Il regalo

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Come un deja vu, Saitō cammina fiero e soddisfatto verso la sua classe.
Tiene in mano un pacchetto lungo e rettangolare, con delle pieghe particolari e delle farfalle in carta finemente piegate da lui stesso attaccate sulla superficie. Il pacchetto è di un colore violetto pastello, ormai simbolo della ragazza a cui è destinato il regalo.
Si è decisamente superato, non può davvero fallire questo tentativo.
Oggi è venerdì ed è il penultimo giorno di lezioni di questa settimana, quindi anche la sua penultima possibilità, per non parlare del fatto che non ha altre idee per poter far sorridere la ragazza.
Kasuma fissa il pacchetto mentre una domanda ovvia si insinua.
<<Cosa c'è dentro?>>
Ovviamente ha già capito che è per Ren, ma non ha la più pallida idea di cosa si è inventato questa volta, anche se è rimasto stupito dalle peculiarità del regalo: le farfalle colorate, in carta di origami, sono un dettaglio piuttosto carino.
<<Lo scoprirai quando lei lo scatterà Kasuma.>>
Afferma Saitō sorridente, ed è davvero contento del risultato.
Entra nella classe, questa volta non commettendo lo sbaglio di appoggiarsi alla porta, e va dritto al suo obiettivo, nascondendo il braccio col pacchetto dietro la schiena.
<<Buon giorno Ren-chan!>>
Lei si limita ad un cenno della testa ad entrambi i ragazzi.
<<Indovina, Ren-chan…>>
Toiyama lo osserva battendo le palpebre un paio di volte.
<<Hai qualcosa dietro la schiena Hanakuma-kun?>>
Chiede con ovvietà distruggendo un po' l'entusiasmo di Saitō.
<<Beh, si. Indovina cosa ho dietro la schiena.>>
Cerca di ritirarsi su lui.
<<Considerando il tuo entusiasmo, una barretta di cioccolato fondente. Ma non penso che sia qualcosa per te, quindi non saprei.>>
Riporta lo sguardo sul suo libro, che a quanto pare non è lo stesso che leggeva qualche giorno fa, Hanakuma sospira e dice.
<<Per la precisione è una sorpresa per te.>>
Spinge il pacchetto sotto il naso di Toiyama, che abbassa lo sguardo sulla carta osservandolo per un momento.
<<Immagino tu voglia che lo scarti ora, non è così?>>
Saitō si punzecchia il ponte del naso.
<<Si mi piacerebbe.>>
Lei non risponde e lascia giù il libro, dopo aver posto un segnalibro nel punto in cui era arrivata.
Esamina il pacco come fosse un puzzle e, una volta trovato il pezzo di scotch, lo rimuove con cura, facendo attenzione a evitare di strappare malamente la carta. Kasuma la osserva da dietro. Una volta rimossa la carta, rimane una scatola totalmente anonima: non ci sono scritte o altro che possa suggerire di che si tratti. Così continua aprendo la scatola, dentro è piena zeppa di fiorellini sempre in carta. Ren affonda la mano nella scatola tra i fiorellini e tira fuori un pennello dalla punta piuttosto spessa e, vedendo che non è l'unico, infila la mano dentro un'altra volta tirando fuori man mano 10 pennelli per acquerello, uno diverso dall'altro. A quel punto si volta guardando Hanakuma che è rimasto in piedi accanto al banco.
<<Grazie mille, Hanakuma-kun, ma non dovevi, davvero.>>
Lo dice con una freddezza e monotonia nella voce e Saitō sente vetri rompersi anzi, scoppiare, come se avesse messo un bicchiere di vetro nel congelatore.
Non è minimamente stupita!
Nemmeno un piccolo sorriso!
Lo ha ringraziato ma, da come lo ha fatto, sembra quasi che non le interessasse minimamente!
La rabbia di Hanakuma a quel punto sta facendo rompere il termometro.
Ringhia, digrigna i denti, stringe i pugni, tutti segni che sta per esplodere, ma Ren non sembra affatto preoccupata, mentre Wataru si allontana da lì di 5 passi.
Hanakuma prende la scatola e la scaraventa per terra, Toiyama lo osserva attentamente.
<<Ascolta! Ho passato una cazzo di giornata di ricerca! Per capire quali pennelli scegliere per essere sicuro che fossero decenti! Ho passato 4 fottutissime ore a piegare carta e imparare a fare questi cavolo di origami! E tutto quello che ottengo è un insipido grazie? Per la grazia del Dio cane, dovresti avere la decenza di tirare su un sorriso e ringraziarmi come si deve almeno! Dovresti farmi vincere la scommessa a tavola bianca solo per tutto quello che sto facendo! Sai cosa? Penso che stia perdendo tempo, non ne vali davvero la pena! Avrei dovuto cacciarti a calci in culo il primo giorno dalla palestra e dimenticarmi di te!>>
Dice tutto d'un fiato mentre il suo respiro trema, ma viene colpito all'improvviso. Ren si copre le labbra ridendo, una risata limpida e dolce sembra quasi che cerchi di trattenersi.
Saitō spalanca gli occhi alla vista: i capelli ondulati che tremano con il corpo di Toiyama per la risata accarezzando appena il viso, le labbra carnose tirate in un sorriso, occhi chiusi e le dita fini della mano che tentano di coprirsi la bocca.
Per un momento gli sembra quasi di essere in un libro romantico, il suo cuore perde un battito.
“Ho vinto.”
Realizza. Ren ha appena riso, e questo segna la sua vincita netta della scommessa.
<<Hanakuma-kun!>>
Ride.
<<Quando… quando avevi intenzione di rivelare i tuoi veri pensieri?>>
Dice, mentre cerca di domare le sue risate.
Saitō, però, è troppo stupito e concentrato sulla sua vincita per poter rispondere.
<<Stai… stai ridendo… ho vinto…>>
Ren lo guarda con un sorriso genuino sbuffando leggermente.
<<Sembra di sì, hai vinto.>>
Fa una breve pausa.
<<Ora dovresti tentare di conquistare genuinamente la mia fiducia.>>
Hanakuma non poté fare a meno di trattenere il tic all’occhio nel sentire queste parole.
<<Ma vaffanculo, ci ho messo una settimana per farti ridere e adesso devo pure conquistare la tua fiducia? Faccio prima a morire di vecchiaia cazzo!>>
Ren ride ancora una volta.
<<Beh, se vuoi qualcosa che non riesci a ottenere come fai di solito, devi fare qualcosa che non hai mai fatto.>>
Saitō si lancia sulla sedia del banco accanto a quello di Toiyama.
<<Sempre che tu voglia ancora fare amicizia ovviamente. Non mi farà differenza, questo ormai dovresti saperlo.>>
Hanakuma la guarda con fuoco negli occhi ma capisce la sfida implicita di Toiyama. così sorride beffardo.
<<Vedrai.>>
Nel frattempo, Wataru è schiacciato contro il muro in fondo alla classe, non era pronto ad essere investito da quella scena insolita.

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