Reaction - Joe

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*Joe*
Accendo l'Iphone. Sono le quattro di notte e non riesco a dormire. È come se qualcosa mi tenesse sveglio, qualcosa è successo. È uno di quei momenti in cui ti senti lo stomaco sottosopra, senti le farfalle che volano dentro di te. Un brivido. Il mio corpo sta reagendo a qualche cosa che ancora non capisco. Metto il wifi e vado su twitter, cercando distrarmi da questo strano comportamento. Accedo al mio account e come al solito annuncio al popolo di twitter che non riesco a dormire. Non è la prima volta che mi accade, solo... oggi è diverso.
All'improvviso sento la suoneria di avviso dell'arrivo di una email e un altro brivido mi percorre la schiena. Che mi sta succedendo?
Apro l'email ma vedendo che il mittente dell'email è Caspar chiudo velocemente tutto perché so che Caspar è in coma e nessuno può usare il suo account, sarà uno stupido hacker o una stupida fan che vuole farmi uno scherzo, che magari per loro sembra innocuo, ma per me non lo è affatto. Non si scherza con queste cose. Navigo un po' su facebook e vedo che Caspar ha scritto un post anche lí, la mia conclusione? Che qualcuno voglia farmi sentire in colpa di averlo lasciato lí, a Londra, da solo, mentre io sono qui a godermi "la bella vita". Ma che potevo fare? Aspettarlo per due anni? Non riuscivo più a stare lí con lui, la stessa devastante routine di piangere o guardarlo dormire tutti i santi giorni era insopportabile. Non ce la facevo più, e l'ho lasciato andare. Me ne vergogno, ma era come se non avessi altra scelta. Lui non mi aveva dato altra scelta.
Mi rimetto a dormire tranquillamente, sono meno agitato di prima, ma ancora non riesco a dormire, che strana situazione. Dormivo più in ospedale che qui, in un letto, nella mia stanza.
Ironico. E surreale. In balia di questi pensieri mi addormento lentamente, lasciandomi cullare dolcemente nelle braccia di Morfeo.
Mi sveglio dopo qualche ora, quella sensazione nello stomaco è ancora lí, oggi non vuole proprio lasciarmi andare. Riapro il telefono, vado sulla cartella delle email, e apro l'email di Caspar. All'inizio di essa c'era allegato un messaggio: semplice, come Caspar.

"Hey Joe, sono io, Caspar, magari penserai che sia un fake ma non lo sono, sono proprio io, sono due giorni che mi sono svegliato, e ho fatto questo video per spiegarti tutto, a presto"

Le mie mani tremano, non posso credere a quello che sto leggendo. Caspar è sveglio, il mio Caspar è sveglio. Premo subito play sul video che mi ha mandato, sono impaziente di vederlo. Caspar apre il video con un semplice "Hey Joe, come stai?".
Non mi vede da due anni, e solo lui potrebbe iniziare a parlarmi cosí semplicemente e in franchezza.
Sembra addolorato, triste, spento, cerca di sorridere ma è tutto ciò che non riesce a fare, sembra cosí debole.
Mi parla a singhiozzi, lo vedo veramente distrutto e non so come reagire. Dovrei scrivergli? Chiamarlo? Insomma il mio migliore amico è sveglio dopo due anni di coma ed io non so come reagire? Oh, insomma Joe.
Prendo il telefono e chiamo Caspar.
Una voce assonnata mi risponde
"Pronto?"
"Caspar.. Sono Joe"
Sento Caspar sussultare, me lo immagino ad agitarsi e non saper come rispondere, ma in realtà stava solo piangendo.
"Joe? Sei davvero tu?" mi chiede fra i singhiozzi
"Si Cas, sono io" dico sorridendo
"Quanto mi è mancato sentire la tua voce, il modo in cui pronunci il mio nome... Mi sei mancato e basta Joe, da morire"
"Anche tu Cas" ammetto. Un po' a me stesso, un po' a Caspar.
"Come ti senti? È bello essere sveglio?" butto là. Mi sento a disagio a parlare di nuovo con lui, eravamo fidanzati, e ora, cosa siamo? Amici?
"Non voglio parlare di me Joe, parliamo di te. Dove ti trovi?"
"Ad L.A. a casa mia, insieme ad Ollie e Barbara" dico con franchezza
"Barbara.." dice Caspar con una punta di amarezza nella voce
"Chi è?" chiede a metà fra il curioso e il geloso.
"È un'amica di Ollie, viene a stare da noi per un po'.."
"Ah, magari un giorno potrò conoscerla"
"C-certo" rispondo spiazzato
"Come va la vita lí?"
Nonostante due anni passati "senza" me, Caspar mi parla come se fossi un semplice amico di vecchia data. E non so perché, ma io non riesco a fare lo stesso.
"Cas, la mia vita è cambiata da quando me ne sono andato da Londra. E non è tutto come ti immagini. Ho voltato pagina, pensavo non ti svegliassi e bhé... Ho cominciato una nuova vita senza te"
Mi sento uno stronzo mentre pronuncio quelle parole, ma nello stesso tempo non voglio mentire a Caspar.
"Apprezzo la sincerità, e va bene cosí. È quello che desideravo per te... Tranquillo" lo sento pronunciare quelle parole lentamente, ma è evidentissimo che neanche lui crede veramente in quello che sta dicendo.
"Lo so benissimo che menti..." dico d'istinto. Caspar fa un sospiro.
"Cosa vorresti che ti dica? Che mi sei mancato come non ci fosse un domani? Che avrei voluto morire piuttosto di vivere senza te? Che avrei voluto averti qui al mio fianco appena sveglio? Che ti amo fottutamente tanto e solo l'idea che condividi la casa con qualcun altro che non sia io mi rende geloso? Vorresti questo? Ecco Joseph Sugg, ti ho spiattellato la verità, contento? Ora sei pregato di uscire fuori dalla mia vita e non entrarci più, grazie, addio".
Caspar mi attacca in faccia bruscamente. Che idiota Joe... sei stato proprio un cretino... bravo. L'amore della tua vita si sveglia dal coma di due fottuti anni che per te sono stati un inferno e tu cosa fai? Rovini tutto, come sempre. Forse Caspar non si merita uno come me al suo fianco, ha bisogno di qualcun altro di migliore. Sono solo uno stupido stronzo innamorato di una persona che magari ora non mi rivolgerà mai più la parola. Perfetto. Bravo Joe, come al solito sei il migliore nel combinare casini.

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