Sto bene e tu?Sono con tuo fratello"
"Bene grazie,state insieme?"
"Si"
"Menomale,non c'è la facevo più"
"A cosa?"
"Sai per due mesi piangeva tutti i giorni,non mi ha detto perché ma ha detto che con te sta bene ed è felice,quindi sono contenta che non starà più male ora che state insieme"
I miei occhi diventano lucidi e lei dice
"Che succede?"
"Emma hai 11 anni,sei in grado di capirmi vero?" lei annuisce stranita e dice
"Mi è successa una cosa veramente brutta che mi ha portato a stare tanto tanto male,e presa dalle forti emozioni sono scappata di nuovo a Los Angeles,la causa per cui tuo fratello piangeva ero io,l'ho lasciato senza spiegazioni e senza sentirmi per due mesi.Sono ancora addolorata da ciò,e voglio rimediare perché ho capito di amarlo veramente"
"Oh...mi dispiace che tu sia stata male,ma se Cole ti ha perdonata significa che ti ama così tanto come dice,sai non è mai stato così dolce e felice"

14:27...

Mi abbraccia e bevo finalmente questo bicchiere d'acqua,quando sento la porta di casa loro aprirsi,entrano un signore di media altezza con i capelli scuri e gli occhi anche,non troppo anziano;seguito da una donna meravigliosa dai capelli biondo platino e occhi verdi.
"È mio papà;con la sua compagna "dice Emma

Subito mi notano e mi fissano,l'uomo mi scruta dall'alto al basso per poi dire
"Chi saresti?"
"Ehm salve,io sono Edith,Edith Evans,sono..."
"È la mia ragazza" mi giro e vedo Cole che scende gli ultimi gradini,per poi affiancarsi a me,suo padre lo fissa e posa di nuovo lo sguardo su di me,per poi dire
"Seriamente?Ti sei preso uno stecchino?
Una con più sostanza non te la potevi prendere,è inguardabile"
"Tesoro" lo riprende sussurrando la compagna.

Quelle parole mi colpiscono a fondo e mi costringono a guardare a terra,sobbalzo quando sento Cole praticamente urlare
"Come ti permetti?!Non sei nessuno per dare un giudizio del genere,sopratutto senza sapere cosa c'è dietro,vergognati!Non sei degno di essere chiamato uomo.Tu sei solo un mostro e lo sappiamo entrambi perché"
"Come osi brutto insolente!"
Si avvicina brutalmente a Cole,ma mi posiziono in mezzo dicendo
"La prego non lo faccia,tolgo io il disturbo"
Lui si ferma a guardarmi stranito e poi guarda Cole di nuovo infuriato,se ne va in una delle porte al piano terra e io corro via piangendo.

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