Capitolo Trentadue

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                           Cecile
Alla fine della serata, salutammo tutti i parenti che avevano oramai perso tutte le energie, facendo addirittura fatica a tenere gli occhi aperti.

Andai a salutare per ultima, con due baci sulla guancia, la nonna, che attendeva il mio avvicinamento con occhi felici ed uno splendido sorriso.

"Amore mio, vieni qua!" Esclamò attirandomi tra le sue braccia. "Sono proprio contenta che tu abbia trovato un ragazzo come quel... ehm... Ke- Ka- Keno?" Sussurrò la nonna al mio orecchio, balbettando alla fine il nome di Kenan, facendo fatica a ricordarlo.

"Kenan nonna, oppure basta solo Ken, come quello di Barbie!" Scoppiai a ridere io.

Keno? Questa mi mancava!

"Oh insomma! La tua nonnina ora mai non ha più tutta questa grande memoria! In più ha un nome strano, che ci posso fare!?" Esclamò lei fingendosi offesa.

"Colpa sua nonna! Ora gli faccio cambiare nome così che tu te lo possa ricordare più facilmente." Continuai io.

Ci staccammo dal lungo abbraccio e le diedi un piccolo bacio sulla guancia, come facevo sempre quando era piccina.

"È un bravo ragazzo, si vede che ti vuole tanto bene." Disse sincera facendo combaciare i suoi occhi scuri con i miei chiari.

Le sorrisi dolcemente, sentire quelle parole da una delle persone più importanti della mia vita fa effetto.

"Ora vado tesoro! Ci vediamo presto, mi raccomando studia e mangia!" Urlò prima di girare le spalle ed andare.

Sempre la solita!

Mentre continuavo a sorridere, ripensando alle parole di nonna, due grandi mani iniziarono a toccarmi i fianchi con delicatezza, quasi sfiorandoli.

A quel contatto mi girai, vogliosa di vedere la persona che era posta dietro di me, anche se sapevo benissimo chi fosse.

"Se ne sono andati via tutti, i tuoi genitori e tuo fratello sono già andati a dormire." Mi sussurrò all'orecchio Kenan.

"Ti è piaciuta la serata? So che è stata un po'... caotica, ma ci tenevo davvero a farti conoscere la mia famiglia." Gli domandai titubante della sua risposta.

Il turco mi sorrise, il suo sorriso è sempre più bello del giorno precedente, con il tempo si trasforma solo in meglio, ed io ancora non so resistergli.

"È stata una serata bellissima, perché ho visto un pezzettino in più del tuo mondo ma soprattutto, ti ho vista sorridere come non mai, e questo mi ha fatto sciogliere il cuore." Sussurrò con voce roca, avvicinandosi alle mie labbra, sfiorandole leggermente.

Quell'avvicinamento aveva fatto scaturire in me il desiderio irresistibile di unire le mie labbra alle sue, ogni bacio non mi basta mai, è sempre una nuova scoperta.

Così mi avvicinai ancora alle labbra del turco, che mordeva, stringendole fra i denti, gesto che mi mandò in crisi.

"Che c'è? Non sai resistermi?" Mi chiese con il fiato vicino con convinzione, facendomi iniziare a provare uno strano calore.

Aaaa Kenan, no non ti so resistere.

"Beh, tra i due quello ha dimostrato più volte di non sapere resistere, sei tu." Lo stuzzicai.

"Forse, ma ammetti che in questo momento l'unica cosa che vorresti fare è baciarmi, far unire le nostre labbra, incominciando un intenso contatto." Continuò, parlando con sicurezza.

Cedetti alla tentazione, non risposi verbalmente alla provocazione di Kenan, ma lo feci baciandolo direttamente.

Presi tra le mani il volto di Kenan e feci combaciare le nostre labbra, vogliose di risentirsi ancora.

The Eyes Of Destiny-Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora