Capitolo Tredici

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                              Kenan
Dopo aver ammesso i miei sentimenti per la ragazza dagli occhi di cristallo un velo di preoccupazione si impossessò di me.

Preoccupazione che immediatamente svanì quando la mora si rivelò come una piccola bambina in cerca di amore che non aveva mai sperimentato:gli occhi azzurri luccicavano per le lacrime,mi disse che non aveva mai ricevuto un gesto così bello e ciò mi fece riflettere molto,era sommersa da sentimenti contrastanti, piangeva un po' per la commozione ed un po' per l'inadeguatezza che la mangiava dall'interno.

È una ragazza così insicura, secondo lei per me sarebbe meglio avere delle modelle al mio fianco,per non sfigurare la mia immagine pubblica.

Che cosa sarebbe meglio?
Stare con una ragazza che non voglio solo per ricreare quell'immagine che la società si aspetta da uno come me, uno che si deve mostrare per quello che ha e non per quello che è,quindi avvolta nella falsità pur di ottenere una sorta di accettazione dalle persone.

Oppure avere vicino una ragazza semplice, apparentemente nessuno di irrilevante o famoso che un "calciatore" magari preferirebbe non avere per non rovinare l'immagine, ma di cui sarei certo di provare qualcosa di concreto e veritiero.

Ormai tutto si basa su quello che gli altri pensano o non pensano di noi, siamo così ossessionati dal parere altrui che, molte volte ci dimentichiamo di ciò che realmente vogliamo.

Pur di essere socialmente accettati delle volte scendiamo a compromessi con i nostri sentimenti; per avere una "bella immagine" (ammesso che ce ne sia una giusta e una invece errata) faremmo di tutto.

Io sono sicuro di ciò che voglio, e voglio che i miei sentimenti non vengano sommersi da ciò che sarebbe meglio per il me "ragazzo famoso".
Sono un calciatore e questo comporta il fatto di avere molta fama e di essere conosciuto, ma alle persone cosa dovrebbe importare con chi sto? Non dovrebbero semplicemente guardarmi giocare esultando ad un mio goal?

A loro cosa cambierebbe se dovessi stare con una modella o con una ragazza non conosciuta?

E così, mentre questa riflessione aveva luogo tra i miei pensieri, stringevo al mio petto la giovane, la quale adesso era la cosa più importante a cui pensare,circondandola con le mie braccia per farla sentire al sicuro.

Lei era immobile, a bearsi delle mie carezze sulla sua testa e della tranquillità che quella panchina e quel luogo in generale trasmettevano.

Una piccola bambina che ,con quegli  occhioni come calamite,è stata in grado di stregarmi.

Ad un tratto la mora alzò la testa,facendo scontrare i suoi occhi con i miei, i nostri mondi che si osservano, un sorriso che esprimeva imbarazzo si formò su quelle labbra rosate che tanto avrei voluto assaporare.

"Kenan,non vorrei rovinare questo momento così bello...ma non pensi che sarebbe l'ora di andare?"

"Oh hai ragione, cavolo sono le nove ma è tardissimo! Scusami tanto Cecile ora i tuoi genitori saranno in pensiero per te ed è solo colpa mia!"  Parlavo a vanvera spaesato.

"Kenan! Tranquillo non succede nulla hahaha, quanto sei carino quando vai nel panico." La mora si tappò immediatamente la bocca con la mano, come per rimangiarsi ciò che aveva detto.

"Quindi sono carino? Mi rattristi Cecile, solo carino?" Mi avvicinai al suo viso delineato da quei lineamenti cosi delicati,non l'avrei baciata mai senza il suo consenso, ma volevo solo creare un po' di tensione.

The Eyes Of Destiny-Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora