11: Ricominciare senza di te

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I giorni successivi a quella sera passarono in una strana lentezza, come se ogni cosa attorno a me fosse diventata ovattata, distante. Lewis era fuori dalla mia vita ora, e anche se era stata la mia scelta, l’assenza si faceva sentire in modo crudele. Ogni volta che il mio telefono vibrava, una parte di me sperava fosse lui, ma l’altra parte, quella più razionale, sapeva che il silenzio era la cosa migliore.

Chris era l’unico raggio di luce in quelle giornate buie. Non mi aveva mai chiesto di Lewis, come se avesse capito che, per ora, parlare di lui era un argomento proibito. La sua comprensione era il mio rifugio, ma mi accorsi presto di quanto quella gentilezza mi facesse sentire in colpa. Chris mi dava tutto, e io riuscivo solo a offrirgli i resti di un cuore spezzato.

Una sera, mentre passeggiavamo lungo il Tamigi, lui si fermò e mi prese la mano. “Alison,” iniziò con voce calma, “non ti chiederò di dimenticare il passato, ma ho bisogno di sapere se con me puoi avere un futuro.”

Le sue parole mi colpirono, e sentii le lacrime pungermi gli occhi. “Chris, io… vorrei davvero riuscire a darti tutto ciò che meriti. Ma c’è una parte di me che sta ancora cercando di guarire, di accettare tutto ciò che ho vissuto.”

Lui annuì

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