vuoi lasciarmi andare?

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Harry: dio Liam rispondimi ...non voglio stare a sopportare il tuo migliore amico! Cristo ma perché io?
Harry stava da mezz'ora a camminare avanti e indietro cercando di contattare Liam inutilmente.
Da un lato voleva andarsene e dall'altro lato si ritrovava a poca distanza dalla porta dell'appartamento di Louis e l'idea di trovarselo faccia a faccia non lo entusiasmava poi così tanto.
Anzi, per niente.
Dopo l'ennesimo messaggio della segreteria telefonica decise di mollare l'idea di chiedere l'aiuto del suo capo e si mise davanti alla porta.
Fece per suonare il campanello ma la porta si aprì e Harry si trovò Louis davanti.
Louis: finalmente ti sei deciso, è da mezz'ora che fai avanti e indietro!
Harry: come fai a saperlo?
Louis: la mia porta ha lo spioncino, l'hai scordato?
Harry: mi hai spiato!
Louis: e allora? È divertente! Ora entra e cambia la lampadina, non mi va di stare al buio un'altra notte!
Louis prese Harry per un braccio prima che potesse replicare e lo trascinò dentro l'appartamento lasciando poi che Harry si mettesse al lavoro mentre lui si sedette sul divano e riprese il copione che stava leggendo.
Qualche minuto dopo Harry finì di mettere a posto la lampadina nuova e sorrise soddisfatto quando vide che andava.
Harry: bene, ho finito quindi ora vado!
Louis: non credo.. prima sistema qui in giro!
Harry sgranò gli occhi vedendo il caos che c'era nella cucina e nel salotto.
Harry: scusa perché dovrei farlo? Non sono mica il tuo maggiordomo!
Louis: lo sa bene....perché io sono un ragazzo fragile che non sa fare nulla da solo...e devo studiare le mie battute, non vorrai mica che vada sul set e non so cosa devo dire?
Harry: uff e va bene! E poi posso andare via?
Louis: sì!
Harry sospirò e si mise all'opera mentre Louis cercava di nascondere un sorriso vittorioso.

*****

Qualche ora dopo...

Ormai erano le otto di sera quando Harry finì di mettere via i piatti.
Dopo che aveva sistemato l'appartamento Louis non era molto intenzionato a lasciarlo andare nonostante la parola data e così l'aveva "costretto" a chiedere di prendere del cibo d'asporto per sé stesso e per Harry perché "sono troppo stanco per cucinare oggi".
Harry non ci aveva creduto molto alle sue parole in quanto sapeva che Louis non sapeva cucinare neanche un uovo sodo ma aveva deciso di lasciare correre e di non protestare.
Ma ora si era fatto veramente tardi e in quel momento voleva solo andare a casa e riposarsi prima di svegliarsi la mattina dopo per andare a lavorare.
Harry: okay, ho finito...ora posso andare?
Louis: sì...ma prima una cosa!
Harry: non chiedermi di pulire il bagno di nuovo!
Louis: nah, hai già fatto tanto oggi, voglio solo darti una ricompensa!
Harry: e cosa? Insomma Louis, vuoi lasciarmi andare? Io....
Le parole gli morirono in gola quando Louis si mise in punta di piedi e gli lasciò un bacio sulla fronte lasciandolo con gli occhi sgranati e il viso leggermente arrossito.
Louis: ecco fatto, un bacio sulla fronte da un grande attore come me non capita tutti i  giorni, sentiti onorato, ora puoi andare!
Louis gli ridiede la borsa a tracolla che aveva lasciato sul divano e lo accompagnò alla porta lasciandolo uscire.
Louis: buonanotte...Hazza!
Harry: ehi come...?
Ma Louis aveva chiuso la porta.
Harry: come sa che il mio soprannome è Hazza?
Harry si riscosse da quei pensieri e se ne andò correndo sperando che il rossore sulla sua faccia svanisse in fretta.

Angolo autrice

Ed ecco che tornano Harry e Louis

Cosa ne pensate?

E ora?

Che accadrà?

Alla prossima!

Love Sea {Ziam Mayne;Larry Stylinson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora