22 settembre,ore 7:00
Pov.ColeSpengo la sveglia e mi stiro alzandomi.
sbadiglio guardando fuori dal balcone e pensando a cosa fare con Edith.
Decido di andare a farmi la doccia.
Entro nel mio bagno personale che è caratterizzato da pareti blu,le piastrelle grigie sul pavimento, mentre un grande specchio con luci led occupa una parete.C'era un box doccia per due persone e un lavandino spazioso con rialzo.
Dopo essermi lavato mi vesto con una semplice maglia bianca attillata e dei pantaloncini corti da palestra neri.
Mi dirigo di sotto per mangiare al volo qualcosa e dopodiché esco per alle 7:45 andare in palestra così che arriverò alle 8:00.2 ore dopo...
Dopo due ore intense di palestra, esco con il sudore che mi gocciola su tutta la fronte e un'onda di adrenalina che ancora pulsa nel mio corpo. Mentre cammino, il pensiero di lei torna prepotente.
È stato un periodo difficile e pieno di sofferenze da parte di entrambi ma oggi qualcosa mi spinge a dirigermi verso casa sua. Non so cosa dirle, né se sia il momento giusto, ma sento il bisogno di riaverla con me.
Arrivato sotto casa sua sospiro, cercando di capire cosa dirle esattamente.
Sono le 10:27 e mi chiedo se sia sveglia.
Decido di suonare e mi viene ad aprire alla porta proprio lei.
Ha un pigiama corto e si vede bene quanto è dimagrita.
Mi guarda confusa e dice
"Cole?Cosa ci fai qui..."
"Ciao Edith,si ecco,io volevo parlarti"
"Ah...ehm accomodati e scusa le condizioni"Saliamo in camera sua e la guardo con il cuore in panico.Poi dico
"Due mesi senza una parola. Pensavo di aver fatto qualcosa che ti avesse portato ad andartene e a non volermi sentire più.
Piangevo ogni giorno,ero a pezzi,eri la mia unica felicità in quel momento e te ne sei andata"
Lei abbassa lo sguardo dicendo
"È stata dura anche per me Cole,vedere i tuoi messaggi e non poterti rispondere... mi mancavi,ma la mia migliore amica è morta."
"Sì, lo so. Ma avresti dovuto dirmelo,ti avrei aiutata"
"Non volevo farti soffrire. Non sapevo come gestire tutto questo. Mi sentivo così persa."
"Capisco il dolore, ma avrei voluto essere lì per te. Non dovevi affrontarlo da sola." Faccio un passo verso di lei dicendo
"Volevo sapere come stavi;ero a pezzi...mi mancavi da morire"lei sta per piangere e dice
"Lo so, e mi dispiace. Avevo paura di farti stare male con la mia sofferenza."
"Io voglio tutto di te Edith,nel bene e nel male.E voglio che tu sappia che ci sono sempre , anche nei momenti più bui."Lei solleva lo sguardo con occhi lucidi e dice
"Non so come fare. Ogni volta che chiudo gli occhi, penso a lei e tutto mi sembra insopportabile."
"Capisco. È normale sentirsi così. Ma non devi farlo da sola,possiamo trovare un modo per affrontare il dolore insieme."
"Non voglio che tu mi veda così" risponde con voce tremante.
"Principessa...io voglio conoscere ogni tua sfumatura, anche quella fragile. La vita è fatta di alti e bassi, e voglio essere al tuo fianco, qualunque cosa accada."Lei si ferma, riflettendo sulle mie parole e poi dice
"Veramente?"sorrido dicendole
"Si Edith non sarà facile,ma prometto di non andarmene."
Mi fa un leggero sorriso e dice
"Grazie. Ne ho bisogno in questo momento."
"Vorrei chiederti una cosa Edith"
"Dimmi pure"
"Scusa se te lo dico, ma sei molto dimagrita. Stai mangiando?"
Lei sospira e con una mano si sfiora il collo e poi dice guardando verso il pavimento
"Non lo so, non mi sono nemmeno accorta di quanto sono dimagrita.Non avevo appetito... tutto mi sembrava insipido."le prendo le mani facendole alzare il viso
"Devi prenderti cura di te. Non voglio che questo dolore ti distrugga," dico, preoccupato. "È normale sentirsi giù, ma il tuo corpo ha bisogno di energia per affrontare tutto questo."
"Lo so, ma non riesco a trovare la forza per mangiare o fare qualsiasi cosa. Mi sento vuota e rotta,come una bambola che non puoi aggiustare " confessa con voce rotta.
"Cerca di mangiare qualcosa. Anche solo un po,ti aiuterò io" e poi aggiungo
"Non sei una bambola rotta e non sei più sola."
"Ci proverò," dice, abbassando lo sguardo. "Ma è complicato."
"Lo è, ma ti prometto che farò il possibile per aiutarti. Non voglio che tu ti perda in questo. Facciamo insieme questo percorso."Si sdraia sul letto e le dico
"Non hai idea di quanto tu mi sia mancata.
Ogni cosa di te mi mancava."
mi guarda triste e dice
"Lo so e ti chiedo scusa per la mia assenza"
"Non devi chiedermi scusa"ormai le parole che mi escono da sole
"Mi mancava il modo in cui mi ascoltavi, le nostre passeggiate, anche solo il tuo profumo che riempiva l'aria. Mi mancavano i momenti di silenzio, quando non servivano parole. E, cosa più importante, mi mancava sapere che ci sei."
"Non volevo farti stare male," dice, con la voce quasi un sussurro.
"Ma mi hai fatto sentire solo ed io volevo esserci per te, e invece mi hai lasciato all'oscuro. E ora... voglio solo tornare a come eravamo,ma più uniti"
"Ci proverò" dice lei tremante
"Voglio che torniamo a essere noi."
"Allora iniziamo da qui insieme"dico, cercando di farle capire che voglio aiutarla a ritrovare la forza."Non voglio perderti" dico ad un certo punto con voce rotta,lei sorride e dice "Nemmeno io voglio perderti."
Ci avviciniamo, e il mondo intorno a noi sembra fermarsi. Le nostre labbra si sfiorano timidamente, poi si uniscono in un bacio dolce e intenso.Il suo profumo che mi riempie i sensi, e finalmente capisco che ci siamo ritrovati.
"Mi sei mancato!" dice lei scoppiando a piangere,le prendo il viso asciugandole le lacrime dicendole
"Anche tu principessa,ricominciamo da oggi"Ci sorridiamo e rimaniamo abbracciati fino a ora di pranzo.
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Ciaoo!
Lo soo,capitolo corto ma per me è stato molto intenso(in tutti i sensi perché ho un mal di testa atroce ma volevo scrivere lo stesso)
Cosa ne pensate?❤️
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Solo io e te
DragosteSei Edith Evans vieni da Los Angeles in California ma ti trasferisci a Jacksonville dove abita la tua nonna materna,ma come mai da Los Angeles sei finita a Jacksonville? Incontrerai persone interessanti che ti cambieranno la vita rendendola più bell...