Capitolo 5: Capitolo IV

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"Devi raggiungere e toccare la cosa che sta ribollendo dentro di te

e renderla in qualche modo utile".

- Audre Lorde

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" Mini ! Mini!" Hermione balzò in piedi per trovare una piccola figura che singhiozzava e le scuoteva la spalla.
"Scorpius?", disse scivolando dal letto e accucciandosi davanti a lui. Il suo volto era corrucciato e macchiato, le lacrime gli scorrevano in rivoli d'argento lungo il viso. Lo tirò subito vicino a sé, estraendo la bacchetta. "Cosa c'è che non va?"
"Papà", singhiozzò lui, stringendola più forte, "papà sta- sta facendo un brutto sogno".
Hermione si rilassò e gli strofinò dei cerchi sulla schiena per calmarlo.
"Va tutto bene, starà bene", mormorò dolcemente. "Andiamo ad aiutarlo, va bene?"
Scorpius annuì, ma non la lasciò andare, così lei lo prese con un braccio e si diresse verso la stanza di Malfoy. Hermione sussurrò all'orecchio di Scorpius, cercando di calmarlo. Il suo pianto si placò, ma continuava a singhiozzare e a tremare.
"Aiuteremo il tuo papà. Starà bene, te lo prometto". Entrarono nella stanza, con la porta già socchiusa. Sul letto, Malfoy si agitava selvaggiamente sulle lenzuola. Hermione imprecò e agitò la bacchetta per accendere la lampada a fianco del letto.
" No! No! ", rantolò rauco, scuotendo le lenzuola, con il volto teso e imperlato di sudore. Scorpius ricominciò a singhiozzare, implorando incoerentemente Mini aiuto, Mini aiuto, Mini aiuto .
"Malfoy! Malfoy svegliati!". Hermione chiamò dopo aver messo a terra Scorpius ed essere andata al fianco del padre. La luce dorata della lampada brillava sul suo torso sudato, illuminando il suo volto contorto, con gli occhi rovesciati all'indietro.
"Sì, lo farò! Farò qualsiasi cosa, per favore..."
"Draco!" Gridò Hermione, tenendogli ferma la testa che si agitava. Scorpius si aggrappò saldamente alla sua gamba, mentre il suo pianto si faceva più forte.
All'improvviso, gli occhi di Malfoy si aprirono di scatto e lui scattò in piedi, facendo quasi sbattere la testa di Hermione per l'improvviso.
"Dove - cazzo - io - " I suoi occhi erano spalancati e spaventati mentre cercava nella stanza. " Scorpius! "
"Papà!" Scorpius gemette salendo sul letto e stringendo il padre al collo.
"Scorpius", ripeté, inspirando il profumo di suo figlio e calmando i suoi singhiozzi. "Sto bene, sto bene. Mi dispiace tanto..."
Malfoy si irrigidì, la testa si alzò di scatto al suono dell'espirazione di Hermione.
"Che cazzo ci fai qui, Granger?", esclamò, con lo sguardo subito guardingo. Gli occhi di Hermione si restrinsero a loro volta e lei sollevò il mento.
"Scorpius è venuto da me..."
"Non farmi quello sguardo del cazzo", ringhiò lui.
"Quale sguardo? Cosa c'è di sbagliato in te! Stavo solo aiutando!"
"Oh, per favore! Quello sguardo che grida che pensi di essere molto meglio di chiunque altro!" Non le permise di replicare. "Stai aspettando un ringraziamento? Per aver aiutato quel povero Mangiamorte? Perché sei molto più brava con il tuo dannato cuore di Grifondoro", sputò.
"Ma non ti preoccupare, Malfoy! Mi rifiuto di essere il bersaglio del tuo piccolo delirio..."
"Delirio?" Draco rise freddamente. "Un classico del cazzo. Pensi che solo perché tu sei stata dalla parte della 'bontà e della rettitudine', nessun altro, specialmente quelli dell'altra parte, abbia sofferto per questa guerra? Correre in giro a raccogliere informazioni, nemmeno in prima linea - dimmi Granger, non ci siamo incrociati sul campo di battaglia in questi ultimi anni. Eri nascosta nel tuo rifugio con tutti i tuoi libri e le tue informazioni mentre i tuoi stessi amici morivano ..."
" Vaffanculo, Malfoy! Fottiti !" Come si permetteva, lei inveiva. Come aveva osato insinuare che lei se ne stava in disparte mentre il mondo crollava, mentre i suoi amici morivano. Aveva dato così tanto a una guerra che le chiedeva di continuare a pagare e pagare fino a quando tutto ciò che era rimasto di lei era una briciola di ciò che era una volta.
"Pensi di conoscere le difficoltà, ma non credo che tu le conosca. Scendi dal tuo fottuto piedistallo, Granger..."
Hermione aprì la bocca per ribattere, con il sangue che le ribolliva nelle vene, ma si fermò quando sentì un mugolio. Guardò subito il bambino che tremava tra le braccia di Malfoy. Merda .
"Cazzo - Scorpius, mi dispiace", disse Malfoy, notando anche il bambino. Avvicinò il bambino singhiozzante, mormorando le sue scuse. Hermione deglutì e istintivamente fece un passo avanti per confortarlo, ma si fermò quando Malfoy le lanciò un' occhiataccia.
Hermione ricambiò lo sguardo. Scosse la testa, lasciando uscire dalle labbra una sommessa frase di scuse per Scorpius, prima di girare e uscire dalla stanza senza voltarsi.

THE ORDER OF SERPENTS (traduzione - bl_crtz)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora