IL "MIO" GIORNO

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Come avevo già previsto, mi alzo, mi sistemo e vado a scuola. Incontro Unia all'ingresso della school Can, strano nome per una scuola ma il loro motto era'io posso', con un enorne cartellone in mano e una scritta a caratteri cubitali:

"TANTISSIMI AUGURI ALLA PERSONA PIÙ BELLA, PIÙ INTELLIGENTE, ROMANTICONA E LA PIÙ STREPITOSA MIGLIORE AMICA CHE SI POSSA DESIDERARE. TI ADORO TANTO! AUGURIIIII"

Dopo la scritta tantissime foto di noi insieme, io che faccio la scema e lei che mi abbraccia e bacia.

'Quanto adoro quella ragazza... mi fa sentire speciale unica in qualsiasi momento' penso correndole incontro e abbracciandola di slancio cadendo come due sacchi di patate e ridendo a crepa pelle dei ragazzi che ci guardavano come se fossimo matte, o lo eravamo davvero? Avevo qualche dubbio in proposito.

Entriamo a scuola ancora ridendo e prendendoci in giro delle foto orribili. Eravamo sempre le ultime ad entrare in classe, troviamo le classi addobbate con cuori di carta, stampini e scritto sulla lavagna "BUON SAN VALENTINO" tutto come ogni 14 febbraio.

Ma io e Unia non seguiamo sempre le stesse lezioni così l'accompagno nell'aula di chimica e guardo il mio orario. La prima ora EDUCAZIONE FISICA, la mia materia preferita. Sono sempre stata una sportiva adoravo ogni tipo di sport, ma il mio sport è sicuramente la pallavolo. Odio ballare, truccarmi e le gonne. Sono sempre stata una tipa da jeans e felpe giganti. Quando c'era una sfida ero felicissima di mettermi in gioco. Tranne oggi. Come ogni San Valentino la mia materia preferita si trasformava in un incubo, eravamo costretti a scegliere un ragazzo e a BALLARE!! Sono sempre stata una con i gusti difficili in fatto di ragazzi non me ne va bene nessuno. Mai. Avevo intenzione di saltare educazione fisica quel giorno, ma la mia dolce amica mi aveva lanciato una sfida... e lei sapeva che io le raccoglievo sempre. Non potevo credere a quello che mi stava facendo! Mi aveva manipolata per farmi andare a lezione. 'Che stronza!' Pensai ridendo, e pensare che prima di conoscere me era timida innocente e non riusciva a chiedere una cosa senza guardarsi i piedi.

Entro nella nostra ampia palestra prima che suoni la campanella la prof era già ai posti di combattimento e soffiando nel fischietto richiama l'attenzione di tutti.

《I ragazzi si separino dalle ragazze. Sceglietevi il vostro compagno o compagna e mettevi gli uni di fronte agli altri》

Scruto tutti in cerca di un ragazzo da sfruttare in quel momento ma erano già tutti in coppia. Quando sento un leggero colpetto alla spalla per attirare la mia attenzione. Mi giro e mi ritrovo un ragazzo alto muscolo, occhi verdi con sfumature dorate e capelli neri carbone, le labbra rosa la pelle olivastra uguale alla mia. Il mio cuore si ferma per un secondo e poi incomincia a battermi fortissimo, quasi volesse uscire dal petto. Attendo che lui parli ma continua a fissarmi come io faccio con lui. Non l'ho mai notato qui a scuola e pure doveva avere la mia età o più. Ci fissiamo ancora finché non si riprende scuotendo la testa

《Mi chiamo Gabriel, sono nuovo... eh... non conosco nessuno per ballare in coppia...》 il mio cuore impazzisce e con un profondo respiro mi controllo 'ma che mi prende? Riprenditi Silver!' penso.

《E avevi pensato di far coppia con me.》finisco la frase la posto suo. Non mi ha staccato gli occhi di dosso un solo istante ma faccio finta di niente.

La prof fischia riportandomi alla realtà, troppo tardi per tirarmi indietro ormai tutti avevano formato le coppie.

《Bene avete formato tutti le coppie a quanto vedo.. iniziamo》 e inizia una musica melodiosa mentre la prof ci dice quello che dobbiamo fare.

Mi fa un inchio e io gli porgo la mano imbarazzata facciamo quello che ci dice la prof ma sembra che lui anticipi tutto quello che lei dice. Stranamente non gli ho schiacciato i piedi e non sono ancora caduta. Miracolo. Osservo i miei piedi che seguono i suoi come se sapessero quello che dovevano fare.

《Non guardare mai a terra mentre balli》mi ammonisce lui, alzo lo sguardo sul suo viso e i suoi occhi mi scatenano un formicolio sulle labbra. Non mi accorgo nemmeno che la musica è finita quando mi lascia andare, mi fa un sorriso. Un sorriso così non l'avevo mai visto. Suona la campanella e mi accorgo che lo sto ancora fissando. Sbatto le palpebre e mi riprendo uscendo spedita per fiondarmi al mio armadietto metterci dentro la testa e aspettare là dentro la mia amica chiedendomi cosa cazzo mi era successo in palestra!

IMMORTALDove le storie prendono vita. Scoprilo ora