Capitolo Ventisei

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                            Cecile
Arrivati alla Continassa, Kenan parcheggiò nel suo box e scendemmo dall'auto.

"Vado a sedermi che ci saranno già le ragazze." Avvisai il ragazzo.

Kenan annuì e mi diede un bacio veloce prima di correre verso gli spogliatoi.

"Eccola! La nostra fidanzata che non doveva fare il giro delle pagine gossip." Esclamò Lucia appena mi vide avvicinarmi a loro.

Oggi a vedere gli allenamenti c'erano lei, Giulia e Vanja.

"Guarda Lucy non me ne parlare! Ho il telefono intasato da notifiche." Dissi io esausta dai continui messaggi da Instagram.

"Basta che metti il silenzioso amica." Si intromise Vanja sorridendo.

Il mio sguardo si tramutò, come se mi fosse venuta un'illuminazione.

"Nooo ma non mi dire! E secondo te non ci avevo già provato? Poi le persone che realmente mi cernano lì cosa fanno? Non gli rispondo perché ho il silenzio." Esclamai con sarcasmo.

"Amore mio bellissima ne farai l'abitudine, tutti parleranno di te solo per screditarti su qualcosa o perché stai con qualcuno solo perché è famoso e per i soldi." Disse con rassegnazione Giulia toccandomi la spalla come per rassicurarmi.

I ragazzi entrarono in campo, tutti tranne uno... Kenan non c'era.

Così mi avvicinai alla transenna e chiamai Dusan, dicendogli di avvicinarsi.

"Dimmi Cecile, successo qualcosa?"

"Kenan?" Domandai curiosa.

Il serbo si mise a ridere.

"Il tuo fidanzatino è ancora chiuso negli spogliatoi a prepararsi, appena arriva si merita delle belle pacche!" Esclamò.

Voglio proprio vedere!

"Capito, grazie Dus!" Ringraziai il serbo ridendo a mia volta.

Ed infatti eccolo, dopo pochi minuti dall'inizio degli allenamenti fece il suo ingresso il turco.

Aveva uno scalda-collo che lo rendeva un criminale, sembrava un passamontagna per quanto gli  copriva il viso.

"ECCO IL RITARDATARIO!" Urlò Fede che seguito da Dusan, Manuel, Fagioli ed il resto della sguarda si precipitarono sul ragazzo.

Kenan tentò di coprisi con le mani, ma senza successo, i compagni gli diedero molte pacche, sulla schiena soprattutto.

"Colpa tua Cecile! Ci distrai il bambino!" Urlò Fagioli indicandomi.

"Il bambino è grande e vaccinato, se poi non sa essere puntuale quelli sono altri fatti." Dissi io.

"EHI EHI EHI, guarda meglio che non dico cosa era successo in camera tua perché so che non ti farebbe piacere." Esclamò Kenan con un sorriso malizioso.

Inutile dire che arrossì.

"NO ORA VOGLIAMO SAPERE!" Urlò Fede con entusiasmo.

The Eyes Of Destiny-Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora