Cecile
Una volta arrivati a casa di Kenan, ci fiondammo verso il letto della sua camera, stanchissimi dalla serata, o meglio... solo il turco.Mentre il turco era già disteso sul morbido materasso, io andai verso l'armadio e frugai tra i suoi vestiti, volevo qualcosa di comodo per non passare la notte con questi jeans.
"Che cerchi Hazinem?" Mi chiese lui incuriosito, con le braccia sotto la nuca che facevano emergere i muscoli dei bicipiti, guardandomi attentamente con un ghigno.
Kenan, quanto sei bello?
"Nulla, sto cercando qualcosa di comodo da mettere." Risposi in punta di piedi nel tentativo di prendere una sua felpa risposta troppo in altro.
"Potresti anche non mettere nulla." Disse il turco abbassando ed alzando le sopracciglia con fare malizioso.
Che cretino.
"Quanto puoi essere abominevole!" Gli urlai ridendo, fingendomi disgustata.
Kenan subito si alzò dal letto e si avvicinò dietro di me. Abbassò la testa, in modo da essere all'altezza del mio orecchio.
"Però questo abominio ti piace, e anche tanto." Mi sussurrò lentamente, la sua voce riecheggiava nelle mie orecchie provocandomi una serie di brividi lungo tutto il corpo, il suo fiato caldo molto vicino alla mia pelle mi mandava in crisi.
Kenan mi prese per i fianchi, facendomi girare in modo da guardarci entrambi negli occhi.
"Sei sempre bellissima quando arrossisci." Mi disse guardandomi prima le guance rosse, poi gli occhi ed infine le labbra. Sul suo volto un leggero sorriso si era formato.
"Dicendo queste cose non fai altro che peggiorare la situazione." Gli risposi cercando di non avvampare più di quanto già non lo ero.
"Si lo so, e mi piace." Sussurrò vicino al mio orecchio il ragazzo, sicuro di ciò che stava facendo.
Il turco prese a baciarmi, dapprima con delicatezza, un bacio soffice, tranquillo, a fior di labbra, ma sempre pieno di sentimento. Poi iniziò ad aumentare il ritmo, facendo diventare il bacio intenso e passionale.
Mi prese all'improvviso con poca difficoltà in braccio, le sue mani erano appoggiate sui miei fianchi ma andavano a terminare verso il basso.
Questo gesto inaspettato mi provocò un gridolino di spavento e stupore.Istintivamente allacciai le mie gambe al suo bacino, per paura di cadere.
Sentì la mia schiena contro una superficie rigida, il muro.
Continuavamo ad alimentare la passione nella stanza, che stava crescendo con velocità. Il mio stomaco stava esplodendo, mi sentivo su un altro mondo. Tutto ciò mi mandava in estasi e quasi avevo timore di quella sensazione.
Il turco scese a baciarmi il collo, baci umidi che mi provocavano una serie di brividi indescrivibili. Delle volte emettevo dei piccoli versi, che cercavo di reprimere troppo imbarazzata.
Di scatto mi ritrovai sdraiata sul letto del ragazzo. Kenan continuava a baciarmi il collo ed io continuavo a provare sensazioni insolite e nuove.
Il turco smise di baciarmi, ed io mi sentii come vuota, privata di una parte di me.
Alzò il suo sguardo verso il mio viso, guardandomi intensamente negli occhi in modo incerto. Le sue mani finirono sull'orlo della maglia che indossavo,era quella con il suo nome che avevo messo per via della partita.
"Posso?" Mi domandò con gentilezza, le sopracciglia corrugate con aria insicura, le labbra che torturava con i denti.
Il mio cuore iniziò a battere più velocemente, sentii ancora più caldo e un senso di disagio si espanse in me.
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The Eyes Of Destiny-Kenan Yildiz
FanfictionCecile Leonardi, 16 anni, vive a Torino con la sua famiglia e frequenta il liceo delle scienze umane,tifosa juventina grazie al padre e al fratello maggiore. Molto timida ed insicura, una ragazza intelligente che sperimenterà il primo amore. Kenan Y...