Capitolo 2

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ETHAN

Rincasai stanco, il pomeriggio, dopo la scuola, bagnato fradicio a causa del maltempo e dei tuoni, venuti proprio un’ora prima dell’uscita.
Io testardo come sono, avevo scelto di uscire in moto, nonostante il meteo prevedesse già da stamattina il diluvio, per avvisare l’arrivo.

Anche il viso di mia madre sembrava avvisare qualcosa, a causa dell’espressione cupa e grigia, come il cielo in quel momento.

Chiusi la porta alle mie spalle, dopo essermi scrollato sotto la tettoia per evitare di sgocciolare sul parquet chiaro e pulito.
Entrai con un sopracciglio alzato, aspettando che mia madre, appoggiata all’isola della cucina, iniziasse a parlare.
Questo però non accadde e io ebbi il tempo di levarmi la giacca e le scarpe all'ingresso e di raggiungerla sempre piú confuso.
Di solito lei era sempre raggiante e pregna di gioia da contagiare a chiunque le stesse accanto, oggi invece era diversa, e questo poteva prevedere solo 2 cose: o una strage, o un cambiamento.

Oppure entrambe.

La salutai con un veloce abbraccio che ricambiò appena, sembrava scossa da qualcosa.

Cosa diavolo stava succedendo?

Mi misi di fronte a lei aspettando delle spiegazioni, che non tardarono ad arrivare, non appena alzo lo sguardo con gli occhi lucidi.

<<Ethan tu sai quanto io abbia sempre desiderato adottare una figlia da quando tuo padre è morto>> iniziò a parlare, per poi fare una piccola pausa, riempita da un sospiro, mentre io la guardavo insistentemente, cercando più informazioni sul suo sguardo.
Ho sempre saputo che uno dei suoi sogni era quello di avere 2 figli, un maschio e una femmina, ma non capivo cosa c'entrasse adesso.
Attese qualche secondo per trovare le parole prima di continuare.

<<Lo so che probabilmente sarà uno shock per te, ma ho deciso di farlo, ho adottato una ragazza>> sorrise appena me lo disse con un luccichio strano negli occhi ancora lucidi.

Io sbarrai gli occhi sorpreso e quasi arrabbiato sbattendo le palpebre due o tre volte prima di assimilare la frase.

Cos... In che senso... Era uno scherzo?
Rimasi a fissarla, scioccato, per qualche secondo, prima di rendermi conto che, no, non era uno scherzo, era più seria che mai
.
Sul serio me lo stava dicendo così? Non mi aveva nemmeno consultato e io mi dovevo trovare a vivere con una sconosciuta.

Sul serio?

Spalancai la bocca per dire qualcosa ma le parole mi morirono in gola.
Non ci potevo credere, dopo la morte di mio padre e del mio migliore amico volevo solo rimanere da solo.

<Cosa cazzo vuol dire? Chi è? Non mi hai nemmeno consultato porca puttana!>> Spalancai le braccia incazzato nero e mi allontani da lei, prima di fare qualcosa di avventato.

Ero furioso, e quando lo ero, non rispondevo delle mie azioni e agivo impulsivamente.

Ero davvero scioccato dalla notizia sicuramente non attesa.
Lo sapeva benissimo quanto volessi rimanere solo, ma lei aveva deciso di fare di testa sua lo stesso.
Dio non ci potevo credere.
Non volevo in casa una mocciosetta del cazzo, mi bastava già la merda che avevo e ora mi ci mancava una tizia a caso, con cui avrei dovuto andare d’accordo come due fratellini felici.
Mi passai le mani sui capelli neri, volevo sapere di più, quando arrivava? Era già qui? Quando avevi dovuto incontrarla? Quanti anni aveva?

<<Ethan lo so che avrei dovuto dirtelo prima ma è successo tutto oggi e troppo velocemente anche per me, vorrei solo che tu provassi a capirmi>> disse sconfitta dalla mia reazione, distogliendo lo sguardo e portandolo dietro di me, mentre il mio rimaneva fisso su di lei per sapere qualcos'altro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 28 ⏰

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