Il piano

12 1 0
                                    

Scesi al piano di sotto dopo aver trovato il kit di emergenza, ripensando alle parole di Roxy. Aveva ragione. Non andava niente bene. E tutto per colpa mia. Avevo una matta voglia di piangere, ma purtroppo non era il momento di mostrarsi debole. Avevo preso la mia decisione, mi sarei consegnata per far riavere la mamma a Roxy e Unia potesse tornare dalla sua famiglia. Scesi da Gabriel e cercai di medicare le sue ferite, per la perdita di sangue era svenuto. 《Bene... meno lavoro per me》pensai. Dovevo sbrigarmi. Il fatidico momento stava per arrivare. Presi le chiavi dell'auto e dopo aver scritto una lettera, lasciata in cucina, partì con gran velocità. Dovevo affrettarmi per arrivare alla fabbrica che é situata a qualche kilometro fuori cittá. Sentii suonare il cellulare con il numero di Gabriel e di Roxy, ma ormai decisione era presa, l'orario era quasi arrivato e io volevo chiudere questa storia il più presto possibile. Arrivai  avanti alla fabbrica alle 20:53 ero in orario. L'enorme cancello si aprì senza nessuno sforzo. Cercando di fare meno rumore possibile entrai nel grande edificio abbandonato. Camminando mi ritrovai in un enorme "sala" al buio.

《Bene, bene, bene... e tu saresti la prescelta?》 Sentii una voce sconosciuta ridere dopo quelle parole. 《Cosa volete? Chi siete? E soprattutto ridatemi i miei cari》dissi con la rabbia che minacciava di esplodere. 《Signorina, non credo che lei sia nella situazione migliore per chiedere o dare ordini, ma visto che sono un gentil demone... ti dirò solo dove sono i tuoi cari 》disse. Dopo qualche minuto le luci si accesero mostrando mia madre e Unia legate al centro della stanza piene di sangue. Iniziai a correrle incontro senza vedere nessuno. Arrivai davanti a mia madre e Unia, riuscivo a percepire i loro battiti lenti, ma ancora battevano. Le slegai e le presi tutte e due sotto braccio con la speranza di avere abbastanza forza da portarle fuori da qui. Mentre cercai di prenderle, mi sentii tirare i capelli, che dopo quel gesto divennero rossi, e buttarmi a terra. 《 tu! Non vai da nessuna parte》disse quel ragazzo dagli occhi di ghiaccio. Era un bel ragazzo, poco più grande di me, alto e muscoloso, aveva una semplice maglietta grigia sporca di sangue e dei jeans blu. Anche se era carino aveva fatto del male ai miei cari e per questo ahah la pagherà amaramente pensai con un sorriso maligno. Mi alzai, ormai ero diventata modalità rossa,così l ho chiamata io avendo molta fantasia, la mia pazienza era esaurita. Era ora di attuare il piano. Fin quando non entrò un ragazzo dalla porta della sala opposta. "Il mio piano é andato a farsi benedire insieme a tutti questi demoni". Ero nuovamente nella merda.

IMMORTALDove le storie prendono vita. Scoprilo ora