Attenzione: Violenza, mutilazioni
"Perché abbiamo tanta fame di cose viziose?
I nostri desideri piegano le statue degli dei".
- Robert Lowell
__________________________
Draco si appoggiò a un angolo in ombra della stanza, ignorando la voce arrogante del fottuto Cormac Mclaggen. Lui, la Granger, Mclaggen e altri sei membri dell'Ordine si stavano riunendo in uno dei rifugi, per esaminare i piani per un'incursione in uno dei laboratori dei Mangiamorte più grandi e sorvegliati. E a guidarli sarebbe stato nientemeno che Cormac Mclaggen. Draco sogghignò nella sua direzione.
"Le protezioni anti-materializzazione si estendono approssimativamente in un raggio di 50 metri dal perimetro. Ci sono tre uscite conosciute, tutte sorvegliate. Secondo i nostri esploratori, una è usata per importare rifornimenti. È l'ingresso che useremo, poiché abbiamo un programma delle loro spedizioni".
Il piano era semplice, troppo semplice, senza imprevisti o protocolli aggiuntivi se qualcosa fosse andato storto. Dovevano celarsi in una delle spedizioni in cui un fornitore, una spia segreta dell'Ordine, li avrebbe nascosti. Poi si sarebbero divisi: un gruppo, comprendente la Granger e lui stesso, avrebbe avuto il compito di raccogliere quante più informazioni e campioni possibili. Un altro gruppo avrebbe fatto da palo e l'altro ancora avrebbe avuto il compito di organizzare un diversivo dall'altra parte dell'edificio quando avrebbero dovuto andarsene. Draco fu sorpreso dal fatto che la Granger non interrompesse per far notare le ovvie falle del piano. Invece rimase lì con la fronte aggrottata mentre rimuginava sulla figura luminosa che raffigurava le planimetrie del laboratorio.
"E qual è il piano di riserva se dovessimo ritirarci?" Draco lo interruppe. "Se ci sono più guardie del previsto o più misure di sicurezza che impediscono le informazioni di cui abbiamo bisogno?", abbozzò.
Tutte le teste scattarono nella sua direzione, le labbra di Mclaggen si incurvarono in evidente disprezzo.
"Ci sono sempre molti modi in cui una missione può andare male, ma non possiamo avere paura e aspettare. Forse per te è una novità Malfoy ", il suo tono grondava di disgusto, "ma qui nel Vero Ordine entriamo con coraggio , disposti a sacrificarci per la causa, fino alla fine".
"Lo stupido coraggio dei Grifondoro ci farà uccidere tutti", sbottò Draco.
"Forse se tu ne avessi un po', Malfoy, allora Hogwarts non sarebbe invasa. Hermione non avrebbe quella cicatrice sul braccio se tu non fossi rimasto lì come un fottuto codardo ..."
"È meglio chiudere quella cazzo di bocca, Mclaggen", disse Draco a bassa voce, con la voce pericolosamente tonante. I due uomini si fissarono, una tensione palpabile che elettrizzava la stanza.
"O cosa?" Rispose Mclaggen. Nonostante il lampo di esitazione nella sua voce, si avvicinò. Draco sorrise.
"Un vero peccato, se non fosse stato per quel cieco coraggio dei Grifondoro, forse Harry Potter sarebbe ancora vivo". Un sussulto riempì la stanza e una crepa risuonò tra le pareti quando il pugno di Mclaggen incontrò la mascella di Draco.
"Fermatevi!
Tutti e due!" Hermione urlò, mettendosi tra i due prima che Malfoy potesse scagliarsi contro l'altro uomo. "Non abbiamo tempo per questo. Prendete un po' di spazio e riprenderemo più tardi. Tutti, tranne Malfoy, fuori ".
"Hermione, lui - " cominciò Mclaggen.
"Me ne occupo io", disse Hermione con voce tagliente e un'occhiataccia. Mclaggen si limitò ad annuire, mettendole una mano sulla spalla e stringendola, prima di uscire dalla stanza con gli altri.
Quando Hermione si voltò, Malfoy le stava fissando la spalla, con la mascella ammaccata e il labbro sanguinante. Lei sospirò, agitando la bacchetta e curando il labbro.
"Non avresti dovuto farlo". Gli occhi di lui si alzarono di scatto verso i suoi, restringendosi sulla difensiva.
"Davvero, Granger, non puoi essere d'accordo con i cosiddetti 'piani' di quel cazzone arrogante..."
"È stato nominato capo, Malfoy!"
Sogghignò. "E da quando Hermione Granger se ne sta zitta quando sa che qualcuno ha torto?", esclamò lui, avvicinandosi a lei. Hermione rimase ferma, fissandolo.
"Beh, non aveva torto su tutto", disse prima di riuscire a fermarsi. Gli occhi di lui si allargarono un poco prima che la sua espressione si spegnesse. Hermione credette di immaginarlo trasalire.
"Capisco", mormorò lui, sbattendo lentamente le palpebre con occhi vuoti.
"Malfoy, io non..."
"Risparmiati", la interruppe lui, guardandola con un'espressione guardinga. "Non sono sorpreso. Dopo tutto, credi che non noti il modo in cui ti irrigidisci ogni volta che entro nella stanza. O di come diventi sospettosa o guardinga quando ci sono io. So cosa sono, Granger, so cosa ho fatto. E sarà sempre una parte di ciò che sono".
Hermione distolse lo sguardo ma tenne la testa alta, l'atmosfera nella stanza ancora più soffocante.
" Ma mi chiedo se ti ricordi chi sei, Granger". La testa di Hermione scattò nella sua direzione. "A volte mi chiedo se Hermione Granger si sia lasciata morire quel giorno sul campo di battaglia". La testa di Malfoy si inclinò, il suo sguardo la trafisse come se vedesse qualcosa che lei non poteva vedere. "Un vero peccato".
Prima che lei potesse rispondere, Malfoy le passò accanto, lasciandola sola mentre l'eco della chiusura della porta risuonava nel nulla.
STAI LEGGENDO
THE ORDER OF SERPENTS (traduzione - bl_crtz)
ФанфикDurante la Battaglia di Hogwarts, Harry Potter entrò nella foresta proibita, morì e ne uscì con gli occhi cremisi come nuovo tramite del Signore Oscuro. Da allora, Hermione Granger ha servito come membro d'élite del Vero Ordine, isolandosi dagli alt...