capitolo 5

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La mattina seguente-Giovedì 19 luglio 8:45...

Apro gli occhi e mi stiracchio sbadigliando,
controllo che ore sono e decido di andare a fare una corsa quindi mi alzo e scendo a fare colazione con una bella brioche alla crema e insieme bevo il mio amatissimo ginseng...una volta finita la colazione salgo in camera e mi tolgo la canottiera per poi mettere un top color panna e dei pantaloncini militari attillati poi vado in bagno a lavarmi il viso e i denti e poi faccio una coda morbida;scendo di sotto e metto le mie air force bianche vecchie che uso solo per correre ed esco di casa che ormai sono le 9:30.
È ormai un'ora che corro e sono sfinita,mi fermo per prendere fiato e inizio a camminare inizialmente per andare a casa ma poi decido di andare al lago.

10:30...

Arrivata al lago mi siedo sul ponticello e rimango così per un po' nella tranquillità,
dopodiché sento qualcuno arrivare e immagino già chi possa essere quindi mi giro dicendo
"Cole"ma la persona che vedo non è per niente Cole,anzi è un ragazzo alto,biondo con occhi molto scuri,labbra carnose e pelle molto chiara...mi guarda e dice con un mezzo sorriso
"Beh hai sbagliato,non sono Cole,ma sono un suo carissimo amico,James"
"Ah ehm scusami,pensavo fosse lui,piacere io sono Edith"
"Sei nuova Edith?Non ti ho mai vista qui"
"Si sono nuova,sono qui da circa 4 giorni"
"Ah capisco,come ti trovi?"
"Oh bene,è così tranquillo,non sono abituata ma io amo la tranquillità"
"Perché non sei abituata?"
"Vengo da Los Angeles, ogni giorno avevo sempre mille cose da fare"
"Capisco capisco"ride e io lo guardo interrogativa
"Cosa c'è di divertente?Non capisco scusa"
"Vieni da Los Angeles,di solito sono tutte figlie di papà che pensano solo ai soldi e a voler sempre vestiti di marca e tutte queste cose qua"
"Ma come ti viene,e poi non è assolutamente vero,anzi io ero stufa di quella vita...in un certo senso"
"Come mai in un certo senso"
"Non ti riguarda "
"Anche le cose che hai appena detto non mi riguardavano ma le hai dette lo stesso"
"Ho perso i miei genitori in un incidente,
mentre tornavano da un evento...non mi piaceva quella vita,ma darei di tutto per poterla vivere di nuovo con loro"dico con gli occhi lucidi
"Mi dispiace tanto Edith,stai tranquilla"
"Scusa devo andare,ci vediamo"
"Ciao Edith"

11:10...

Una volta a casa salgo in camera e apro il balcone uscendo per fumare una sigaretta...
inizio a pensare di nuovo ai miei genitori e sento gli occhi pizzicare e le lacrime che minacciano d'uscire quindi spengo la sigaretta dirigendomi in bagno,una volta li apro subito il doccino della doccia,mi spoglio e mentre l'acqua diventa bollente mi guardo allo specchio e li le mie lacrime cedono iniziando a cadere sul mio viso...piangendo disperata e strozzando le urla che avrei voluto tirare fuori mi butto sotto l'acqua,sentendo la mia pelle bruciare a quel contatto ma pur essendo veramente troppo calda rimango immersa nei miei pensieri.
Esco dalla doccia avvolgendo il mio corpo molto arrossato in un asciugamano che mi arriva fino a metà coscia e poi metto un asciugamano medio in testa avvolgendo i capelli,vado in camera e mi dirigo verso la mia cassettiera intenta a cercare un qualcosa di comodo da mettere,prendo dei pantaloncini corti a vita bassa bianchi poi una canottiera celeste con le bretelle sottili e prendo anche delle mutandine nere...mentre sto per togliermi l'asciugamano sento qualcosa sbattere sul balcone o meglio qualcuno,mi giro un po' spaventata e vedo un'ombra dietro la tenda,faccio un passo avanti e vedo qualcuno che sta entrando allora afferro ciò che più avevo vicino e inizio a tirarglieli contro;per prima una spazzola poi un peluche e poi i miei vestiti che avevo appena preso fin quando lo sento dire
"Edith basta!Sono io,Cole!"lo guardo sconvolta e dico
"Ma sei matto?!Mi hai fatto prendere un colpo!"vado verso di lui dandogli sberle sul petto e lui mi blocca i polsi
"Hai ragione principessa,ma volevo vederti e non rispondevi alla porta quindi..."
"Quindi hai pensato di entrare dal balcone...certo,è assolutamente normale"
ride e io gli sorrido, mi guarda e abbasso lo sguardo su di me e mi rendo conto di essere ancora nuda e dico coprendomi
"Oh mio dio!Girati!" si gira ridendo e dice
"Tranquilla principessa,non devi vergognarti"
"Mi passeresti i vestiti a terra"
"Quelli che mi hai lanciato credendo che fossi un estraneo?" ride
"Non c'è niente da ridere"
"Tieni" dice passandomi i vestiti e dico
"Ehm manca una cosa"
"Cioè?" guardo e le mie mutandine vicino al bordo del letto e dico
"Faccio io" vede le mutandine vicino al letto e va a prenderle dicendo
"Queste?"mi guarda con un sorriso divertito e dico
"Dammele Cole"me le da e dico
"Se vuoi siediti pure,mi vesto e arrivo"
mi chiudo in bagno e mi vesto,tolgo l'asciugamano dai capelli e li pettino,una volta finito torno in camera e lo vedo seduto sul letto con in mano il mio libro che stavo leggendo al momento e dice vedendomi
"Leggi?"
"Si...come mai sei venuto?"
mi guarda e si alza venendo davanti a me e solo adesso mi sto rendendo conto di quanto sia più alto rispetto a me
"Mi mancavi"
"Davvero?"chiedo incredula
"Si,mi mancavi e non poco"
"Posso abbracciarti?"sussurro piano e lui mi guarda con occhi dolci e mi dice
"Non devi chiederlo,certo che puoi"
mi avvicino a lui e metto le mie mani sui suoi fianchi e le lascio scorrere fino ad andare sulla sua grande schiena e lui si piega mettendomi le braccia sul retro della testa essendo che è davvero molto più alto,lo stringo forte a me e lui fa lo stesso lasciandomi un dolce bacio sulla testa e dico
"Non vorrei mai staccarmi da te Cole"

Sentivo che i miei sentimenti per Cole crescevano sempre di più,ma avevo paura di non piacerli,di non essere abbastanza,di essere presa in giro,di soffrire...ero spaventata ma affascinata all'idea dell'amore.
Forse prima o poi riuscirò ad aprirmi di più e capire bene cosa voglio.

"Oh principessa,sapessi io"gli sorrido staccandomi per guardarlo meglio e lui dice
"Quanto sei bella"
"Cole posso dirti una cosa?"
"Certo"
"Stamattina ero andata a correre e dopo ero andata al lago e ho sentito qualcuno e pensando fossi tu ho detto il tuo nome,ma invece era un ragazzo alto,biondo con gli occhi scuri,mi pare si chiamasse James,ha detto di conoscerti" vedo che stringe i pugni e serra la mascella
"Cosa ti ha detto?Ti ha fatto qualcosa?"
"Nono,Cole perché dici così?Chi è?"
"Uno stronzo,stagli lontana ti prego"
"Con me è stato gentile"
"Non lo è!"dice alzando il tono di voce e io mi allontano di un passo
"Scusa,non volevo alzare la voce,non allontanarti;è una brutta persona devi credermi"
"Va bene Cole"
mi tira subito a lui abbracciandomi e ricambio il suo abbraccio.
Guardo l'orologio e vedo che sono le 12:00
e dico
"Ti fermi a pranzo?"
"Volentieri principessa"
essendo ancora presto ci sediamo sul letto e iniziamo a parlare e a una certa mi dice
"Posso chiederti una cosa senza sembrare invadente?"annuisco
"Quando sono entrato e hai capito che ero io,ho visto che avevi gli occhi molto rossi e gonfi,così come braccia e gambe;cos'è successo?"
"Ah...l'hai notato"
"Si,è successo qualcosa?"
"Non è niente Cole..."
"Con me puoi parlare,di tutto"
"Lo so,però non riesco ad aprirmi,ho paura"
"Non devi,non con me principessa"
"Grazie Cole"prendo una breve pausa e dico
"Stavo pensando ai miei genitori,mi mancano Cole,non riesco più a vivere così"
"Principessa lo so che fa male,ma tu devi essere forte...per loro e per te;loro saranno sempre con te"inizio a piangere e lui mi stringe a sé...

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