Parte 18

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Sto andando in sala per provare i pezzi della puntata, che ancora non so, quindi entro in sala e saluto Raffa, e apro la solita busta, per poco non mi casco in terra, e Raffa sempre che se ne sia accorta "Isa tutto bene?" "Raffa io questa canzone non posso cantarla" lei mi guarda un po' storta "come no? certo che puoi cantarla" "no Raffa non ci riesco" "ma perché? significa qualcosa di importante?" ed é qui che mi blocco, non riesco più a parlare, non controllo le lacrime che mi escono dagli occhi, non controllo il mio respiro, il mio tremolio, non capisco più niente, vedo la stanza girare e sento le pareti che mi schiacciano. Pensa Isa pensa. 5 cose che posso vedere: lo schermo con la scritta amici, il bancone di Raffa, il microfono, il computer davanti a me, i divanetti poco più bassi, 4 cose che posso toccare: la cintura dei miei jeans, i miei anelli tra cui quello di TrigNO, lo sgabello di legno abbastanza scivolosa su cui sono seduta, la collana con la gemma rossa. Ci sei quasi Isa, respira, ti prego.
3 cose che posso sentire con le orecchie: il suono della vibrazione del computer, la musica di qualche ballerino di una sala, la voce di Raffa, dolce, come lo era quella di mia mamma.
2 cose che sento con il naso: il forte odore di pulito che c'è sempre nelle aule di questo studio, e il mio stesso profumo, alla vaniglia, lo stesso da anni. 1 cosa che posso gustare: non sento niente, mi disconnetto dalla realtà, cosa posso gustare, non c'è niente, risale il panico, no Isa calmati, ci sei quasi, concentrati, sento il sapore della caramella al limone che avevo preso prima di uscire dalla casetta. Ce l'ho fatta, apro gli occhi, è tutto più nitido, più reale. Raffa mi guarda "ti sei calmata?" "si ci sono" "vuoi che ti chiamo Rudy?" annuisco, non posso nemmeno pensare di cantare questa canzone. "Ha chiesto se non è un problema di andare tu da lui in stanza 4" "vado, grazie Raffa" "vieni qua" mi abbraccia forte, e poi mi dirigo dal mio professore.

"Ei ciao Isa" "ciao Rudy" chiaramente deve sapere che sono stata male, glielo deve aver detto Raffa "come mai non vuoi cantare quella canzone?" mi chiede dolcemente, con uno sguardo altamente comprensivo "ha un significato molto profondo e ci sono tanti, troppi ricordi collegati a quella canzone, non riesco a farla" "e ti va di raccontarmi qualcosa nello specifico? quello che vuoi tu" una parte di me non vuole, perché raccontare queste cose sarebbe come rivivere il dolore una seconda volta, ma so che sarebbe una grande prova che potrebbe aiutarmi nell'entrate nelle canzoni che canto, a metterci di più.
"non è una bella storia" "io amo le brutte storie" lo guardo negli occhi, nel suo sguardo vedo tutto quello che non ho mai visto in quello di mio padre, gli voglio raccontare tutto.

"Quando mi sono raccontata un mese fa non ti ho detto tutta tutta la verità" "cioè?" sospiro "cioè io e mio padre non è che abbiamo proprio deciso che io mi sarei dovuta trasferire, diciamo che" tiro su con il naso, faccio una piccola pausa e ricomincio "è stata più una sua decisione, abbiamo discusso e poi mi ha dato due ore per uscire di casa"
mi sono sempre sforzata di ricordare la discussione che abbiamo avuto in un modo diverso, ma in realtà è sempre stata solo questa la realtà, e la verità è anche che io non avrei mai lasciato quella casa di mia spontanea volontà, per quanto io odiassi mio padre, amavo i miei fratellini più di ogni altra cosa al mondo, e pensarli soli in casa con mio padre mi stringe il cuore.
"cioè ti ha cacciato di casa a 15 anni?" abbasso la testa "14" sospira "la tua colpa sarebbe stata?" "che amavo la musica" mi esce una lacrima, ma non posso piangere, non più.
"E questa canzone cosa c'entra?" riprende il punto centrale Rudy "Questa canzone era quella che ho sempre canticchiato a mio fratellino Noah quando piangeva, quando non riusciva a dormire e lui voleva solo me, ero l'unica che riusciva a calmarlo e rideva solo a me, mi ero promessa che non avrei mai fatto si che soffrissero, soprattutto per colpa di mio padre, ne lui, ne i miei fratellini Elia e Enea, sono due gemelli due anni più grandi di Noah, a loro tra i voglio un bene dell'anima, li amavo tanto, e pensare che ora io non ci sono più a proteggerli, che loro non hanno la più pallida idea di chi io sia, che hanno una sorella, mi distrugge, mi sento in colpa, per loro sono completamente un Mr.s forgettable adesso"
"Ma tu Isa non li hai lasciati, sei stata obbligata, e credo tu non li abbia mai voluti lasciare" scuoto la testa, decisamente no. "Magari loro non si ricordano perfettamente di te, ma tu non ti scorderai mai di loro, e chissà magari un giorno, Noah ascolterà la tua esibizione in cui canti questa canzone e si ricorderà tutto" mi manca l'aria "No rudy ti prego, non ce la farò mai a cantarla in una puntata" "non dico per forza in questa, prenditi il tuo tempo, ma sai pure ti che questa canzone significa così tanto per te che hai la necessità di cantarla a tutti un giorno" qualcosa mi si muove dentro, forse ha semplicemente ragione, e io sono tremendamente spaventata.
"Ti va di cantarmela, ma come la cantavi a tuo fratello per farlo addormentare, pensa di averlo davanti e doverlo fare un'altra volta, e pensa che per lui non sarai mai una ragazza dimenticabile"
"non sono in grado, non più" mi trema la voce
"fallo per Noah" chiudo gli occhi, Isa non piangere.
E inizio a cantare, senza microfono, senza in-ear, senza una base sotto, senza niente, solo con la mia voce, proprio come facevo con lui, e chiudo gli occhi.

I know that you're waiting for me like a dog
But have some patience for the part of me that's lost

E penso al mio piccolo Noah, che mi aspetta sul letto, tutto rannicchiato come un bambino quando sta ancora nella pancia della mamma,  e aspetta che vada da lui a cantargli questa canzone, mentre gli accarezzo la testa.

There's been a hundred times
When I don't recognize
Any of you that love me
I try to memorize and identify
But it's all getting foggy

My head is in the clouds right now
Just pray I come around, around

Chissà quanto sarà grande adesso, quanto sarà bello, quanto sarà simpatico, chissà.

Hello, hello, are you lonely?
I'm sorry, it's just the chemicals
Hello, hello, do you know me?
I'm called Mr. Forgettable (oh, oh, oh, oh-oh, oh-oh, oh-oh)
Mr. Forgettable (oh, oh, oh, oh-oh, oh-oh, oh-oh)
Mr. Forgettable

Non riesco a sostenere l'immagine dei grandi occhioni azzurri di mio fratello che mi guardano, senza sorridere, mi guardano come un'estranea, una di cui non sanno niente, una di cui hanno paura.
Apro gli occhi e vedo il luccichio in quelli di Rudy, si è emozionato ed é sull'orlo del pianto. Gli scende una lacrima solo quando ci guardiamo negli occhi, non riesco a non pensare a quanto mi manchi il mio piccolo fratello. Rudy fa il giro della sua postazione dietro la bianca scrivania, mi viene in contro con le braccia aperte, io mi ci butto dentro e lo abbraccio "grazie Isa" c'è un tono di amarezza nelle sue parole, ma lo dice con un affetto che sembra quasi di poter toccare.

Spazio Autrice:
Ciao ragazzi! Avete visto? Due capitoli in un giorno, mi sto superando. Questo non è proprio un grande capitolo felice, vediamo un po' il passato di Isa, percepiamo un po' del suo dolore. Grazie per l'attenzione. 💓

P.S. So che questa canzone (bellissima) è uscita solo nel 2022, però chiudete un occhio per il fine della storia.🫶🏻

Duetto di cuori -Luk3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora