ELDRIC:
Eldric era un uomo che portava su di sé le cicatrici di una vita passata tra ombre e magia oscura. La sua figura era alta e imponente, avvolta in un mantello scuro che sembrava parte della notte stessa, scivolando attorno a lui come se volesse nasconderlo dal mondo. Le sue spalle erano larghe, segnate da una tensione costante, e la sua postura indicava la forza di qualcuno che aveva vissuto molto e sofferto ancora di più. Ogni movimento era lento, controllato, come se ogni passo e ogni gesto fossero studiati per evitare di rivelare troppo di sé.
Il suo volto era segnato da cicatrici sottili, quasi come se fossero state incise con precisione da qualcuno che voleva lasciare un messaggio. La pelle pallida aveva una qualità spettrale, come se la luce evitasse di toccarlo davvero, e sotto i suoi occhi scuri si potevano vedere lievi ombre che parlavano di notti insonni e lotte interiori mai concluse. Le sue sopracciglia, spesso aggrottate, aggiungevano un'intensità al suo sguardo che era tanto penetrante quanto inquietante.
Gli occhi di Eldric erano forse il tratto più impressionante: di un grigio argenteo, sembravano emanare una luce fredda e innaturale, come se potessero vedere attraverso le menzogne e i segreti degli altri. In essi si agitava una lotta costante tra la sua umanità e la bestia che lo divorava dall'interno. Quando lo si guardava negli occhi, era impossibile ignorare l'oscurità che sembrava vivere lì, come un'ombra profonda e pericolosa pronta a esplodere.
Dal suo collo pendeva un ciondolo incastonato con un piccolo frammento di Cristallo. La pietra pulsava debolmente di una luce fredda, quasi fosse in sintonia con il suo stesso respiro. Questo oggetto, portato come una sorta di talismano, sembrava ancorarlo alla realtà e gli dava l'apparenza di qualcuno costantemente in bilico tra due mondi. L'amuleto non era solo un accessorio, ma un mezzo di protezione, forse la sua ultima difesa contro la bestia che si nascondeva dentro di lui.
Alla cintura, Eldric portava una borsa di cuoio consumata, resistente e antica, come se fosse appartenuta a un mago di un'epoca dimenticata. Da essa spuntavano due volumi, uno rilegato con simboli arcani e incisioni in una lingua misteriosa, evidente segno di studi avanzati e pericolosi. L'altro libro, inaspettatamente, era una raccolta di poesie, con lettere argentee sulla copertina, un dettaglio che rivelava una complessità inaspettata. Era come se, oltre la durezza della sua figura, ci fosse una parte di lui ancora legata alla bellezza e alla vulnerabilità.
Le sue mani erano forti e segnate da vene in rilievo, mani che avevano compiuto incantesimi, ma anche lottato fisicamente. La pelle sulle dita era inspessita e segnata da vecchie bruciature, prova di un passato di esperimenti e magie pericolose. Ogni tanto, quando la tensione aumentava, la sua mano destra tremava lievemente, come se un'energia oscura cercasse di prendere il controllo.
In lui c'era un equilibrio instabile, una continua battaglia tra l'umanità e la bestialità. La sua stessa presenza era un monito di potere e pericolo: Eldric non era semplicemente un uomo, ma un simbolo di forze che sfidavano la comprensione, una figura avvolta da misteri e oscurità.
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AETHERNITAS
FantasyLa storia di Aeternitas è un'epopea fantasy ambientata nel mondo magico di Aldarion, un regno la cui stabilità dipende dai Cristalli Eterni, potenti artefatti che mantengono l'equilibrio cosmico. Tuttavia, quando uno di questi cristalli viene rubato...